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Idroambulanza, Procida è stanca di attendere

DiRedazione Procida

Apr 20, 2023

Procida – Arriva un momento in cui la misura è colma. E’ il caso della Idrombulanza che dovrebbe servire a garantire assistenza e servizio di trasporto emergenziale, e che da troppi anni non risulta più ancorata in banchina al porto di Marina Grande.

Nel silenzio ovattato del “va tutto bene finché non ci scappa il morto”, l’emergenza che ha visto coinvolto un procidano giorni fa e per cui è stato necessario l’intervento della Idroambulanza di stazza a Ischia, ha riacceso i fari della drammatica situazione a cui nessuno sembra voler dare una risposta definitiva.

Gli ultimi due anni testimoniano quanto alle autorità competenti interessi poco o nulla della situazione.

A settembre del 2020, la Direzione Marittima di Napoli chiedeva, in considerazione delle ripetute avarie, se fosse stato predisposto un programma di rinnovamento tecnologico delle motovedette. Gli uffici dell’ASL rappresentavano che già era stato chiesto un finanziamento per le idroambulanze per un importo complessivo di circa € 2.000.000 a valere sulle “Misure di contenimento del contagio da covid-19” nell’ambito del “Piano di riorganizzazione Ospedaliera della Regione Campania”.

Ottima notizia se non fosse che per il solito scaricabarile, nulla è stato fatto e dell’idroambulanza non si è vista manco l’ombra. A Febbraio 2022 l’ASL ha così fatto marcia indietro prevendendo la “Sostituzione motori unità navale idroambulanza MV CP 454 di Procida” facendoci ripiombare al punto di partenza in relazione alla “non copertura finanziaria” per l’acquisto di nuove imbarcazioni. A decretarlo, il tavolo tecnico tra Regione Campania, ASL NA 2 Nord, ASL NA 1 Centro, SO.RE.SA. e Capitaneria di Porto.

Sull’argomento è tornato, in questi giorni, il battagliero Peppe Giaquinto, portavoce del Comitato diritti degli isolani, che in una dura nota ha scritto:

«Sono passati solo pochi giorni da un soccorso operato dalla Motovedetta “Idro ambulanza” CP 456 di Ischia. È stato necessario il trasporto da Procida a Pozzuoli di una persona che aveva urgenza di un trasferimento in terraferma per le necessarie cure mediche ed una condizione clinica precaria. L’intervento dell’idro ambulanza si è reso necessario a causa dell’impossibilità di provvedere al trasferimento del paziente a mezzo eliambulanza, per le proibitive condizioni meteo.

Di fronte a questo ennesimo caso, al quale potrebbero sommarsene altri se non si procede, al più presto, a ripristinare il servizio di idro ambulanza per l’isola di Procida. Vogliamo capire se il compito delle istituzioni preposte ed interessate equivale a salvare vite umane e a restituire ai procidani il sacrosanto diritto alla salute.

Purtroppo, quella dell’emergenza sanitaria a Procida è un problema molto avvertito dai cittadini. Sono molti i pazienti che non possono essere assistiti nella locale struttura sanitaria e per i quali si rende necessario il trasferimento presso altre strutture su terraferma meglio attrezzate ed organizzate. Da oltre due anni Procida non ha più l’idro ambulanza.

Al momento una sola unità navale di emergenza fa base ad Ischia e deve fronteggiare le necessità di Ischia, Procida e Capri.

Un tempo le idro ambulanze in funzione erano ben tre (dislocate a Capri, Ischia e Procida). Poi i problemi dovuti alla vetustà dei mezzi navali, problemi burocratici, amministrativi ed economici ci hanno fatto arrivare ad avere a disposizione una sola idro ambulanza per tre isole e 9 comuni.

E’ pur vero che in sostituzione possiamo ricorrere all’idro ambulanza presente su Ischia ma, oltre i tempi tecnici di attesa per l’arrivo presso il porto di Procida, ci preoccupa la concomitanza che può verificarsi con altre necessità di soccorso presenti sulle altre due isole del golfo.

Al momento non resta che affidarsi per le emergenze sanitarie al servizio in elicottero 118, con tutte le difficoltà del caso in presenza di avverse condizioni meteo che possono impedirne l’atterraggio e il decollo in sicurezza.

Diversi sono stati gli appelli nei mesi scorsi. Ora ci corre l’obbligo di richiedere di nuovo il ripristino immediato del servizio di idro ambulanza su Procida per garantire sicurezza e certezza nei trasferimenti dei pazienti per la terraferma.

Purtroppo, non ci si è attivati per tempo a mettere in atto le procedure necessarie per assicurare, nella precarietà, un mezzo navale di stanza a Procida, la più fragile delle tre isole, per poter affrontare in loco i casi di particolare urgenza e complessità.

Questo, considerato che non possiamo avere servizi di emergenza e cure sanitarie adeguate sul territorio e quindi dobbiamo affidarci il più delle volte alle “volate” emergenziali dell’idro ambulanza.

Una situazione di precarietà che non è nuova sull’isola e che provoca proteste e lamentele tra gli isolani, con la legittima paura di vedersi definitivamente privati di un servizio importante che, da oltre 25 anni, rappresenta una certezza per coloro che ne hanno bisogno».

 

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