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Che bella l’ipocrita corresponsabilità “trasversale” dei ventuno consiglieri comunali

Ditgprocida

Dic 21, 2010

Pina Di Franco | Probabilmente, a chi lo ha concepito, elaborato, steso e fatto vergare da tutti i membri del consiglio comunale, doveva apparire come un grandioso atto di corresponsabilità “trasversale”… una mossa incisiva, assolutamente persuasiva perché inconfutabilmente ben argomentata. Il freddo di questi giorni, però, deve aver gelato le menti ed anche le migliori intenzioni del mondo, se a campeggiare per le strade dell’isola è un “manifesto” concentrato di contraddizioni, retorica raffazzonata tra mezze verità e strenne natalizie.

L’Amministrazione virtuosa ( insieme all’opposizione)  invita i concittadini a spendere la tredicesima sull’isola, per rimetterne in moto l’economia, per impedire che il collasso diventi una voragine pronta a risucchiare tutti. Ottimo. Un contentino per i commercianti, per lo meno per quelli che si degnano di abbaiare, pur senza mordere mai.

Ma il manifesto merita davvero di essere analizzato e commentato nei suoi punti salienti, quanto meno per capire se chi l’ha pensato si intenda un minimo di economia o di turismo .

«Non è immaginabile lo sviluppo turistico dell’isola senza un vivo tessuto commerciale». Vero: i negozi ci sono, ma non sanno tenere il passo e i tempi dei turisti.

 «Un paese senza negozi non è appetibile sotto il profilo turistico». Falso: un’isola senza eventi, senza attrattive né attrattori, non è appetibile sotto il profilo turistico. Senza gente c’è poco da vendere. Ricordiamo che questo è stato l’anno più nero per Procida: niente Sagra del Mare (perlomeno, fino alla fine di agosto nessuno sapeva né se, né quando avrebbe avuto luogo), niente Sagra del Vino, nessun evento estivo né primaverile. Roba da far scappare via anche i più miti e poveri in spirito.

«Un paese senza luci e vetrine offre la sua immagine peggiore». Verissimo. Speriamo che nell’eventualità in cui queste vetrine e queste luci si spengano, l’Amministrazione si degni di provvedere ad una decente illuminazione pubblica, ad una pulizia decorosa almeno delle strade principali e nei periodi di maggior affluenza, e ad uno slancio estetico-urbanistico che deroghi all’anarchica autogestione dei negozianti, pur se animati dalle migliori intenzioni.

Dulcis in fundo, un rimprovero ed insieme un’esortazione: «Queste considerazioni, tuttavia, devono tramutarsi in atti concreti da parte della popolazione». Ed è giusto. E’ giusto cioè che ancora una volta, nello scaricabarile generale, la colpa sia di qualcun altro, della popolazione.

Perché l’Amministrazione ( insieme all’opposizione), per «dare fiducia a chi opera sull’isola, tutelando lavoro, sevizio, decoro e animazione»… ha quasi raddoppiato la Tassa di Igiene ambientale e il costo per la concessione del suolo pubblico (Cosap). Così, tanto per tendere una mano.

13 commenti su “Che bella l’ipocrita corresponsabilità “trasversale” dei ventuno consiglieri comunali”
  1. Buongiorno Direttore,
    voglio complimentarmi con la sua giornalista. Articolo interessante e pungente che chiama in causa amministrazione ed opposizione. Ed evidenzia uno tra i tanti problemi di Procida. Mi auguro che gl’imprenditori isolani abbiano avuto modo e tempo di metabolizzarlo. Ancora complimenti.

  2. BRAVISSIIIIMMAAAA LA GIORNALISTA. FACCIO PURE IO I COMPLIMENTI A QUESTO MERAVIGLIOSO SITO DI INFORMAZIONE.
    DETTO QUESTO VORREI CHIEDERE AI NOSTRI POLITICI PERCHè AD ESEMPIO FATE TUTTI I VOLANTINI, MANIFESTI, BIGLIETTI DEGLI AUGURI E COMPAGNIA CANTANTE IN UNA TIPOGRAFIA NON PROCIDANA?

    SIETE PATETICI QUANDO SIETE I PRIMI A SPENDERE ALTROVE
    MASSIMO

  3. come e’ possibile se il comune e’ il primo potenziale cliente dei commercianti e poi usa farlo in terraferma o non paga i commercianti,paradosso assoluto
    meno male che il manifesto e rosso forse dalla vergona

  4. Peccato che la bravura sia anche nel fare populismo.
    Che centra “La Svolta” con l’aumento COSAP e TIA aspramente combattuto in Consiglio Comunale a suon di interrogazioni e con articoli di informazione e denuncia sulla stampa e sui vari blog (questo compreso)?? Inoltre è doveroso da parte mia precisare che il manifesto in questione è opera unicamente dell’Amministrazione, il cui contenuto non è stato minimamente concordato con le opposizioni (almeno con il mio gruppo). Mi è stata solo chiesta la condivisione del principio base, cioè esortare i cittadini a spendere a Procida. Forse c’è stata troppa fiducia a concedere la disponibilità “in bianco”, cioè senza leggere prima il contenuto nel suo complesso. Non utilizziamo per favore ogni occasione per fare un’erba un fascio.

  5. Gent.le Cons. Cascone,
    Certa ingenuità lascia quanto meno perplessi: il fatto che non abbia letto il contenuto di ciò che le hanno fatto firmare “in bianco”, non volge a suo favore, soprattutto in quanto “opposizione”, e non può giustificare questo tentativo di distaccarsene. Anzi, nel merito, mette ancora più in luce il modo di agire superficiale e rabberciato che contraddistingue buona parte delle iniziative che informano l’isola.
    Inoltre, se è vero quel che dice – ed io non ho ragione di metterlo in dubbio – che non era a conoscenza dei contenuti del manifesto, ne prenda pubblicamente le distanze chiedendo che il suo nome venga cassato.
    Pina Di Franco

  6. Ma quanto siete pessimisti…
    In fondo il messaggio era solo da interpretare:
    non andate a spendere fuori; spendete a procida

    La merce ve la facciamo arrivare fino sttocasa …..con i camion .
    dovete solo chiedere…..frigo , lavatrici, ….e quant’altro vorrete…

    a cagliari a vedere il bastione!

