Procida – Prove generali di ripartenza. Il mondo del turismo organizzato ci riprova, dal palcoscenico della 25° edizione di Bmt conclusasi ieri l’altro a Napoli, lanciando un messaggio forte in direzione della ripresa che, come ha sottolineato Angelo De Negri organizzatore della fiera, testimonia la grande voglia di ripartire del comparto, malgrado le difficoltà restino tante.
In particolare, ci sono necessità impellenti che non possono più essere disattese: “il prolungamento della Cig almeno fino a settembre e uno stanziamento a fondo perduto che ridia fiato alle casse di operatori e albergatori, senza il quale sarà impossibile continuare a sostenere i costi di gestione e quelli del personale. Ci vuole un decreto urgente che rimetta mano agli aiuti per la categoria in un momento che, al di là delle tensioni politiche internazionali, potrebbe preludere a una ripartenza duratura”.
Il messaggio del ministro
A De Negri hanno fatto eco le parole del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che in un messaggio registrato diffuso durante la conferenza di apertura della fiera ha sottolineato come “Al momento non sia possibile prevedere quale sarà l’impatto della guerra sul turismo, ma nella speranza che il conflitto finisca presto il monito è quello di non fasciarsi la testa. Occorre essere pronti e organizzati per andare avanti e ripartire, anche alla luce del fatto che la pandemia finalmente sta finendo. In quest’ottica – spiega il ministro – ci stiamo avviando verso un via libera generalizzato. Abbiamo un’importante occasione da cogliere, sia sul fronte dell’incoming sia su quello dell’outgoing”.
Fra le iniziative citate dal ministro per far riprendere quota al nostro Paese, il congresso mondiale del turismo giovanile programmato per giugno e il sesto congresso mondiale dell’enoturismo, che avrà luogo in Piemonte. È il momento di investire sul potenziale dell’Italia e noi ci siamo”.
Meno ottimista l’intervento del vicepresidente vicario di Astoi, Andrea Mele, che ha ricordato come “Prima dello scoppio del conflitto russo ucraino si percepiva una positiva aria di ripartenza, cominciata con l’apertura dei corridoi e proseguita con l’eliminazione delle restrizioni ai viaggi. L’impatto della guerra, tuttavia, è stato fortemente negativo, con una previsione di 6-7 miliardi di euro di perdite nel 2022. E nei primi tre mesi di quest’anno stimiamo una perdita di oltre il 50% del fatturato rispetto al 2019”.
I posti di lavoro
Fra i temi in evidenza, la fine della cassa Covid lo scorso 31 dicembre 2021 e la perdita di una quota importante, nell’ordine del 30%, dei posti di lavoro nel turismo. “Un problema serio, che richiede la revisione immediata della politica sugli ammortizzatori sociali”.
Un problema ripreso anche dal presidente di Fto, Franco Gattinoni, che ha fra l’altro richiesto il rinnovo degli ammortizzatori sociali “per le aziende più piccole, quelle sotto i 5 dipendenti, che non hanno accesso ad altri strumenti di sostegno”.
La voglia è comunque quella di ripartire. È necessario uscire dal concetto di emergenza, questo il messaggio più forte e chiaro che è venuto fuori.
Procida è stata presente con Casartigiani, Prochytour sas (e con con WipLab S.r.l. (leader AR -Realtà aumentata- e VR-realtà virtuale-).
Ha espresso notevole soddisfazione il Pres. Maurizio Frantellizzi:
«Si è trattato – ha detto il Presidente, Maurizio Frantellizzi – di un momento importante per l’economia isolana che, grazie anche a tanti fattori contingenti, si appresta a vivere, sicuramente, una stagione turistica in cui, il flusso di presenze, continua a dare sensazioni positive. Sarà una vetrina importante per l’evento che vedrà l’isola di Procida “Capitale della Cultura 2022”.
L’isola di Arturo, quindi, protagonista nelle sue molteplici caratteriste che la rendono un “prodotto turistico” unico non solo nel Golfo di Napoli.
«Ci siamo presentati -e conclude il pres. Frantellizzi – all’evento napoletano proponendo le migliori risorse che oggi il territorio può offrire a partire dalle bellezze paesaggistiche, agli eventi della tradizione, ai prodotti tipici e dell’enogastronomia»