Procida – Un finanziamento di 10 milioni per riqualificare la direzione dell’ex carcere e iniziare così l’opera di ristrutturazione e valorizzazione dell’intero complesso dell’ex carcere.
Tanti in questi anni i tavoli, gli incontri e i problemi. Ma nel pieno di questo afoso mese di giugno qualcosa sembra muoversi.
A darne contezza l’assessore alla riqualificazione di Palazzo d’Avalos Antonio Carannante: “Una bella notizia per Procida. Abbiamo ottenuto un finanziamento di 10 milioni di Euro per riqualificare la cd. Direzione dell’ex carcere.
Realizzeremo una cittadella della ricerca e della formazione con importanti ricadute anche occupazionali, con particolare attenzione a 4 tematiche (Cultura; Smart Agricolture 4.0 (cioè l’agricoltura tradizionale insieme alle nuove tecnologie), Mobilità e Transizione Energetica-Ecologica). E’ un progetto che abbiamo presentato con la Luiss Business School e 30 partner tra cui Università Federico II di Napoli e La Sapienza di Roma passando per il Mann fino ad aziende di rilievo nazionali. E’ il primo grande finanziamento ottenuto per questo meraviglioso bene e ancora una volta ci ha premiato la capacità di fare rete.
Sono fondi tra gli investimenti complementari a quelli del PNRR per recuperare beni abbandonati del Sud per generare luoghi di sviluppo. Siamo riusciti a ottenerlo per Procida grazie alla partecipazione a un avviso dell’Agenzia della coesione territoriale (agenzia vigilata direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha l’obiettivo di sostenere, promuovere ed accompagnare programmi e progetti per lo sviluppo e la coesione territoriale). Si tratta del primo grande finanziamento per Palazzo d’Avalos ottenuto tra mille difficoltà e carenze di personale grazie alla grande sinergia della Luiss Business School e in particolare col Prof. Enzo Peruffo e il suo staff, un nostro concittadino, un amico che stimo molto per la sua competenza ma specie per la sua capacità di ascolto e di confronto sempre e comunque, e vi assicuro che in questi mesi ci sono stati molti confronti …
Ringrazio tutti coloro che hanno dato un grande contributo tra cui l’Arch. Gioacchino Rosario De Michele, Responsabile lavori pubblici del Comune di Procida.
Dopo la fase di rigenerazione passiamo quindi a quella della riqualificazione dell’ex carcere, che da luogo abbandonato abbiamo fatto divenire luogo di tutti ritornando alla comunità e divenendo un’importante sito culturale del Sud Italia ancor più con Procida Capitale Italiana della Cultura.
È una grande opera. Con grande fatica, attingendo da tutti i finanziamenti possibili la realizzeremo rispettando la visione di insieme. In questo modo dimostriamo che anche in un Comune come il nostro con importanti difficoltà economiche le cose si possono fare. Ci sarà poi anche la fase in cui apriremo ai privati. Un passo alla volta”.
Ovviamente una notizia simile ha scaldato il cuore e la mente di tanti procidani. Uno su tutti chi in quel carcere ci ha lavorato come il dottor Giacomo Retaggio:
«La notizia è di quelle che ti fanno sobbalzare sulla sedia: è stato istituito un finanziamento per il restauro del palazzo D’Avalos! Qualche mese fa ne avevo avuto qualche sentore perché, trovandomi sul Comune, in occasione della presentazione del libro di Calzolaio “Le isole carcere”, fui presentato ad una signora che mi dissero essere stata l’autrice del finanziamento del restauro del carcere di Santo Stefano. Io, con la mia solita faccia tosta, approfittai e le dissi: “Signora, a quando lo stesso finanziamento per Il carcere di Procida?” La signora mi fece un bel sorriso e mosse la mano in modo vago. Erano presenti (lo ricordo bene) anche il Sindaco e l’ass. Carannante. Il discorso finì liì perché poi passammo nella sala accanto. È una soddisfazione grandissima apprendere oggi che il finanziamento è stato erogato. Devo essere onesto con me stesso e gli altri: credevo poco (quasi nulla) che ci fosse stato un finanziamento per l’ex- carcere. D’altra parte, sono passati oltre trenta anni dalla sua chiusura e questi sono i primi soldi che vengono preventivati per quella struttura. Ho bisogno, però, di chiedere alle persone competenti un chiarimento: Si tratta “solo” dell’ex- Direzione, con il cortile interno e l’ala del carcere nuovo o anche di altro? Perché nel primo caso il Palazzo D’Avalos, cioè il vero e proprio vecchio carcere, non c’entrerebbe per niente ed il suo restauro dovrebbe dipendere da un successivo finanziamento. Non è una questione di poco momento perché il pezzo forte dei lavori è la messa in sicurezza e la restaurazione del palazzo cardinalizio. In ogni caso la notizia è una bellissima notizia che, veramente proietta Procida in un’altra dimensione. Immaginate, voi che mi leggete, cosa significhi per me sapere che il carcere, dove io ho vissuto cinque lustri, risorga a nuova vita in una superba ed audace palingenesi. Immaginate cosa significhi vedere il carcere come l’antico palazzo nobiliare e vedere uscire dai suoi cancelli carrozze con dame e cardinali e principi, Signore Iddio, ti prego, vorrei vivere tanto da riuscire a vedere queste cose!