Procida – Riceviamo e Pubblichiamo –
Egregio Direttore,
sono dispiaciuto per la irruente reazione di Pasquale Lubrano, che stimo come giornalista, come scrittore e come storico, in una lettera al Suo giornale del 21/11/22, in cui mi accusa di aver “scritto inesattezze” nel mio recente articolo, ospitato dal Suo giornale, sulla ”pergamena d’Avalos”. Mi scuso di aver accomunato, nella mia bonaria critica, le due testate che si sono occupate dell’argomento e di non aver distinto il Corriere del Mezzogiorno, che ha parlato di fake news storiche, dal Procida Oggi, che ha titolato “Il mistero del feudatario d’Avalos”; riconosco inoltre che, se il primo giornale ha equivocato, a mio avviso, personaggi e fatti, il secondo non si è “sbilanciato”. Mi consola il fatto che le inesattezze, che mi si accusa di aver scritto, non riguardano i personaggi da me individuati, né gli scenari storici da me prospettati. A tal proposito avrei più gradito dall’esperto Pasquale Lubrano, se non una condivisione, almeno un interesse alla mia interpretazione dei fatti.
Nella speranza che questa “polemichetta” possa alimentare il dibattito sui d’Avalos a Procida, porgo cordiali saluti
Roberto Boni