Procida – A seguito delle dichiarazioni del Superiore della Congregazione dei Turchini sull’accordo raggiunto col Comune di Procida sulla definizione delle pratiche relative agli ossarini in costruzione presso il locale Cimitero, Maria Capodanno che da Consigliere Comunale e Vice Presidente del C.C. aveva sollecitato nel 2020 la regolarizzazione delle procedure concessorie edilizie e demaniali in tempi brevi, ha rilevato e segnalato agli uffici comunali una incongruenza che può arrecare ulteriori danni e ritardi a chi ha pagato per disporne.
Se l’area di sedime è di proprietà della Congregazione, come i suoi amministratori sostengono, perché necessita la concessione demaniale onerosa per completare la costruzione e l’assegnazione? Come può l’Amministrazione Comunale e la stessa Congregazione che ne è a conoscenza ignorare che l’Ufficio Tecnico del Comune in data 2 aprile 2020 ha accertato che non esiste alcuna area e struttura che sia proprietà della Congregazione ed ha avviato la procedura di annullamento della concessione edilizia ed il ripristino dello stato dei luoghi?
Perché non seguire la procedura prevista dalla legge in grado, negli stessi tempi brevi, e senza successive penalizzazioni per gli assegnatari poste, a quanto pare, nei contratti sottoscritti o da sottoscrivere a loro carico?
Stante l’inesistenza della proprietà privata di tutte le aree di sedime su cui sono state edificate le strutture funerarie attuali e pregresse di ogni epoca e l’annullamento, necessario e non eludibile, degli ultimi titoli edilizi rilasciati alla Congregazione (peraltro non risultano versati ancora tutti i dovuti costi di costruzione) ritiene che, in modo benevolo, si debba far riferimento a:
l’art. 35 del D.P.R. 380/2001 prescrive che le opere abusive compiute su suoli demaniali da parte di privati non sono sanabili; l’art. 38, stesso D.P.R (che disciplina le conseguenze dell’annullamento del titolo edilizio), considerato una norma di favore e differenzia la posizione di colui che abbia realizzato l’opera abusiva sulla base di titolo annullato rispetto a colui che ha realizzato opere parimenti abusive senza alcun titolo; la più recente giurisprudenza del Consiglio di Stato che ha precisato come anche in caso di annullamento del titolo edilizio per vizi sostanziali la sanatoria è consentita, qualora si sia trattato di vizi emendabili, che possono essere rimossi, mentre è preclusa qualora si tratti di vizi inemendabili (Consiglio di Stato, sez. VI, n. 4221/2015, sez. IV, n. 7131/2010).
Oltre a ciò la sanatoria per la concessione demaniale non si può non tener conto a) dei comportamenti tenuti ad oggi dalla Congregazione, futuro concessionario, che non appaiono leali nei confronti del Comune di Procida e della collettività; b) le condizioni praticate per l’assegnazione degli ossarini portano un utile speculativo esagerato a spese degli utenti, con corrispettivi maggiorati in modo significativo, pur se con dimensioni dimezzate e con economie di scala, rispetto a quelli dovuti per i loculi realizzati dal Comune. Ciò mette in pratica l’intento dell’operazione, ufficialmente comunicato al Sindaco nella nota del 17.10.2019, come mezzo per la Confraternita di “puntare a consolidare la propria posizione economica, ad accrescere le proprie risorse”.
Risulta evidente che, caduta la premessa della proprietà privata, non c’è altra soluzione che adottare le procedure di legge, pur con valutazioni eccezionalmente benevoli tenendo conto di ciò che è avvenuto e degli aspetti sociali coinvolti. I costi della concessione demaniali non possono essere riferiti ai soli metri quadri di sedime, comunque da determinare, ma anche alle opere illegittimamente realizzate.
Il ricorso ad ulteriori sotterfugi, come altre esibizioni di documenti in latino che dicono altre cose, presi per buoni dal sindaco pur conoscendone il contenuto, causerebbero ritardi, come finora accaduto, ed esporrebbero i pubblici amministratori e funzionari a rischi di danni erariali.
A parte queste problematiche, abbiamo raccolto varie lagnanze sul nuovo tariffario relativo a servizi per l’utilizzo dei loculi in concessione alla Congregazione, visto che non risulta che essa disponga di personale addetto e che parrebbero svolti, a titolo gratuito e senza convenzione tra gli Enti, da personale comunale. Seguiremo l’evolversi delle situazioni.