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Raccontare il presente, capire il futuro

Il progetto “Nutrice” giunge ai titoli di coda. Le parole degli organizzatori. Amira, Casartigiani e Confcommercio

DiRedazione Procida

Nov 3, 2022

Procida – «Che ne siamo consapevoli o meno quando mangiamo, stiamo inghiottendo non solo un determinato alimento, ma anche il concetto, la cultura, il territorio che gli si accompagna» diceva Leon Rappoport.

Quale verità migliore di questa, ha accompagnato in questi mesi il Progetto “Nutrice” sull’isola di Arturo. 

Nell’approdare nel più ampio alveo manifestazioni, eventi, mostre ecc dell’anno della cultura, Nutrice ha ancorato alla identità isolana, i punti essenziali del proprio progetto, imperniandoli nelle radici isolane fatte di acqua salata e di terra.

Il risultato ovviamente non ha potuto che essere positivo e a testimoniarlo sono state le tre sigle associative che hanno pensato e realizzato il progetto. 

Lo abbiamo scritto tempo fa e lo ribadiamo, se non quello più performante di tutti, Nutrice è stato, senza nulla togliere ad altri, il progetto più coinvolgente di Procida Capitale 2022.

Ai titoli di coda con l’ultimo appuntamento di questo fine settimana, che vedrà protagonista la terra con i suoi colori autunnali di fine stagione, la degustazione di prodotti a Km 0, l’assaggio di vino locale, sono proprio gli organizzatori – come dicevamo – a tracciare un bilancio:

 

Salvatore Trapanese (Amira): “La sez. A.M.I.R.A. (Associazione Maître Italiana Ristoranti e Alberghi) Ischia & Procida, è una piccola sezione che da anni ha cercato di diffondere l’arte dell’accoglienza attraverso tante iniziative, in ambito isolano, regionale e Nazionale e non poteva non collaborare alla creazione del dossier di Procida Capitale della Cultura 2022. La passione, la dedizione e il lavoro mostrato durante la creazione del dossier di Procida Capitale della Cultura 2022, ha visto nuovamente la sezione protagonista, con il progetto Nutrice.

 Trasformare un sogno in realtà è davvero possibile, dipende solo da noi. Essere capitale italiana della cultura significa rappresentare e coinvolgere spaccati locali, ricchi e affascinanti, ma anche legarli ad ambiti di carattere nazionale e internazionale, cosa che noi Maître sempre più spesso siamo chiamati a fare interagendo con i nostri clienti.

Nello specifico, Nutrice nasce con lo scopo di amplificare quella parolina che per noi Maîtres è da un lato semplicissima da pronunciare, ma che non sempre è di facile realizzazione: “l’accoglienza”. L’intento di questo progetto è stato quello di convertire il turista in cittadino temporaneo, con l’intento di accoglierlo a 360° nella nostra magnifica realtà Procidana”. 

Maurizio Frantellizzi (Casartigiani): “Domani si concluderà Nutrice, il progetto che ci ha accompagnato in un percorso emozionale tra il buon cibo, attività produttive che lavorano coniugando tradizione ed innovazione, la capacità di fare turismo sostenibile nel rispetto della cultura e delle tradizioni locali. Casartigiani Procida, insieme a Confcommercio Procida ed Amira Procida, ha sostenuto questo progetto consapevole della professionalità, delle abilità e dell’ingegno delle attività partecipanti che hanno saputo “raccontare” le eccellenze procidane con sapienza e passione, coinvolgendo tutti i partecipanti (turisti e non) nelle loro attività quotidiane e facendo degustare prodotti d’eccellenza. 

L’atmosfera è stata resa ancora più suggestiva dalle performance di Vincenzo Esposito e Carlo Scotto di Santolo, Margherita Ambrosino e Roberta Lubrano dell’associazione Millenium.  Questo progetto è stata la prova tangibile che il turismo deve diventare di qualità e sostenibile e soprattutto rivolto al territorio e alle sue eccellenze”.

Angelo Pitaccolo (Confcommercio): “Il progetto “Nutrice” è centrato “sulla consapevolezza che il cibo non assolve solo alla funzione di nutrimento, ma è profondamente connesso alla dimensione emotiva, identitaria e sociale di una comunità”. Il nostro è stato un progetto comune e condiviso, in cui ognuno degli attori ha contribuito con la sua attività e professionalità, nell’ottica di quello spirito di ospitalità che ci è proprio e mossi dall’amore per la nostra isola.

Forse è stato proprio questo uno dei motivi del successo che ha avuto: voler fare cultura attraverso i prodotti tipici del territorio con l’idea, rivelatasi vincente, di coinvolgere i turisti- cittadini temporanei in una serie di attività con un forte impatto personale.  Attività stimolanti che hanno creano connessioni a livello fisico, emotivo, sociale e intellettuale. Esperienze nelle quali il turista ha interagito con le persone del luogo, la storia e le tradizioni dell’isola.

Tenevamo moltissimo a che il progetto fosse permeato e comunicasse alcuni concetti a noi molto cari: 1. Sostenibilità; 2. Promozione dei prodotti locali 3. destagionalizzazione dell’offerta turistica, ma ancora di più (e crediamo di esserci riusciti) ACCOGLIENZA, CONDIVISIONE, INCLUSIONE.

Per me ogni tappa dei 5 appuntamenti (l’ultimo il prossimo fine settimana) ha significato qualcosa, perché ogni esperienza, sebbene ripetuta, risultava diversa in funzione dei partecipanti…: tante storie, tanta gente che è venuta apposta a Procida per partecipare al nostro “tour” (una tra tutte una signora che veniva dalla vicina isola di capri per l’itinerario pesca). Tutti curiosi, interessati, elementi vivi e vivaci di ogni percorso, con la bellezza di aver avuto davvero partecipanti di tutte le età (meravigliosi i bambini negli itinerari di pesca) e di ogni provenienza geografica. 

Una soddisfazione, la nostra, che era il riflesso della soddisfazione che ci esprimevano alla fine di ogni percorso i nostri ospiti.  Una bellissima esperienza, che ho condiviso con piacere con tutti i miei compagni di viaggio, su tutti Salvatore Trapanese che per me è il maggiore artefice del successo di “Nutrice””. 

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