Procida – Interessante incontro quello tenuto ieri l’altro a palazzo d’Avalos, dove si è parlato di agricoltura e più in generale di green, di start up e di rigenerazione urbana legata alla terra da coltivare
Notevole l’affluenza di chi dalla terra per hobby o per lavoro trae sostentamento e interessanti gli spunti di riflessione portati a corredo dai partecipanti.
L’Assessore Antonio Carannante con delega all’agricoltura ha condiviso:
“Bel pomeriggio coinvolgente, ieri, per l’agricoltura procidana. Tanta bella gente, agricoltori, appassionati, giovani laureati, professionisti. Tanta energia positiva in circolazione. Il mondo cambia e l’economia green cresce, diventando un’importante via di sviluppo sostenibile che non possiamo trascurare. Lo dobbiamo alla nostra isola, ai nostri giovani, a noi tutti. Per questo, e per capire in quale direzione andare, ho deciso di partire dal nostro territorio, dalla nostra tradizione, e di ascoltare chi ci lavora grazie a un censimento svolto da Alba Pezone, consulente e amica di Procida.
Abbiamo coinvolto tutti i proprietari di terreni agricoli: gli agricoltori di professione e i coltivatori hobbisti. La vostra risposta è stata entusiasmante. I dati raccolti sono interessanti: le proprietà agricole sono troppo divise e spesso incolte, i prezzi al mq troppo elevati per poter fare impresa, gran parte di voi non destina i prodotti al mercato, la trasformazione dei prodotti agricoli (che produce valore aggiunto) e l’uso di nuove tecnologie (che apre nuovi mercati) è quasi assente.
Procida ha una produzione agricola varia e di elevata qualità che dobbiamo imparare a valorizzare e a trasformare. In questa azione di rilancio dell’agricoltura procidana, ho scelto di collaborare con la Facoltà di Agraria di Portici (ieri presente con il Prof. Paolo Masi, che ringrazio) per realizzare la prima analisi sensoriale del nostro limone che ci consenta di lanciarlo sul mercato in maniera distintiva sotto il profilo qualitativo.
Ovviamente la Regione Campania è stata ieri al nostro fianco: con la presenza di Fulvio Giugliano e Vincenzo Cirillo, ci ha confermato la possibilità di importanti finanziamenti destinati agli imprenditori agricoli che si uniscono e fanno rete. E qui sarà importante attivarsi anche per il recupero dei terreni incolti. C’è tanto da lavorare, ma ieri ho sentito le giuste sinergie. Uniti, e con la voglia di cambiare le cose, possiamo davvero dare vita a una vera “isola giardino” che sa valorizzare e offrire i suoi ottimi prodotti, creando nuove importanti occasioni di lavoro.”
Verso nuove norme europee
La nuova politica europea dovrà promuovere un settore agricolo abbastanza obsoleto che chiede con forza una nuova rivitalizzazione, sia sotto l’aspetto tecnologico, sia sotto l’aspetto dell’età degli operatori: solo il 5,6% di tutte le aziende agricole europee è gestito da agricoltori di meno di 35 anni, mentre più del 31% di tutti gli agricoltori sono ultra 65enni, per un totale di 3,2 milioni di agricoltori ormai in età da pensione.
La nuova programmazione ha individuato le nuove strategie su cui intervenire e come dovrà essere l’agricoltura:
- smart (intelligente), il testo della comunicazione traduce la parola smart con intelligente. In realtà il significato di smart indica un mix di parole come intelligente, elegante, furbo, veloce;
- resiliente, cioè deve essere capace di resistere ai cambiamenti, soprattutto quelli del mercato, deve essere sostenibile (ambiente e cambiamenti climatici), deve garantire la vitalità delle aree rurali;
- deve sostenere la cura dell’ambiente e l’azione per il clima;
- deve produrre cibo salutistico, così come richiesto dai consumatori;
- deve stimolare la crescita e l’occupazione delle aree rurali.