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Quello che “O anche no” non ci ha detto. Dario Lauro: “Come garante dei disabili prendo le distanze dalla trasmissione”

DiRedazione Procida

Lug 20, 2022

Procida – Sul tema della disabilità si è scritto tanto e tanto ancora si scriverà. Molto spesso neanche le luci della Tv riescono a definire bene alcune problematiche che da tempo aspettano di essere risolte.

A quanto pare nemmeno l’ultima puntata del programma televisivo “O anche no” andato in onda su Rai 3 domenica scorsa, è riuscito a rappresentare al meglio quanto sono costretti a vivere e a subire le persone con disabilità sull’isola.

In queste ore – infatti – è intervenuto Dario Lauro, garante delle persone con disabilità del comune di Procida che in una nota ha scritto:

“Come garante delle persone con disabilità dell’isola di Procida, come dirigente dell’associazione “onlus l’isola che non isola” e soprattutto come persona con disabilità grave motoria, mi dissocio e prendo le distanze da quello che è stato affermato nel servizio di rai 3 durante il programma televisivo “o anche no”, trasmesso domenica mattina, 17 luglio. il servizio appare forviante e non veritiero.

1) Sull’isola attualmente non c’è nessun taxi idoneo al trasporto per i portatori di handicap che si muovono in sedie a rotelle, la signora intervistata evidentemente ha scambiato il pulmino utilizzato per il trasporto dei bambini con disabilità a scuola del comune di Procida, per un taxi privato ed il consigliere comunale che lo guidava per un tassista. al contrario, sull’isola c’è un servizio dedicato offerto dall’Eav dalle 8:00 alle 20:00 a chiamata e su prenotazione.

2) Alcuni locali e strutture ricettive dell’isola sono accessibili o parzialmente accessibili, ma molte non lo sono e in particolare non lo sono i bagni;

3) palazzo D’Avalos è accessibile con una sedia a rotelle solo al piano inferiore, mentre il secondo piano che ospita una mostra fotografica permanente non è accessibile alle persone con disabilità motorie.

4) attualmente la mappa progettata e realizzata dall’associazione itria su incarico del “tavolo delle accessibilità” non è ancora disponibile presso l’infopoint e non se ne conoscono i tempi per la diffusione al pubblico.

5) la bellissima tavola regalata da itria per i cechi o ipovedenti, da collocare sulla terrazza dei cannoni non è stata ancora montata e non credo che rientri nelle priorità a stretto giro del comune.

6) si è parlato di progetti in campo per l’accesso alla Corricella, in realtà ad oggi non c’è nessun progetto a riguardo, nonostante i vari finanziamenti per Procida capitale italiana della cultura 2022. la Corricella non è accessibile in sedia a rotelle oggi, così come non lo sarà nei prossimi anni.

7) una buona parte degli eventi artistici e culturali per Procida capitale della cultura italiana 2022 non sono accessibili, nonostante ciò che era previsto dal famoso dossier.

personalmente sconsiglio a tutti i turisti con disabilità di qualsiasi genere a recarsi sulla nostra isola. la bellissima e decantata Procida è completamente inaccessibile alle persone con disabilità, non è un luogo adatto né per viverci tantomeno da trascorrerci le vacanze”.

Sul fatto si è espressa anche Milena Aurelio, vicepresidente dell’associazione “L’isola che non isola”:

“Il consiglio che ha dato Dario Lauro come persona con disabilità, ma soprattutto in qualità di garante delle persone con disabilità è stato giudicato da qualcuno come un fatto grave. Ma siamo sicuri che sia più grave l’invito a non venire a Procida da parte del garante piuttosto che non è stato fatto niente per le persone con disabilità neanche in questo anno così “particolare”? Possiamo definire grave essere onesti con chi vive le stesse difficoltà? Mettere una pedana tanto per zittire si chiama accessibilità, anche se magari non consente comunque di accedere ai siti? Avere un aliscafo accessibile e non avere una passerella non è grave? Avere una macchina Eav solo per le persone in carrozzina e non anche per altre disabilità motorie non è grave? Considerato che i pullman (gratuiti) non coprono tutta l’isola. Non è grave essere onesti, è grave far passare un messaggio falso.”

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