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Oggi l’isola è un poco meno micaelica

DiRedazione Procida

Nov 4, 2022

Sebastiano Cultrera – Oggi l’isola è un poco meno micaelica. Se n’è andato in cielo il prof. Michele ROMANO, punto di riferimento e motore di cultura, politica e civismo. San Michele, che è l’Arcangelo protettore dell’isola, nonché il suo santo di riferimento, lo starà, adesso, accompagnando, in cielo: dove andrà a trovare riscontri e risposte ai suoi grandi quesiti filosofici di fronte ai quali amava porsi; e con i quali riusciva a stimolare gli amici, i seguaci e la comunità.

“Michelino” era un uomo semplice che inglobava molte complessità. Era un intellettuale vero, non solo per la sua formazione filosofica, ma soprattutto per la cultura di vita, e di opere, che aveva accumulato. Ogni esperienza aveva arricchito il proprio animo e ogni arricchimento era stato messo a fattor comune con la comunità. In primis, ovviamente, con la sua comunità: l’isola di Procida! Era nipote di due preti e i preti, fino al novecento, almeno, erano la parte più grande dell’élite culturale dell’isola. Uno dei suoi zii, don Libero Lubrano, è stato un prete amato dai suoi parrocchiani (della parrocchia di Sant’Antonio da Padova), ma che tutti ricordano come un poco aereo, con lo sguardo ingenuo ed incantato di colui che sta un poco con la testa nelle nuvole. 

Don Liberino aveva, infatti, il tipico atteggiamento dell’intellettuale un poco svampito ma di grandi intuizioni: era un grandissimo filosofo e teologo, ha pubblicato testi importanti ed era molto apprezzato nell’ambiente teologico nazionale. Da zio Libero, Michelino ha ereditato l’amore per il sapere e l’amore per l’amore. Eh sì: il suo precetto era questo: che noi siamo pezzi dell’amore universale e dobbiamo vivere in armonia con esso. E l’armonia non era necessariamente il rispetto di regole cristallizzate e sclerotizzate. Ma le regole, appunto, dell’amore vero. Questo era, in estrema sintesi, secondo me, il pensiero predominante del Maestro. E fu maestro davvero, per alcuni di noi giovanissimi, quando, dietro la Chiesa, tentava di insegnarci rudimenti di filosofia. E poi Maestro di vita e cultura per tanti. 

E alle regole mondane, soprattutto a quelle ingiuste, era secondo lui lecito, e magari giusto, ribellarsi. Non fu mai un pericoloso Ribelle da piazza, ma un lucido spirito rivoluzionario albergava in lui, evoluitosi nel tempo come tensione innovativa, per riuscire a cambiare la società. E provò a farlo, a partire dal suo impegno politico, che lo vide, da giovane consigliere comunale del PCI, e che approdò poi, in età più avanzata, come candidato a Sindaco (dell’Unione ai tempi del secondo Prodi), facendo accarezzare, per la prima volta, al centrosinistra procidano il tetto del muro dei tremila consensi. 

Lascia una famiglia bellissima e unita, con una moglie intelligente e impegnata, con figlie molto preparate e bravissime e una sorella dolcissima e capace, e degli splendidi nipoti, veramente esemplari.  

È noto che l’Arcangelo Michele fu punto di riferimento e di conversione per i bellicosi Longobardi e per i Normanni, facendoli approdare ad uno stadio delle fede cristiana più maturo e complesso. Così Michelino fondeva le conoscenze della cultura classica e dei suoi miti, con una Fede poco esteriorizzata, ma forse ancora più autentica.  Tutto il suo afflato rivolto alla sua ISOLA MICAELICA non era semplice esercizio ideale, ma finiva, volta per volta, per indicare delle strade da percorrere alla classe dirigente dell’isola e ai procidani tutti. 

Il Tempo, oggi, diventa un dono sempre più prezioso. Esistono, infatti, anche le Banche del Tempo e la società si racconta sempre più frettolosa e sempre in deficit di tempo. Gli incontri con Michelino, anche solo ludici, anche solo per un aperitivo o per mangiar qualcosa insieme, ci portavano rapidamente FUORI DAL TEMPO, in una dimensione ideale alta, tale da farci guardare alle vicende umane, politiche e sociali CON LA GIUSTA DISTANZA, e con uno sguardo superiore, non di superiore alterigia però, bensì di accondiscendente considerazione della bassezza di tutti noi.  Il Tempo passato con l’amico Michele ROMANO è stato un Tempo guadagnato. Grazie. Adesso che ne hai tanto, amico mio, incamera risposte ed esperienze ancora più alte. 

Siamo sicuri che, un giorno, quando ci toccherà di incontrarci, saremo felici di impararle, MAESTRO

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