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L’European Fair Play Movement e il trattato di Roma

DiRedazione Procida

Nov 10, 2022

Procida – Nei giorni 3 e 4 novembre l’European Fair Play Movement( EFPM) con il Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP), si è dato appuntamento a Roma per uno storico evento in occasione del 65 ° anniversario della firma del trattato di Roma, quando di fatto nacque l’Europa Comunitaria, per volontà dei padri fondatori guidati da Robert Schuman. L’EFPM, presieduto dal belga Philippe Housiaux olimpionico e leader nel campo della comunicazione, promuove dal 1994 i valori shakespeariani propri del Fair Play, essenziali per l’etica dello sport, ma anche per la qualità della vita nella società civile e mai come adesso propedeutici per il sentimento di pace. 42 rappresentanti di paesi europei, che fanno capo EFPM, si sono riuniti nel salone del CONI al Foro Italico dove sono stati conferiti importanti riconoscimenti ad atleti di diversa nazionalità europea che si sono distinti nelle loro discipline per gesta di alto contenuto Fair Play. 

Durante la stessa giornata nell’incantevole stadio Domitiano, impianto di grande importanza storica, dove si celebrarono i giochi agonali di Giove Capitolino, si sono incontrate le esperienze e le culture fondative del progetto per la Transizione Etica come premessa fondamentale ad ogni altra forma di transizione, compresa quella ecologica e digitale. La storica cornice del Campidoglio nella Protometeca ha visto, alla presenza del Presidente CIO Europeo, la premiazione del Fair Play for Peace. 

La presenza di Procida Capitale della Cultura Italiana nella città Capitolina a questo importante evento assume un significato di fondamentale importanza e di grosso respiro internazionale.  In rappresentanza di una piccola comunità che ha creduto nel valore della cultura come elemento di legame con altre identità, che crede nel valore culturale dello sport, abbiamo presentato e simbolicamente consegnato al Presidente Europeo, il Passaporto Fair Play che è parte integrante di un progetto sportivo 

“A Procida, dove anche lo sport è cultura” perché vogliamo affermare la fondamentale importanza del ruolo socioculturale-educativo, che è dettato da regole chiare e semplici che sintetizzano i contenuti dei diritti-doveri fondamentali. Sono regole che, se valorizzate, se rispettate fin da giovanissimi, favoriscono non solo un modo corretto di comportarsi in ambito sportivo, ma diventano un modo di pensare e di essere che arricchisce oltre alle singole persone, la società tutta, e alimenta la civile convivenza. 

Il 30 novembre saremo a Bruxelles per incontrare nella sede europea i fondatori del Fair Play e mostrare loro, davanti agli addetti ai lavori, la nostra idea di sport. Il percorso culturale di Procida Capitale vuole continuare e affermarsi oltre confine. La cultura non isola, la cultura dello sport permette ai popoli di avvicinarsi, specie nel drammatico momento storico che stiamo vivendo.”

“Lo sport come strumento di riconciliazione”

L’importante ruolo dello sport come strumento efficace per la risoluzione dei conflitti, la riconciliazione e la costruzione della pace;

L’importanza di condividere le esperienze reciproche attraverso le attività sportive, in cui i valori del fair play sono implementati per creare fiducia, rispetto e comprensione reciproca;

L’importanza di applicare le teorie ei modelli di costruzione della pace nella pratica attraverso progetti di base, in particolare tra i giovani, con l’obiettivo di creare un effetto a catena sui genitori, sulla comunità locale e, infine, sulla governance;

L’importante ruolo dell’EFPM nella promozione del curriculum Fair Play e nell’educazione di insegnanti e allenatori di educazione fisica coinvolti in programmi di attività sportive e progetti per la costruzione della pace;

L’importanza di ricercare e raccogliere dati quantitativi e qualitativi sugli effetti e sui risultati dei programmi sportivi di costruzione della pace;

L’importanza di costruire meccanismi per osservare, monitorare e sostenere i progetti di costruzione della pace in modo che i loro effetti siano duraturi;

L’importanza dell’integrità e dell’etica nello sport a livello individuale, organizzativo e istituzionale;

L’importanza di costruire codici etici e meccanismi da sostenere una volta stabiliti.

L’EFPM invita i nostri membri, partner e tutte le organizzazioni sportive a investire nei temi sopra menzionati. Per renderlo pratico e realizzabile, chiediamo quanto segue:

I membri dell’EFPM avviano e/o sostengono progetti sportivi di costruzione della pace, in particolare per i bambini nelle aree di conflitto.

I membri dell’EFPM coinvolti in progetti sportivi di pacificazione raccolgono dati quantitativi e qualitativi e valutano gli effetti di tali programmi

I membri dell’EFPM valutano e ricercano gli effetti dei progetti sportivi di costruzione della pace basati sui valori del fair play, al fine di identificare i fattori di successo e migliorare quelli che non hanno successo.

I membri dell’EFPM promuovono e partecipano alla costruzione di codici etici nelle organizzazioni sportive in cui sono coinvolti.

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