Procida – Sembra tornare il sereno sugli ossari al cimitero. Ieri l’altro l’incontro al comune tra il sindaco di Procida Dino Ambrosino, il Superiore della Confraternita dei Turchini Matteo Germinario, il delegato al culto Carmine Sabia e l’assistente Carmine Scotto di Carlo.
Un incontro chiesto più volte dal superiore della Congrega dei turchini e che si spera abbia portato i suoi frutti. Sul tavolo la delicata vicenda degli ossari, e della loro costruzione che purtroppo è sospesa da anni. Il nodo di tutta la questione – che interessa ad oggi 100 assegnatari di loculi – riguarda proprio la costruzione che è stata sospeso per questioni burocratiche legate alla proprietà del terreno.
Da sempre la congrega ha portato a corredo della legittimità della costruzione una serie di documenti che ne identificavano la proprietà e che il Comune di Procida e il suo ufficio Tecnico ha ritenuto validi in sede di rilascio di concessione edilizia a costruire (ricordiamo che nulla è stato fatto in modo letteralmente abusivo).
Solo dopo alcuni mesi venne fuori qualche vulnus negli atti di proprietà.
Tanto che l’allora dirigente dell’ufficio tecnico in autotutela aveva sospeso l’efficacia del permesso a costruire e da allora con il Comune è iniziata da parte della Congrega e della curia napoletana una lunga trattativa che potesse salvare capre e cavoli ed addivenire ad una soluzione.
Il 17 marzo – in sede di commissione consiliare (presenti per la maggioranza Antonio Intartaglia e Carmine Sabia e per la minoranza Alessandra Gentile e Menico Scala) più il governo della congrega – si era giunti ad una pacifica soluzione che prevedesse da parte della Confraternita di un pagamento in sanatoria per le opere costruite, da quantificare in una cifra congrua con quanto spettante per legge.
Nei mesi a seguire di questa proposta/ soluzione non si è saputo più nulla anche per la vacatio gestionale all’ufficio tecnico e la non riconferma del dirigente arch. Michele Punzo. Tanto che lo scorso 7 giugno con una ulteriore lettera e a mo’ di sollecitazione il Superiore chiedeva espressamente al sindaco e al suo delegato Sabia un incontro per definire la vicenda.
10 giorni fa e cioè il 13 luglio il delegato al culto Carmine Sabia convocava al comune i rappresentanti della congrega per definire una volta e per tutta la questione.
E così veniamo ai giorni nostri e all’incontro di ieri l’altro al comune.
Fermo restando il pagamento di una sanzione per la costruzione in sanatoria, il comune ha chiesto alla Congrega di pagare una Concessione annua a mo’ di suolo pubblico un po’ come avviene con le attività commerciali, con una cifra da stabilire e che si aggirerebbe sui 600/700 euro annui visti e considerati i 25/30 mq 2 di superficie utilizzati dalla confraternita.
Tutto ciò sarebbe venuto fuori dopo che le parti nei mesi erano distanti anni luce. Ricordiamo che la congrega è stata legittimata da un atto del comune a costruire gli ossari, il comune da parte suo è legittimato in quanto proprietario dell’area a definire bene alcune situazioni e sono state messe da parte pretese come quella iniziale proprio del Comune e che vedesse la Confraternita donare una buona parte di ossari al Comune.
Questo punto – soprattutto dalla curia napoletana – non è mai stato preso in considerazione o mai valutato con attenzione perché – secondo la Curia – aprirebbe una gestione condivisa dei loculi difficilmente attuabile, con frazionamento della proprietà e perché l’impegno di donare a persone che non hanno la possibilità di acquisto di un ossario, rientra nelle prerogative cristiane insite proprio nello statuto della confraternita.
Ad oggi questo è lo scenario che è sul tavolo e che il comune e la congrega vogliono portare avanti escludendo di fatto lungaggini anche giudiziarie e amministrative che porterebbero gli assegnatari dei loculi a vedere prolungati i tempi di consegna
Ricordiamo che ad oggi sono CENTO i loculi assegnati. CINQUANTUNO assegnatari hanno pagato l’acconto, DODICI hanno pagato la cifra totale (ma ancora senza delibera) e TRENTASETTE hanno pagato la cifra intera e che risultano già deliberati dalla Curia.
I loculi nel totale della costruzione saranno DUECENTOTRENTASEI e fino ad oggi hanno portato nelle casse della congrega poche centinaia di migliaia di euro.
Un riassunto che serve a sgombrare il campo da qualsiasi fraintendimento, dubbi o illazioni e che lo stesso Superiore Matteo Germinario ha voluto rappresentarci.