Procida -Come ogni anno il Gruppo Marinedì ha partecipato al Salone Nautico di Genova, presentando ai visitatori la sua ampia rete di porti nel Mediterraneo.
Tra questi anche quello procidano, appunto, del Marina di Procida.
“In questi 11 anni di attività – ha spiegato Renato Marconi ai microfoni di DN – noi di Marinedi abbiamo fatto crescere la prima rete italiana di porti turistici, nonostante le problematiche che abbiamo dovuto affrontare soprattutto nell’ambito burocratico. Adesso, con oltre 14 marine operative e quasi 6.000 posti barca gestiti direttamente, possiamo dire di aver raggiunto il nostro risultato. E’ una rete che offre, come le catene alberghiere, uno standard elevato e riconoscibile dalla clientela. La nostra idea di marina è quella di coinvolgere il territorio attraverso eventi sportivi e culturali”.
Quest’anno il Gruppo Marinedi ha, infatti, organizzato all’interno delle sue marine oltre 100 eventi, tra cui regate, rappresentazioni teatrali, talk show e tanto altro, con l’obiettivo di coinvolgere non solo il diportista puro ma anche le persone del territorio.
Di questi giorni anche l’intervento dell’ingegnere al Forum internazionale “Risorsa Mare” a Palermo insieme al Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, e al Ministro del turismo, Daniela Santanchè.
L’ evento, giunto alla seconda edizione si concentra sulla competitività e l’attrattività dell’intera catena del mare, coinvolgendo le diverse componenti del sistema politico-economico nazionale ed europeo per promuovere il settore.
Durante il suo discorso, Renato Marconi ha sottolineato l’importanza strategica dei porti turistici nell’economia italiana e mediterranea. Ha evidenziato come la gestione e lo sviluppo di questi porti siano fondamentali per favorire la crescita delle economie locali e attrarre investimenti internazionali nel settore nautico.
Marconi ha anche affrontato il tema della competizione internazionale e ha sottolineato la necessità che i porti italiani si evolvano rapidamente per attirare sia i diportisti italiani che le grandi flotte charter internazionali. Ha spiegato che negli ultimi dieci anni il numero di barche italiane immatricolate oltre i 10 metri è diminuito di 20.000 unità, creando così un surplus di posti barca da valorizzare. Pertanto, è essenziale migliorare la qualità delle infrastrutture italiane per competere a livello globale.
Un punto critico sollevato dal CEO del Gruppo Marinedi riguarda la gestione delle concessioni demaniali marittime affidate ai Comuni, molti dei quali non dispongono delle competenze necessarie per gestire in modo efficace i porti turistici. Propone quindi di trasferire questa responsabilità alle regioni e alle autorità portuali, che hanno strutture più adeguate per affrontare queste complesse sfide.
Un altro argomento trattato riguarda la fiscalità locale, dove si riscontrano differenze significative tra le diverse regioni italiane. Marconi ritiene che sia necessaria una regolamentazione nazionale per uniformare le politiche fiscali e incentivare lo sviluppo del settore.
Infine, Marconi ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza del supporto finanziario alle imprese italiane che operano nelle aree più difficili. Ha evidenziato l’opportunità rappresentata da strumenti come MCC e Cassa Depositi e Prestiti per sostenere lo sviluppo imprenditoriale nel settore marittimo italiano.
L’evento “Risorsa Mare”, organizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con il Ministro Musumeci e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si conferma come una piattaforma di confronto importante sul futuro della filiera del mare e le sue sfide e opportunità.