Ischia – L’intronizzazione della statua della Madonna dell’Addolorata – avvenuta giovedì scorso è stata un momento di grande importanza per le comunità di Forio e Procida. La fede che unisce da secoli queste due comunità è stata celebrata con profonda devozione e unione, all’interno delle mura della chiesa di San Sebastiano Martire. L’atmosfera sin dal pomeriggio era carica di emozione, mentre i fedeli si riunivano per rendere omaggio alla Madonna, simbolo di amore e compassione.
Durante la cerimonia, le parole del sacerdote don Beato Scotti hanno risuonato nella navata della chiesa, invitando tutti a riflettere sull’importanza della fede e dell’unione tra le comunità. Le parole della liturgia subito dopo si sono diffuse come un abbraccio tra Forio e Procida, unendo letteralmente le anime dei presenti in una corale preghiera.
La statua della Madonna addolorata, è stata collocata con cura sull’altare, il tutto curato minuziosamente da Tony Regine e altri parrocchiani, ed irradiava una luce mistica che sembrava avvolgere tutti i presenti. Il suo volto dolente e le mani giunte in preghiera sono stati un richiamo alla sofferenza umana, ma anche alla speranza e alla fiducia in una forza superiore. I fedeli che si avvicinavano con devozione per toccare la statua, o il manto della statua, pareva che desiderassero sentire la sua presenza vicina e confortante.
La chiesa di San Sebastiano Martire, luogo di incontro e di preghiera per la comunità foriana, si è riempita di un senso di unità e appartenenza. Le persone provenienti da Procida – come i confratelli dei turchini guidati dal superiore Matteo Germinario – si abbracciavano, condividendo un momento di profonda spiritualità che superava le differenze e le divisioni. “In quel momento, l’importanza della fede e dell’unione tra le comunità è stato evidente a tutti” – ha dichiarato Salvatore foriano doc.
La targa, posta a perpetua memoria – in un luogo prominente all’interno della chiesa, testimoniava l’evento storico che aveva unito le due comunità, ovvero quello della visita lo scorso anno del Cristo Morto in una celebrazione di fede e solidarietà. Incisa con cura e dettaglio, la targa rappresenta un simbolo tangibile della memoria di quel giorno indimenticabile. Le future generazioni, leggendo quelle parole incise, potranno comprendere l’importanza di coltivare l’amore e l’unità tra le comunità, proprio come avevano fatto i loro predecessori.
La chiesa di San Sebastiano Martire, dunque, come un faro di fede e unione per le comunità di Forio e Procida. Così che ogni volta che i fedeli si recheranno alla presenza della Madonna dell’Addolorata accanto ad essa, la targa ricorderà l’evento che tanto ha unito e che ha guidato lungo il cammino della fede e della solidarietà, in questo anno i fedeli. Per sempre in quella chiesa, la fede avrebbe continuato a unire le persone, superando le differenze e rafforzando i legami tra i due comuni.
A fine giornata dopo l’intronizzazione della statua della Madonna dell’Addolorata, e lo scoprimento della lapide commemorativa si è chiusa una pagina che lascerà un’impronta indelebile nella storia di Forio e Procida. La speranza è che la fede e l’unione tra le comunità potranno essere celebrate e coltivate con ancora più fervore, ricordando sempre l’importanza di unire le forze per affrontare le sfide della vita.