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Graziella: Amante devota o donna libera? I mille volti del personaggio di Lamartine

DiRedazione Procida

Lug 27, 2023

Eliana de Sanctis – Chi legge con accuratezza il romanzo “Graziella”, pubblicato dallo scrittore francese Alphonse de Lamartine nel 1852, si accorge (con inevitabile stupore) dell’importante intervento interpretativo svolto sull’opera in occasione della Sagra del Mare, fiore all’occhiello della tradizione procidana che quest’anno festeggia il settantatreesimo compleanno. 

Quest’impressione immediata e impattante si deve al contrasto, netto, tra la narrazione scorrevole e dolce, talvolta amara, del racconto, focalizzato sulle vicende complesse di una giovane orfana che si fa carico dei fratelli più piccoli, e la visione quasi estemporanea di una Graziella e un Alphonse sospesi dalla loro realtà, come è esaltata dall’evento estivo procidano. Si comprende allora che in occasione della Sagra del Mare la storia viene riadattata per essere in linea con i tempi, operando una sorta di “trasfigurazione della trasfigurazione”.

Il personaggio Graziella è già di per sé una creatura poetica, ridipinta dall’immaginazione letteraria di Lamartine come si conviene per tutti i prodotti di fantasia, su cui, in virtù della Sagra, viene svolta un’ulteriore, “libera”, interpretazione per trovarsi in armonia con il sentire collettivo tipico di una determinata epoca.

Fino a qualche anno fa, Graziella veniva presentata come una ragazza ingenua, ancora intimamente bambina, che si innamora quasi stupidamente del bell’Alphonse, un personaggio dai connotati sempre vaghi, di età, rango sociale e tipo psicologico indefiniti. In alcuni casi era reso simile a un narcisista o a un immaturo emotivo, così preso da se stesso da sottovalutare il dramma amoroso della giovane Graziella, partendo e abbandonandola alla morte, quasi senza pietà.

Poi è stata la volta dell’amore casto e romantico, di quello che si prova solo in gioventù; come se Graziella trasfigurasse Beatrice, la donna angelica dell’amor cortese, redentrice delle macchie e dei peccati del mondo, l’unica in grado di rappresentare l’amore autentico e spirituale, antitetico agli sbalzi impetuosi della passione ferina.

Man mano che i tempi si sono fatti più moderni e le lotte sociali hanno portato a maturazione un concetto più articolato del femminile, anche l’immagine della più famosa fanciulla procidana ha risentito della trasformazione. Tant’è che già lo scorso anno, nella penultima edizione della Sagra del Mare è stata presentata un’immagine assolutamente rivoluzionaria di Graziella: lavoratrice determinata e instancabile, si è detto di lei che sostenesse economicamente la famiglia, che fosse ribelle e rifiutasse le convenzioni sociali, scegliendo infine se stessa e la propria libertà.

Alphonse, dal rappresentare il sogno più totalizzante e felice, dal mostrarsi quasi sprezzante e fedele solo alla Francia, non è diventato che un piccolo istante della vita di questa fanciulla improvvisamente risoluta e libera, fedele esclusivamente al suo cuore.

Leitmotiv che è culminato nell’edizione 2023 della Sagra del Mare, in cui i valori della femminilità carismatica e indipendente hanno trionfato: l’elezione della dolcissima Amina Amalfitano, che nella sua partecipazione si è fatta interprete di vere e proprie donne non convenzionali, pioniere in un mondo strutturato per la sola realizzazione maschile, ne è la dimostrazione.

Si chiude il sipario, e ancora una volta Graziella ha compiuto la sua missione: trasfigurare i valori e l’identità di un popolo in un momento specifico della propria storia. Perché ogni volta che si elegge Graziella non si elegge mai la stessa Graziella; di volta in volta è una figura nuova, simbolo di un tempo trasformato, adattato alle evoluzioni dell’uomo ossessionato dal lasciare il proprio segno nel mondo, talvolta anche forzando, manipolando la verità.

Ma qual è, infine, la verità di ‘Graziella’? La stessa di tutti i romanzi, sacri e profani: da un lato quella intima, forse inconoscibile, di chi l’ha scritto; dall’altro quella immaginata, sperata, sognata di coloro che lo leggono.

ph: Pacosmart

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