Procida – CS – “Egregio Consigliere Lucia Mameli, con delega all’accessibilità, siamo stati veramente contenti di leggere un suo post sull’accessibilità per le persone con disabilità, dopo tantissimo tempo, eravamo quasi preoccupati che fosse stata rimossa dal ruolo.
Come sempre in questi anni, ci ha di nuovo propinato il solito spot di propaganda politica strappa like per i suoi fan, dalla politica dei selfie a quella dei proclami politici, ma ormai a questo siamo abituati, ma non ci abitueremo mai alle mezze verità e, come giustamente asserito dal Sindaco dott. Ambrosino, le risponderemo in modo educato, rispettoso e non aggressivo, proprio perché siete umani anche se dal vostro canto ci considerate numeri e non persone al vostro pari!
Era mia intenzione rispondere al suo post punto per punto portando all’attenzione di tutti le opere incompiute che lei ne va tanto fiera, ma sarebbe stato un post lunghissimo e senza alcune fine pratico, però mi limiterò a rispondere solo ad alcuni punti per evidenziare le criticità delle opere volutamente o no, omesse!
In primis però, essendo che non abbiamo bisogno di autocelebrazioni ne medaglie, con la presente faccio appello a tutte le forze politiche, di maggioranza e minoranza, di farsi carico di questa problematica in modo serio e senza strumentalizzazione politica, al fine di portare all’interno del consiglio Comunale le nostre problematiche e le soluzioni concrete per risolverle, senza se e senza ma, iniziando dall’applicazione del PEBA, approvato all’unanimità ma allo stato attuale fermo e a tutti sconosciuto ( cosa appurata dallo stesso Garante nelle sue ricerche interne); abbiamo bisogno di opere concrete per l’abbattimento delle barriere architettoniche, sensoriali, cognitive e culturali che di fatto dovrebbero favorire veramente l’inclusione sociale per vivere una vita dignitosa con voi, insieme a voi!
In merito ai punti da lei evidenziati, vorrei iniziare dal servizio andato in onda su RAI tre “O anche no”; all’indomani della trasmissione del programma, il Garante delle persone con disabilità di Procida (designata dal Sindaco Ambrosino), nella persona del Sig. Dario Lauro, inviò un messaggio chiaro dal quale, giustamente, si evidenziava il suo dissenso e si dissociava dal servizio, in quanto fuorviante. Oggi, con il suo post ha ribadito che l’isola è stata resa accessibile, smentendo la valutazione del Garante e, cosi facendo ha di fatto sminuito il suo operato, la sua competenza e la sua figura istituzionale! Al garante vanno invece i nostri ringraziamenti e solidarietà per l’operato fino ad oggi svolto e che sicuramente continuerà a svolgere in onestà, senza secondi fini e senza mai scendere a compromessi con nessuno.
Anche il sottoscritto, se pur contento nel vedere coinvolti ragazzi di Procida nel programma, si dissocia dalla trasmissione in quanto ha parlato di un’accessibilità che di fatto non esiste (vedi ad esempio i taxi, strade dissestate e pericolose, spiagge non accessibili etc etc.). La stessa inoltre ha montato le interviste tagliando parti importanti come ad esempio quella della nostra vice presidente Milena Aurelio in cui aveva ben esposto le difficoltà dei residenti e turisti sia nella vita quotidiana che per gli eventi.
Se l’isola è stata resa accessibile a tutti, come da messaggio passato, come mai il PEBA, acronimo di PIANO ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE, è rimasto semplicemente lettera morta, un mero atto dovuto, mai messo in pratica, ne sono mai stati elaborati progetti o piani di attuazione, la dimostrazione ultima sono i lavori alla scogliera di ponente dove non sono stati previsti interventi per renderla accessibile! Eppure sono stati spesi soldi pubblici! Non potevano essere previsti anche tali lavori?
Se l’isola è stata resa accessibile, come mai il servizio navetta EAV, ottenuto da una proposta della disability manager dell’EAV Anna Sammaruco direttamente al nostro dirigente Lauro Dario (il quale aveva ottenuto le scuse pubbliche da parte dei dirigenti EAV per una serie di disservizi ed a seguito di nostre segnalazioni sono stati rilanciati su diverse testate giornalistiche tra cui IL MATTINO), termina alle 20.00 per cui per una persona con disabilità motoria in sedia a rotelle, che abita in una zona non servita dal servizio di linea, vige un continuo coprifuoco? Perché lo stesso è limitato alle sole persone in sedia a rotelle e non a tutte le persone con disabilità motoria come promesso?
Se l’isola è stata resa accessibile, come mai oltre alla rampa sul lungomare Cristoforo Colombo non sono stati sistemati bagni e spogliatoi per persone con disabilità? predisporre una rampa e posizionare delle passarelle abbandonate non significa rendere la spiaggia accessibile; tanto è vero che lo stesso Dott. Dino Angelaccio, durante gli incontri del TAVOLO TUTTI PER TUTTI definì l’accessibilità delle nostre spiagge: “…ridicole, passarelle abbandonate a sé stesse, infossate nella sabbia (cit.)”
