Procida – Una lettera spedita in Francia all’ uomo che le aveva giurato che sarebbe tornato da lei, poche righe con la confessione di essere malata gravemente e la preghiera di non dimenticarla. E poi una treccia dei suoi capelli, simbolo di un amore destinato a non avere un lieto fine.
Ha tutti gli elementi classici del dramma romantico il romanzo ”Graziella” in cui Alphonse de Lamartine racconta la storia d’ amore con una giovane di Procida. Lo scrittore francese l’aveva conosciuta sull’ isola nel 1811. Per quasi trenta anni portò con sé il ricordo della giovane e il rimpianto di non aver mantenuto la promessa. E’ nato così uno dei grandi miti dell’isola.
Sulla sommità di Terra Murata, nel punto più alto del borgo fortificato medioevale, dal 2011 una casa-museo racconta di quell’ amore infranto, dando un volto alla protagonista, creando l’illusione della presenza di quella figura tra vecchi mobili, arredi, merletti e lenzuola ricamate, porcellane e specchi.
Il merito è di Riccardo Scotto di Marrazzo, laureato in conservazione di beni culturali, che si è buttato a capofitto in questa avventura “per salvaguardare la storia di Procida e tramandarla ai posteri attraverso il mito di Graziella che visse e morì per amore”.
E proprio in questo posto meraviglio che domenica scorsa, si è tenuta la decima edizione del premio VIOLET “Tradizione e Cultura”.
Un riconoscimento a tutti coloro che con la propria sensibilità, intelletto, modus operandi o in qualsiasi altra forma, cercano di salvaguardare e tramandare storia, cultura e tradizioni dell’isola di Procida con l’obiettivo di proteggere gli usi e i costumi e riportare all’antico splendore i patrimoni materiali ed antropologici attraverso fonti orali e scritte, auspicando un futuro migliore.
A vincere l’associazione Millenium, uno dei fiori all’occhiello dell’associazionismo isolano.
Alla premiazione presenti numerose associazioni isolane, il delegato alla cultura Cons, Michele Assante Del Leccese e tutto lo staff della casa di Graziella a cominciare dalla signora Paola Esposito che da tempo cura ogni dettaglio dell’accoglienza per i quanti visitano la casa museo.
Poco prima della premiazione due momenti uno lirico con una cantata di un baritono che ha intonato una canzone natalizia e subito dopo la lettura di una lettrice e volontaria della biblioteca “Michele Ambrosino” di alcuni passi de “L’isola di Arturo” di Elsa Morante e “Graziella” di Lamartine e il saluto del responsabile del Museo Civico.
A margine della manifestazione le parole di Riccardo Scotto di Marrazzo:
“E’ con grande commozione, con grande piacere che festeggiamo i dieci anni di questo premio Violet, un premio molto importante, un premio molto sentito poiché premia tutte quelle persone che col proprio modus operandi tutelano il nostro patrimonio artistico e culturale e non solo sull’isola di Procida. Abbiamo bisogno di tutelare la nostra cultura, abbiamo bisogno di tutelare il nostro territorio. E oggi il mio pensiero più grande va ai nostri fratelli dell’isola di Ischia dove vivono i miei cugini per il dramma dello scorso 26 novembre. Il premio quest’anno celebra l’associazione Millenium che da anni si adopera sul territorio nella valorizzazione della chiesa madre di San Michele Arcangelo. Questa edizione sarà importante anche perché abbiamo realizzato “il sacrario” di Graziella, dove ogni vincitrice potrà lasciare il suo volto racchiuso in una foto e appeso in questa stanza. Un’altra iniziativa in onore dei 10 anni del premio Violet è stata quella di ridare assieme al Comune di Procida, a questo Palazzo che ci ospita, una grande identità, ovvero la casa di Giovanni Da Procida. Abbiamo esposto un volto e tutta la storia dell’ex conservatorio delle Orfane”.