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Il nuovo Disco di Osvaldo Di Dio: “SEPARAZIONI”

DiRedazione Procida

Mar 14, 2022

Procida – Il quattro marzo è uscito il nuovo album di Osvaldo Di Dio. Ho avuto modo di ascoltarlo su Spotify e di comprendere il grande percorso artistico e musicale che Osvaldo ha fatto in questi anni.

“Separazioni” è il titolo dell’album e, nonostante il significato mi sfugga, l’ascolto gradevole, avvolgente, decisamente affascinante ed accattivante, rende il rapporto con la musica un incontro che stimola, oltre che le sensazioni, anche e soprattutto le emozioni.

La sonorità della chitarra, mescolata con grande maestria al quartetto d’archi e la poca elettronica, rendono piacevole l’ascolto e fanno comprendere il percorso artistico di un chitarrista di grande talento.

Conosco Osvaldo sin da bambino, quando esprimeva la sua voglia di suonare nel cortile della sua casa in compagnia di amici.  Nel corso degli anni ne ho ammirato i progressi, hone apprezzato percepivo la raffinatezza dell’evoluzione artistica ogni volta che andavo a trovarlo per sentirlo suonare.

Un percorso maturato innanzitutto nella ricerca dello strumento che più percepiva come proprio. Aveva, infatti, iniziato con il pianoforte per poi scegliere la chitarra studiando al conservatorio, diplomandosi e successivamente perfezionandosi.

Le sue esperienze con grandi artisti italiani, come ad esempio tra gli atri, Battiato e Ramazzotti, hanno contribuito alla sua crescita e a mantenere quel rigore continuo nello studio, indispensabile per chiunque vuole divenire sempre di più padrone del suo mestiere. Ma Osvaldo, al di là della tecnica che si impara per qualsiasi lavoro, ha quello che noi chiamiamo talento e il suo segreto è stato quello di averlo scoperto e con determinazione alimentato e su di esso costruito la sua professionalità.

La capacità di legare più stili musicali, in una sorta di percorso finalizzato a travalicare i confini dei generi, è un esperimento riuscito e da prendere ad esempio.

La musica, come si dice, non ha barriere e “Separazione”, a mio parere, insegna che non esistono confini di generi e di sonorità. Ci dà l’indicazione della spazialità e delle infinite possibilità creative e identifica una strada per un nuovo progetto musicale. Sono davvero felice che un figlio di Procida, legato alla sua terra, abbia raggiunto una così elevata espressione artistica e un così significativo risultato.

Osvaldo Di Dio è il frutto di quella gioventù di artisti che da sempre Procida ha prodotto. Molti di essi per varie ragioni hanno abbandonato questo percorso, altri lo hanno continuato con buoni risultati, ma tutti hanno rappresentato quella straordinaria capacità artistica che da sempre ho riconosciuto nel popolo procidano .

L’artista non è l’arte. Il ruolo dell’artista è semplicemente quello di riuscire a veicolarla.  Quando però si crea qualcosa che non ha più bisogno di noi per essere alimentato, poiché quel qualcosa vivrà di vita propria, allora si sarà realizzata l’arte che rimarrà nel tempo e ci si può definire artista. Dunque, perifrasando il suo cognome, possiamo dire: È un artista DI DIO.

Gino Finelli

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