Se l’isola è stata resa accessibile, come mai le pedane mobili che hanno consentito l’accesso alla Sagra delle alici a Corricella non vengono più utilizzate?
Premesso che ormai sono passati anni da quell’esperienza che ha permesso, giustamente e con sacrosanto diritto, ad alcune persone con disabilità motoria in sedia a rotelle (anche per la prima volta nella loro vita), di scendere e godere anche loro della Corricella, ma da quell’evento singolo nulla più è stato fatto!
Perché in tanti anni non sono state acquistate e posizionate altre pedane per rendere accessibile la Corricella, simbolo di Procida Capitale della Cultura?
Come mai la soluzione della navetta tra il porto Marina Grande e la Corricella, soluzione già sperimentata con esito positivo, non viene rimessa in campo in maniera continuativa e sistematica? Si darebbe a tante persone a mobilità ridotta (tra cui tanti anziani) la possibilità di vivere questo nostro fiore all’occhiello e partecipare a tutti gli eventi organizzati a Corricella!
Con riferimento all’accessibilità degli eventi, vorremmo sottolineare che qualsiasi evento, per essere pubblicizzato come accessibile lo deve essere a 360 gradi pertanto non presentare barriere fisiche, sensoriali o cognitive; ciò detto nel post da Lei pubblicato sta dando informazioni inesatte.
Volendoci soffermare unicamente alla accessibilità per le disabilità motorie, nel suo post non vengono citati tutti gli eventi patrocinati dal Comune e proposti alla Corricella, nel Casale Vascello, al piano superiore di palazzo D’Avalos, sul tratto di spiaggia non accessibile alla Chiaiolella, nella Cappella della Purità, Cappella dedicata alla Madonna degli Agonizzanti, (Mostra dei “quadrilli”).
Perché non ci parla della Mostra del Cinema (tanto pubblicizzato anche dal Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Villani) che a Settembre si terrà al Procida Hall, struttura completamente inaccessibile con una sedia a rotelle e che potrebbe essere tenuto in una location diversa o cmq non patrocinato dal Comune di Procida?
Che fine ha fatto la promessa Sua e del vicesindaco Titta Lubrano che gli eventi patrocinati dovevano essere tutti ecosostenibili ed ACCESSIBILI?
Come avrà imparato in questi anni a conoscerci, la nostra associazione non mira solo all’inclusione delle persone con problematiche motorie ma da sempre si occupa di disabilità a 360 gradi, oggi come ieri pertanto siamo felicissimi che finalmente sia stata posizionato il pannello tattile regalato dall’associazione ITRIA. Questo però non è un traguardo come traspare dal suo post, ma dovrebbe essere una partenza ed adeguare tutte le tavole illustrative sparse per l’intero territorio, come d’altronde vi chiedemmo già nel 2018?
La nostra associazione “L’ISOLA CHE NON ISOLA” (nome impropriamente usato da voi in diverse occasioni come slogan, ma capiamo che eravate a corto di idee), si è costituita nel 2017, aperti a tutti ed a tutte le persone con disabilità di ogni genere, non solo quelle motorie.
Per tal motivo negli anni Le abbaiamo dato sempre la nostra disponibilità e collaborazione ogni qual volta chiedeva il nostro aiuto; come nel caso dell’indagine di mercato per l’acquisto delle pedane mobili a Corricella, consentendole di acquistare 10 pedane anziché 5 come da lei proposto, a un minore costo ( 1250 euro anziché 2500); così da investire la somma risparmiata in altre opere. Tutto era sempre nel reciproco interesse di abbattere le barriere e creare inclusività. Evidentemente questo ricordo lo ha rimosso come ha cancellato, con un colpo di spugna nel suo ultimo post, di citare tra le opere fatte, l’istituzione del Garante, cosa che puntualmente proponeva nel recente passato. Proprio questo particolare potrebbe far riflettere a qualche buontempone che non l’abbia citato di proposito dopo che lo stesso Garante ha pubblicato quel post di denuncia, di dissociazione.
Ritornando infine al tavolo “TUTTI PER TUTTI”, costituito a Ottobre 2021, abbiamo partecipato attivamente portando il nostro contributo, presentando un dettagliata lista di criticità da affrontare, non solo per le disabilità motorie. Abbiamo continuato a parteciparvi anche se ci venivano fatte delle domande del tipo: “che percentuale di eventi dovrebbero essere accessibili? Ecco che veniamo paragonati a numeri e non persone.
Sin dal primo incontro ci fu detto che non c’erano informazioni in merito al budget di spesa stabilito, cosa che poi si è puntualmente materializzata in una cifra veramente irrisoria e ridicola di 40.000 euro. Recentemente apprendiamo dallo stesso Garante, che sono stati stanziati 400.000 euro (quattrocentomila), come finanziamento regionale per arredo urbano e accessibilità. Come è stata impiegata questa somma?
In conclusione restiamo sempre a disposizione per ogni futura collaborazione e/o aiuto a lei necessario, come restiamo sempre vigili e tenaci nel far rispettare i nostri diritti come persone prima che disabili!
Antonello Russo
Presidente dell’associazione
L’isola che non Isola