Procida – Procida protagonista in Spagna a Barcellona nella due giorni di dibattito e conferenze con al centro l’importanza delle comunità nella transizione all’energia verde.
La regione del Mediterraneo è particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, essendo una delle regioni a più rapido riscaldamento del mondo. Il degrado ambientale e lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali pongono ulteriori sfide per lo sviluppo regionale. Le comunità e le istituzioni dei paesi mediterranei sono ora a un bivio per trasformare questa difficile situazione in un’opportunità.
Le comunità di Interreg MED Energie rinnovabili, Crescita verde ed Edifici efficienti hanno riunito le loro conoscenze comuni e le lezioni apprese per aiutare i responsabili politici a sfruttare al meglio questa opportunità per lo sviluppo verde della regione. Di conseguenza, le tre comunità hanno definito congiuntamente una posizione comune per uno sviluppo sostenibile della regione mediterranea in modo intertematico e indipendentemente dai confini nazionali.
La loro posizione comune è presentata nel documento “Raccomandazioni strategiche per un uso sostenibile delle risorse nell’ambiente costruito mediterraneo”. Il documento di sintesi mira ad essere una bussola per i decisori locali per la transizione verso l’uso sostenibile delle risorse nella regione. Il documento fornisce una prospettiva mediterranea comune sull’attuale politica di sviluppo sostenibile dell’UE, con un focus particolare sul piano di ripresa Next Generation EU e sul Green Deal europeo.
Come si legge nel documento, “le comunità e le istituzioni degli Stati membri del Mediterraneo sono chiamate ad agire nella sfida per una transizione sostenibile”. La sfida ambientale della regione può anche essere vista come un’opportunità per risolvere le contraddizioni che caratterizzano questa regione. Come dice il documento: “[È un’opportunità per avere] crescita economica senza degrado ambientale, nuove opportunità industriali senza consumo eccessivo di capitale naturale, ricchezza sociale senza polarizzazione territoriale”.
Il documento presenta sette raccomandazioni settoriali basate sull’esperienza sul campo delle sfide dello sviluppo sostenibile nel Mediterraneo e sulle lezioni apprese dalle tre comunità Interreg MED. Le raccomandazioni politiche sono direttamente collegate a strumenti, dati e informazioni che possono essere sfruttati per supportare politiche in linea con tali raccomandazioni. Le raccomandazioni sono ordinate in base ai temi principali condivisi dalle strategie settoriali dell’UE nell’ambito del Green Deal: innovazione e digitalizzazione, efficienza delle risorse, sviluppo delle competenze, inclusione sociale e transizione giusta, appalti pubblici e governo della transizione.
Il modello ETU: approccio comune alla transizione energetica nel Mediterraneo. Sulla base dei risultati di sei progetti nelle aree rurali e insulari del Mediterraneo, la comunità delle energie rinnovabili ha sviluppato un approccio comune alla transizione energetica, all’adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici, alla pianificazione dell’uso del territorio e all’economia verde: l’Unità di transizione ecosistemica (ETU) . L’ETU è un modello di governance multilivello che funge da tabella di marcia per i comuni nelle aree rurali e insulari per aderire alla transizione verso l’energia verde, basata sull’innovazione sociale. L’ETU è un modello per i comuni e gli enti locali per integrare pianificazione territoriale, normative ambientali, politiche sociali e quadri nella transizione energetica come parte di un più ampio piano di sviluppo regionale. Il manuale ETU riunisce gli strumenti sviluppati dal progetto, fungendo da manuale per i comuni che aspirano a partecipare alla transizione energetica. Per supportare il trasferimento di questi strumenti, la comunità ha anche sviluppato una serie di video tutorial online ad accesso aperto per aiutare i comuni ad applicare l’ETU Toolbox.
La comunità di Interreg MED Renewable Energy mira a promuovere e integrare la transizione verso l’energia verde in tutti i comuni rurali e insulari della regione. Per raggiungere questo obiettivo, la comunità sta riunendo un gruppo di comuni e organizzazioni che la pensano allo stesso modo, impegnati a utilizzare l’ETU Toolbox per supportare i loro piani di energia rinnovabile, a cui tutti i comuni interessati possono aderire firmando la loro lettera di impegno .
Viva soddisfazione ha espresso l’Assessore Antonio Carannante: “In questi giorni ho avuto l’onore di rappresentare il Comune di Procida a Barcellona con ing. Davide Cozzella alla conferenza del progetto europeo ETU co-finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale nell’ambito del Programma Interreg Mediterraneo, dedicato alla promozione delle energie rinnovabili nelle aree rurali e nelle isole del Nord del Mediterraneo.
È un progetto europeo per il quale siamo stati selezionati e che si propone di diffondere un modello che basa il suo approccio ecologico, strategico e valutativo su cinque principi:
-Incoraggiare un approccio ecologico alla crisi climatica; -Garantire l’equità territoriale;
-Promuovere l’innovazione sociale; -Attrarre investimenti nell’economia verde; -Rafforzare un impegno politico multilivello per l’economia green.
Un progetto stimolante col quale Procida entra sempre più in un contesto europeo e col quale ci confrontiamo con altre realtà europee nella realizzazione della transizione energetica per ridurre consumi e inquinamento. Le buone pratiche ambientali e la transizione energetica sono obiettivi della nostra amministrazione. Nel 2018, peraltro, Procida è già stata scelta per l’Italia nel progetto europeo GIFT – Geographical Islands FlexibiliTy per le energie rinnovabili. Da settembre 2021 l’isola è anche capofila nazionale per l’iniziativa Procida Carbon free che mira alla massima diffusione di impianti fotovoltaici e progetti di efficientamento energetico.
A Barcellona, oltre Procida, i comuni di Vall d’en Bas e Onda (Spagna), Ragusa e le comunità montana Valli Maira e Grana (Piemonte), Magliano (Cuneo), fino alla Croazia e le isole greche di Naxo e Skopelos. In questo brutto tempo di guerra la conferma che il futuro si può costruire solo tutti insieme.”