Procida – La letteratura contemporanea è un universo in continua evoluzione, in cui nuove voci emergono costantemente per stupire e affascinare i lettori. Questi autori, talentuosi, riescono a cogliere l’essenza dei nostri tempi e a raccontare storie che risuonano nel cuore di chi le legge. Le loro opere affrontano tematiche attuali e complesse, esplorando la condizione umana con uno sguardo fresco e innovativo.
Con uno stile narrativo originale e una prosa coinvolgente, questi scrittori si pongono come veri e propri osservatori del mondo contemporaneo, offrendo al lettore una prospettiva unica e stimolante.
“Libri in porto -storie di partenze e approdi” è una piccola rassegna appunto letteraria voluta fortemente dall’Amministratore del gruppo Marinedi, Ing. Renato Marconi, e dal Presidente del Marina di Procida Eugenio Michelino, e vuole provare ad esplorare nuovi orizzonti.
I porti sono fatti di gente che viaggiando nel mondo hanno l’opportunità di scoprire culture diverse, paesaggi mozzafiato e persone affascinanti. Ogni viaggio è un’esperienza unica che apre la mente e il cuore a nuove prospettive. Del resto nello stesso momento in cui si mette piede in un porto, in un paese, l’emozione dell’avventura inizia a pulsare nelle vene. Si possono assaporare i sapori locali, immergersi nella storia e nell’arte di una città sconosciuta o semplicemente perdersi nelle strade tortuose di un villaggio pittoresco.
Viaggiare nella buona letteratura è un po’ come solcare il mare perché ci spinge a superare i nostri limiti, ad abbracciare l’ignoto e a crescere come individui. È un’opportunità per creare ricordi indelebili e connettersi con persone provenienti da ogni angolo del pianeta.
Quella che inizia dopo domani al Marina di Procida, si preannuncia dunque come uno degli eventi dell’estate isolana. Abbiamo incontrato una della curatrici, Cristina Marra per farci raccontare come nasce l’idea e le prospettive future:
Cristina come e quando nasce l’idea di Libri in porto?
“Nasce da un’unione di idee e sogni, dalle chiacchierate telefoniche con Leo Pugliese e dalla nostra volontà di portare i libri nel porto di Procida. Mi occupo di organizzazione di festival letterari e dedicati al noir da molti anni e Leo con la sua esperienza giornalistica ha colto le esigenze dell’isola, abbiamo incontrato il parere favorevole di Marina di Procida e il progetto ha preso forma. Amo molto le isole e pensare a un libro che su un’isola trova un approdo sicuro e da un’isola parte per raggiungere nuove terre, mi ha sempre affascinata. Con Leo ci siamo confrontati e abbiamo unito competenze, testa e passione e messo in piedi una rassegna che per noi è un inizio, una partenza per progetti ancora più grandi dedicati a Procida”.
Libri in porto cosa proporrà al pubblico di Procida?
“Libri in porto propone un cartellone di eventi letterari con presentazioni di libri e anche una proiezione che avrà come location un palco al porto di Marina di Procida, un vero e proprio salotto letterario sul mare con gli ospiti che vedranno lo splendido panorama e racconteranno le loro storie, i metodi narrativi, i personaggi, le ambientazioni e anche il loro rapporto con l’isola e con Napoli. Tre appuntamenti mensili a luglio e agosto al tramonto”.
Chi saranno gli ospiti?
“Con Leo abbiamo scelto voci del panorama narrativo italiano che coprissero generi e gusti più vari per un ventaglio di proposte per gli spettatori. Iniziamo il 21 luglio con Ciro Pellegrino e il suo libro “Se potessi ti regalerei Napoli (Rizzoli) e a seguire il 22 luglio “I santi d’argento” (Salani) di Giancarlo Piacci e il 23 luglio Giacomo Retaggio con “campane e Cannoni (Fioranna). Ad agosto il 23 avremo Valeria Parrella con “Piccoli miracoli e altri tradimenti” (Feltrinelli) e il 24 Gea Finelli con “Nel mare di Elsa” (Nutrimenti) e infine il 25 Elisabetta Montaldo incontra i lettori di “Calipso” (Baldini e Castoldi) con letture di Cristina Donadio, la proiezione del documentario “il caso non esiste” di Margherita Ferrari”.
Secondo te Procida come accoglierà questa manifestazione?
“Con gioia e partecipazione. Io non sono di Procida, sono calabrese, ma su quest’isola percepisco una forte energia. Abitanti e turisti, secondo me, parteciperanno con entusiasmo ai nostri pomeriggi letterari. Leo in loco e io a distanza abbiamo cercato di offrire incontri interessanti e anche intriganti. Unire la bellezza del luogo alla bellezza delle parole è il nostro desiderio”.