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Procida 2022, “Ri-procidare” nella lingua dei bambini

DiRedazione Procida

Set 13, 2022

Procida – Weeekend scorso, spazio dedicato ai bambini e la loro immensa creatività con “Restart from the Future”, i laboratori pensati a posta per loro con lo scopo di connettere le persone e i luoghi dell’isola generando una comunità di piccoli ambasciatori procidani per riprogettare l’architettura dell’isola insieme ai professionisti del settore come Mario Cucinella.

L’obiettivo di Restart from the future, a cura della Farm Cultural Park, è connettere le persone e i luoghi dell’isola generando una comunità di piccoli ambasciatori procidani chiamati a riprogettare insieme ai professionisti l’architettura dell’isola, creando una nuova piccola comunità di buone pratiche e condivisione.

Il 9 e il 10 settembre l’appuntamento è stato con “RI_PRO'”, “Riprocidare” nella lingua dei bambini: pensare ad una nuova Procida con nuovi abitanti.

Nel laboratorio allestito nella cittadella dei misteri, i bambini hanno deciso come e con chi avrebbero voluto vivere il loro futuro. I lavori esposti nel giardino incantato sul belvedere del carcere sono stati dei veri e propri amici con cui condividere il loro tempo.

Figure non necessariamente con sembianze umane, ma un po’ pesci, un po’ alberi, un po’ pinguini, hanno preso vita dalla loro fantasia, dalle favole, dal sogno e che soprattutto rispecchiano i loro desideri.

I bambini con lo street artist Pao hanno disegnato, colorato e realizzato delle sagome della loro altezza che, disposte tutte insieme nel giardino incantato, hanno raccontato come saranno i nuovi abitanti di Procida.

“E’ stato un momento entusiasmante – ha detto l’architetto Mario Cucinella – più che altro è stato bello osservare come ad un tema  come è stato quello di creare un nuovo amico, una nuova figura che abitasse questa isola i bambini immaginavano dei bambini fantastici sempre collegati a delle storie che lascerà sicuramente qualcosa per Procida Capitale della Cultura perché poi le espressioni artistiche poi sono dentro le persone specialmente quando un bambino è così piccolo e aver partecipato a questo work shop lascerà dentro di loro per tutti gli anni a venire”

Molto attenti e partecipativi i bambini e molto presi anche i genitori come Ilaria Salvemini

“Questo workshop è stato ancora più sentito degli altri, secondo me perché ha coinvolto nella pratica i bambini su un progetto che hanno potuto toccare con le mani. Si sono trovati innanzitutto anche come spazi all’aperto dove gestirsi è stato più facile ed è questo che secondo me ne ha determinato il successo con la qualità la pazienza di tutti gli operatori il cui lavoro è stato encomiabile portando a termine un lavoro in soli due giorni che molto spesso non si portano a termine nemmeno in mesi e mesi. I miei figli e mio nipote sono stati letteralmente rapiti dal progetto. Sono tornati felicissimi a casa. Bravi a tutti.”

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Diego Renna

“E’ stata una esperienza molto valida, la chiave vincente sono stati i colori, i disegni infantili, fare un gioco semplice che li ha coinvolti. Una partecipazione collettiva anche ben guidata dove il progetto si legge, in altri casi è stato meno chiaro per i bambini. Mi dispiacerebbe se queste opere venissero chiuse in una scuola, il messaggio che viene fuori dovrebbe andare in un posto diverso, nella scuola già ci sono i bambini ed è giusto che i bambini vadano da qualche altra parte. Procida ci sono spazi adatti a ciò e per dare una continuità”

 

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