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SOS Ospedale e servizi sanitari. L’appello del comitato “L’ospedale non si tocca”

DiRedazione Procida

Lug 9, 2023

Procida – Con cadenza quasi ogni cinque anni, si torna a parlare di ospedale e di tutto ciò che riguarda la sanità pubblica sull’isola di Arturo.

Quando credevamo di averci lasciato alle spalle certe criticità, le cronache di questi anni, raccontate anche dalle pagine di questo giornale, ci disegnano un quadro sulla sanità isolana.  A volte ci è capitato di raccontare di episodi legati alla malasanità, altre volte di come il piccolo presidio Gaetanina Scotto di Perrotolo sia una risorsa importante per il territorio.

Lo smantellamento invece del distretto ha radici diverse e responsabilità. A tal proposito il comitato civico “L’ospedale non si tocca” ha chiesto al sindaco Dino Ambrosino un incontro urgente per definire la strategia comune da seguire. 

“Con la presente il comitato “tutela a difesa dei diritti del cittadino – l’ospedalenonsitocca”

chiede 

alla ss.vv un appuntamento, viste le gravi condizioni in cui versa la sanità’ locale, per essere messi a conoscenza delle eventuali azioni che l’amministrazione da lei presieduta intende intraprendere per la loro soluzione. 

assistiamo, infatti, da anni oramai, all’impoverimento dei servizi sanitari pubblici sulla nostra isola senza che si ponga un minimo freno a questo lento ma inarrestabile stillicidio. 

sia in ospedale sia nel distretto, sono venuti a mancare una serie di servizi ambulatoriali che hanno quasi azzerato la risposta sanitaria alla popolazione rispetto ad un aumento della richiesta, vista anche l’età media sempre più avanzata. 

oramai siamo ridotti a trasferirci sulla terraferma o nella vicina isola di ischia per moltissime prestazioni specialistiche che, un tempo, invece, si svolgevano sul nostro territorio. 

parliamo del servizio di chirurgia generale (attivo, una volta, sia in ospedale che al distretto), dell’ambulatorio di ortopedia, dell’ambulatorio di dermatologia, di quello di gastroenterologia con relativo servizio di endoscopia, dell’ambulatorio di ginecologia (presente oggi nel distretto solo nel consultorio), dell’ambulatorio di endocrinologia, di quello della medicina legale, di quello, importantissimo, della neuropsichiatria infantile, e ancora dell’ambulatorio di oculistica, di quello di chirurgia vascolare, dell’ambulatorio di foniatria e con alcuni altri ambulatori ancora presenti ma che, da voci fondate, sono in procinto di essere anch’essi abbandonati dagli attuali medici specialisti (vedi cardiologia e neurologia) che, visti i precedenti, potrebbero anche non essere più rimpiazzati. 

oramai si sta andando verso un regime privatistico della sanità, specie sulla nostra isola dove spesso, per non affrontare trasferte scomode e faticose, oltreché lunghe, ci si affida visite private con un dispendio economico che però non tutti si possono permettere. 

noi crediamo che sia arrivato il momento di fare qualcosa ma, prima, vorremmo conoscere il parere della nostra amministrazione per capire se ci soni i margini per un’azione comune o se invece dobbiamo sollecitare altre istituzioni per ottenere i nostri diritti.  in attesa di un sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.

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