Procida – Venere e Adone, la cameriera dei sogni, la camera della Poesia e Bus rooms. Sono i titoli degli spettacoli che sono andati inscena questo weekend nell’ambito di Procida Ispira, di Procida Capitale 2022.
Una rassegna di teatro contemporaneo che ha creato percorsi e momenti di apprendimento per una rinascita civile collettiva.
Appuntamenti straordinari, che hanno, trasformano alcuni degli angoli inediti dell’isola in palcoscenici e nuovi spazi di connessione, come quello appunto del cosiddetto Theatre Bus
Lo spettacolo – in piazza Marina Grande – ha mescolato il linguaggio del teatro con l’illusionismo, la musica dal vivo, la suggestione divinatoria dei tarocchi incastonandolo nella più classica tradizione delle attrazioni di strada.
Accompagnati da una sorta di Caronte dei luna park, padrone di casa o maggiordomo, o spirito della casa, gli spettatori si sono ritrovati in uno spettacolo che li ha trasformati in ospiti di una vecchia casa/teatro, di cui a poco a poco hanno scoperto le stanze e gli spiriti che la abitano.
Un viaggio di circa 45 minuti fra le reliquie di un amore perduto, le illusioni di un prestigiatore ubriaco, letture di tarocchi e una continua beffarda ed ironica presenza della morte.
Sempre molto attenti gli spettori isolani che stanno seguendo con grande interesse tutto ciò che offre il fitto programma di Procida Capitale dell Cultura 2022:
Peppino Capobianchi: «Uno spettacolo particolare, in effetti anche carina la filosofia loro ovvero se la gente non va a teatro siamo noi che portiamo il teatro tra la gente. Molto azzeccata l’idea di fare uno spettacolo in un bus, sembra impossibile ma ci sono ampiamente riusciti. Sono cinque ragazzi molto in gamba, molto bravi. Devo dire che sono rimasto molto contento»
Carlo La Grotta: «Lo spettacolo è stato bellissimo una serie di emozioni una dietro l’altra, poi da ogni angolo dell’autobus usciva un personaggio è stato davvero una esperienza fantastica da provare veramente eccezionale. Il teatro poi per noi ragazzi di Procida è sempre stato una cosa estremamente importante specialmente nel periodo invernale era per noi un punto di aggregazione un modo per fare cultura ma anche un modo per stare tutti insieme per costruire qualcosa di bello».
Luca Esposito: «E’ stato uno spettacolo molto interessante, un pò sui generis che ha coinvolto il pubblico come hanno poi loro specificato alla fine si tratta di uno spettacolo di prossimità nel senso che se la gente non va più a teatro è il teatro ad andare dalla gente. Uno spettacolo molto suggestivo e coinvolgente come l’altro di qualche giorno fa sulla spiaggia della silurenza. Mi hanno messo gioia questi eventi e questi spettacoli, davvero da provare»