Procida – Perché un amarcord sulla storia del Night Club e dunque dei favolosi anni 60 desti così tanto interesse, ce lo siamo chiesti anche noi. Un tuffo in un passato, quello della ripresa economica dell’Italia, ma soprattutto del fervore di idee, iniziative, progetti per il futuro del nostro paese in tutti i campi, naturalmente anche quello della musica.
Erano gli anni del boom economico, della crescente voglia di lasciarsi alle spalle un periodo, tormentato e difficile, ed aprire la strada ad un percorso di sviluppo e di libertà, quella della partecipazione e del coinvolgimento. Nasceva la beat generation e il nuovo modio di affrontare le problematiche. Era anche l’epoca della motorizzazione del paese e, dunque della possibilità degli spostamenti che fino ad allora erano difficili, se non impossibili.
La musica subiva le influenze dei nuovi ritmi, swing, blues, jazz, ma soprattutto il rock e il pop divenivano popolari. Infiniti i gruppi musicali internazionali ed anche Italiani che hanno caratterizzato quel periodo, lasciando alle generazioni a venire, un bagaglio culturale e di idee infinito.
Ricordare dunque quell’epoca attraverso una storia fatta di parole, immagini e musica è stata la brillante idea di Gino Finelli che con gli arrangiamenti di Sandro Massa e con il supporto dei musicisti Raimondo Salvezza- batteria, Donato Scotto – basso e percussioni, Mino Schiano – chitarra e Salvatore Lubrano- fonico e direttore di scena, hanno reso possibile una serata indimenticabile che ha trovato il consenso di pubblico e critica.
La location dell’Hotel Leone di Mare, sapientemente trasformata in una atmosfera Night, ai bordi della piscina, come si faceva un tempo nelle notti d’estate, opera di Fabrizio Muro, ha completato la serata che si è articolata con un percorso partito dall’epoca delle balere , dal 1938 per arrivare, attraversando gli anni sessanta, al 1974, epoca nella quale l’avvento della disco music e il modificarsi delle mode, faceva si che il night club lentamente finisse il suo percorso di vita, lasciando spazio alle discoteche che sostituiranno alla musica dal vivo, dispendiosa e complessa, quella della del disco con l’animatore della serata, il Disk Jockei.
Non possiamo esprimere un parere se è stato un bene o un male, ma dicerto alla musica dal vivo con chi suonava e, sapeva davvero suonare, si è sostituita una musica registrata spesso frutto di alchimie elettroniche e dunque priva di quella improvvisazione e calore che solo un’ orchestra può e sa dare.
C’era una volta il Night, titolo dello spettacolo, sarà in teatro a Napoli nel mese di Ottobre.