  7. bene l’amministrazione, bene le opposizioni, tutti invitano tutti a spendere nei negozi locali, specialmente in quelli che espongono prodotti cosiddetti a chilometro zero ( a metri zero forse) che costano il triplo o il doppio rispetto a quelli a chilometri di distanza.Ieri x esempio in un negozio ortofrutta due insalate incappucciate euro 2,70 ( due e settanta ) a voi ogni commento anche se non è un caso isolato. probabilmente i ns amministratori non si servono della rete locale commerciale.Complimenti alla giornalista che ha recensito il famoso manifesto della ” vergogna “

  8. L’aggressività dei toni conferma l’impostazione populista cui facevo cenno. Difficile confrontarsi così. Resta il libero arbitrio dei lettori che potranno farsi una sana opinione di quanto accaduto.

  9. ah ah eh eh uhuh quandio non si sa cosa rispondere si dice che c’è aggressività..c’è pupulismo .XD XD ma x favoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.

  10. Ottimo articolo, pienamente d’accordo su tutto il contenuto.
    Colgo l’occasione per fare una precisazione sugli eventi:
    l’amministrazione non ha fatto nulla ma nello stesso tempo ci sono stati grandi presupposti per una giusta evoluzione turistica grazie ad eventi realizzati da associazioni senza un minimio di finanziamento pubblico. Come presidente di Artistika e event manager di Artistika&Arazzatoja (4 concerti realizzati questa estate per un totale di 12.000€ totalmente finanziati da operatori del settore turistico-commerciale, nel 2009 grandi ospiti come Organica e Amlmamegretta) devo per forza affermare che la volontà di fare turismo da parte dell’amministrazione nn c’è assolutamente.
    Da parte dei commercianti si ma è vero che c’è bisogno di linee guida o almeno di un supporto a chi si propone ed a chi realizza senza fondi pubblici.
    Ma quando arrivano i fondi si sperperano per colpa dell’incapacità, della fretta organizzativa e poi si pretende che qualcuno riconosce anche qualcosa.
    La Sagra del Mare quest’anno per me nn si è fatta, Milani poteva essere anche capace ma ha pensato solo alla sua autoproclamazione, l’amministrazione ha cercato l’aiuto solo di “alcuni” e logicamente senza pagare promettendo visibilità.
    Ma quale visibilità senza comunicazione?????
    Il cartellone degli eventi natalizi è uscito il 18 dicembre ma andate a lavorare.
    Adesso dicono che dobbiamo spendere o si permettono anche di parlare e nominare il turismo.
    Invece di invitarci a spenderer perchè non nominano le commissioni??
    Può darsi che più menti riescano a colmare le incredibili pecche che avete, ma giusto scusatemi le cose nn si devono sapere, come non si devono sapere le entrate e le uscite della Sagra de Mare, o di questi eventi natalizi……………. va bè!!
    Perchè chi ha dimostrato di saper fare viene continuamente scartato e preso sempre in giro?
    Le problematiche sono talmente tante nel settore turistico che è davvero fuoriluogo invitare a spendere o semplicemente nominarlo.
    Volete aiutare i commercianti iniziate ad organizzare una buona macchina comunale che persegue e realizza degli obitetivi, che si rende disponibile per chi vuole e sa fare, che valorizzi quanto fatto e programmi in tempo utile per pubblicizzare il territorio.
    Togliete briosche, brioschine e voltaggabana quattrofacce dagli uffici, nullafacenti che ad una certa età pensano ancora di prenderci in giro.
    Ancora pensano che la gente si fa comprare come loro.
    Chi è capace ed ha voglia di lavorare faccia l’assessore (e sarà anche giusto allora prendere uno stipendio) poi qualche errore ci può stare, l’importante è impegnarsi. Chi vuole continuare a prendere in giro i procidani che faccia un analisi di coscienza e si dimetta per favore!
    Mi vergogno di essere procidano ed ogni giorno prego che questa cultura chiusa ed invidiosa non abbia la meglio anche su di me.
    Avete fatto fuggire tutti, tra pochi anni sull’isola ci saranno solo anziani.
    Adesso è iniziata anche la guerra dei locali, voi avete pensato che siamo fortunati che a procida la camorra non c’è mai stata, vi sbagliate c’è di peggio e si chiama camorra psicologica.
    Il comune per nn lavorare ha semplicemente affermato: “va buò facit e sciem! allora spegnete la musica tutti”!!
    E l’isola si rende sempre più invivibile, si va sempre da un eccesso all’altro.
    Si ragiona per licenze non per chi ha voglia di fare, di innovare.
    Servirebbe una grande concorrenza per far svegliare un pò tutti.
    Cmq è bello e costruttivo se mettete anche i cognomi su i vostri commenti.
    Penso (e spero) che il tempo delle offese anonime su internet sia passato, dai mettiamoci anche la faccia è facile parlare nell’anonimato.

    Che questo natale illumini le nostre menti, apra i nostri occhi, dia voce ai nostri problemi, risvegli gli animi, attivi le passioni, renda concrete le aspettative, che questo 2011 sia un anno di cambiamento.
    Questo è il mio augurio a chi legge, a chi scrive, a chi si impegna per la nostra isola.

    Un abbraccio
    Luca Maiorano

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