Procida – All’indomani delle lettura del programma di Procida Capitale 2022, Il governo della Confraternità dei Turchini – per mano del superiore Cav. Matteo Germinario – ha preso carta e penna ed indirizzato una nota al sindaco Dino Ambrosino, al delegato alla cultura Michele Assante Del Leccese, all’assessore Leonardo Costagliola e a Agostino Riitano, responsabile della candidatura di Procida 2022:
«Noi Superiore e Governo della congrega dei Turchini di Procida siamo rimasti sconcertati da alcuni passaggi esistenti nel programma di Procida capitale della cultura 2022.
Forse si tratta solo di un errore formale dovuto alla non conoscenza, da parte del redattore del programma, dei contenuti e del significato della Processione del Venerdì Santo.
Questa è, prima che un evento turistico e folkloristico, un avvenimento dall’enorme spessore teologico e religioso, profondamente radicato nelle coscienze dei Procidani da ben quattro secoli.
E’, soprattutto, una ricorrenza dall’altissimo contenuto spirituale. Tale considerazione ci spinge a chiedere delle correzioni nel programma testé stilato.
Per prima cosa i “Misteri” non possono essere assolutamente definiti “carri allegorici”. Tale denominazione si adatta ad una manifestazione folkloristica, ma non ad un evento religioso come il nostro.
Per seconda cosa la processione è nata ed è stata sempre denominata come” Processione del Venerdì Santo” e non come un rito prepasquale.
Alla luce di tali considerazioni chiediamo che il programma venga corretto onde evitare delle storture e delle cattive interpretazioni. Fiduciosi che la richiesta venga accolta, porgiamo distinti ossequi».