Procida – “Passato il santo, passata la festa”. È il ritornello che fotografa meglio quello che da qui a dopo domani per i Bus e più in generale per i trasporti sia su gomma che marittimi, potrebbe essere un ritorno al passato, dopo l’anno della Capitale.
Ieri, infatti, la delegazione di Confcommercio Procida – a firma della presidente Rosalinda Assante – ha inviato una dura nota alle autorità regionali e locali, che fa luce sul quadro dei collegamenti marittimi e del trasporto locale di questi mesi:
“All’indomani dell’incontro (purtroppo non è seguito dibattito) organizzato dalla Uiltrasporti Campania e patrocinato dal Comune di Procida, al quale hanno partecipato -tra gli altri- oltre al dott. Umberto De Gregorio, Presidente EAV S.r.l., l’onorevole Luca Cascone, Presidente Commissione Trasporti Regione Campania, e che avrebbe dovuto rappresentare un momento di riflessione sui nuovi scenari del panorama del trasporto pubblico sull’isola di Procida che si presenteranno dopo Procida Capitale della Cultura, dobbiamo purtroppo registrare un “nulla di fatto”.
Quella che poteva essere l’occasione di un dialogo trasversale, dedicato al ruolo fondamentale di una mobilità sostenibile in grado di ridurre inquinamento, consentire risparmio energetico e decongestionare il territorio si è risolto nella presentazione di un progetto presentato dalla Uiltrasporti Campania che benché supportato da numeri e da calcoli è stato subito “smontato” per non fattibilità sia da De Gregorio che dall’onorevole Cascone.
La domanda che avremmo voluto porre è: cosa accadrà dopo il 31 ottobre, data in cui il servizio di trasporto pubblico dovrebbe terminare la sua gratuità? Le corse giornaliere, il numero di autobus, le linee che hanno funzionato dal 9 aprile in che misura subiranno modifiche? I mezzi a trazione elettrica, fiore all’occhiello di Procida capitale resteranno o andranno via?
Abbiamo capito che trattavasi di “esperimento “per Procida Capitale, e sebbene siano comprensibili le ragioni addotte per la cessazione del periodo di gratuità, non comprendiamo invece un’eventuale, drastica, riduzione del numero delle corse o del numero degli autobus, nonché la soppressione di linee attualmente in vigore. Non lo comprendiamo perché la tanto auspicata continuità dei flussi turistici al di fuori dell’alta stagione si sta verificando puntualmente e quindi sarebbe oltremodo illogico e contraddittorio contrarre un servizio che durante i mesi estivi ha funzionato benissimo.
La numerosità delle corse disponibili è sicuramente il maggior attrattore per i potenziali utenti del servizio pubblico, inclusi i residenti. Infatti, la politica del trasporto “green” tanto sponsorizzata dalla Regione in primis in un territorio congestionato e con un problema di traffico decisamente critico andrebbe a cadere se si tornasse a un livello di servizio basico e carente. Non comprendiamo le ragioni di un’eventuale completa cessazione di quello che è stato definito “esperimento” visto il successo dello stesso. A questo punto sarebbe stato più giusto presentarlo come “INTERVENTO SPOT”!!!!
Con buona pace dei tanto pubblicizzati obiettivi di destagionalizzazione e investimenti a lungo termine di Procida capitale 2022 e della loro relativa CAPITALIZZAZIONE. Alle preoccupazioni circa il trasporto pubblico terreste si aggiungono quelle relative al trasporto marittimo.
La presente associazione ha segnalato, sollecitando interventi già cinque volte le autorità regionali e portuali preposte la incresciosa e ormai degenerata situazione dei collegamenti sulla tratta Procida – Pozzuoli per la condotta inaccettabile da parte di una compagnia di navigazione che vi opera.
La Gestour, infatti, ha interrotto i collegamenti marittimi dal 30 agosto e ad oggi non è dato sapere se e quando sarà possibile ritornare alla normalità. Questo conferma che trattasi di compagnia poco seria, inaffidabile, che durante l’anno svolge il collegamento a suo uso e consumo, senza tenere conto di nulla e senza dar conto a nessuno con un atteggiamento che gli viene permesso da tempo immemore e per lo più impunemente.
Al danno si aggiunge la beffa di dover apprendere via social comunicati dei responsabili della società surreali che spesso sfociano nell’assurdo. In un vano e puerile tentativo di giustificarsi. Un tale atteggiamento rischia di far cadere nel ridicolo autorità comunali, portuali e regionali, nel silenzio assordante che dura ormai da mesi.
La Regione Campania, direttamente responsabile del servizio pubblico in tutto il territorio regionale avrebbe il dovere di vigilare che i servizi autorizzati alle compagnie private rispondano alle reali esigenze dei cittadini e soprattutto avrebbe il dovere di vigilare sull’operato dei vettori e dove persistono inadempienze così macroscopiche, ritirarle per fare in modo che possano entrare in gioco altri operatori, magari più seri e professionali.
Concludiamo con l’amara considerazione che nel 2022, mese di ottobre, invece di discutere di miglioramento dei servizi per quanto riguarda l’accesso per i disabili e qualità del servizio marittimo per gli utenti, stiamo ancora ad elemosinare (purtroppo ad oggi senza nemmeno riscontro) la possibilità di avere un servizio di collegamenti minimo quantomeno regolare e continuo.
Con l’auspicio di ricevere – almeno questa volta- una cortese risposta, inviamo cordiali saluti”.