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Dodicesima edizione del Premio Violet: memoria, tradizione, arte e impegno per il futuro di Procida

DiRedazione Procida

Dic 18, 2024

Domenica scorsa, nella suggestiva cornice del Palazzo della Cultura a Terra Murata, sulla loggia panoramica della Casa Museo di Graziella, si è tenuta la dodicesima edizione del Premio Violet, un evento dedicato alla memoria di Maria Stella Violet Scotto di Marrazzo.

La Casa Museo non è solo un luogo fisico, ma anche uno spazio simbolico dove la comunità si ritrova per riconnettersi con le proprie radici. Attraverso eventi, mostre e celebrazioni, la struttura contribuisce a mantenere vivo il senso di appartenenza e identità per i procidani, ma anche per chi visita l’isola.

Grazie a queste attività, la Casa Museo di Graziella si conferma uno dei principali fulcri culturali di Procida, un luogo non solo di conservazione, ma anche di innovazione culturale, capace di unire tradizione e modernità per guardare al futuro dell’isola con consapevolezza e orgoglio.

A fare gli onori di casa sono stati Riccardo Scotto di Marrazzo, ideatore del premio, e Maurizio Visobello, segretario della Casa Museo. Tra gli ospiti , il dottor Giacomo Retaggio, il giornalista Domenico Ambrosino e il sindaco di Procida, Dino Ambrosino, hanno dato il loro contributo per una giornata all’insegna del ricordo, della cultura e della riflessione.

Il momento centrale dell’evento è stato dedicato al naufragio del Marina di Equa, un drammatico episodio in cui persero la vita tre procidani. Le toccanti testimonianze degli ospiti hanno permesso di riannodare i fili della memoria collettiva, sottolineando l’importanza di custodire la storia dell’isola. A margine dell’incontro, è stata deposta una corona di alloro al monumento realizzato da Salvatore Cibelli, figlio di Pierino Cibelli, una delle vittime del naufragio. Il monumento è attualmente esposto presso la Casa Museo di Graziella.

Un tocco di eleganza femminile è stato portato dalla presenza di Imma Petrilli, Graziella del 2024, accompagnata da Asia Cibelli vestita col costume isolano, che hanno rappresentato con grazia e stile la tradizione e la femminilità procidana.

Quest’anno il Premio Violet ha voluto celebrare le associazioni che, da decenni, contribuiscono con dedizione e maestria alla realizzazione dei “Misteri”, le tavole allegoriche che arricchiscono la processione del Venerdì Santo, una tradizione profondamente radicata nella comunità locale. Questi gruppi rappresentano un esempio virtuoso dell’impegno nel preservare e tramandare la cultura e le tradizioni di Procida, un patrimonio prezioso che guarda al futuro della comunità con orgoglio e speranza.

A rendere ancora più speciale la mattinata è stata l’esibizione del soprano Katia Cerullo, che ha incantato il pubblico con due interpretazioni di altissimo livello: “Torna a Surriento” e “O mio babbino caro” dall’opera Gianni Schicchi di Giacomo Puccini.

La prima esibizione, “Torna a Surriento”, ha rievocato con struggente dolcezza le atmosfere della tradizione musicale napoletana, trasportando i presenti in un viaggio emotivo carico di nostalgia e amore per la terra campana. La voce limpida e potente del soprano ha saputo esaltare ogni sfumatura del celebre brano, rendendolo un omaggio alla cultura e alle radici del territorio.

Successivamente, con “O mio babbino caro”, Katia Cerullo ha regalato un momento di pura poesia. La celebre aria tratta da Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, conosciuta per la sua intensità lirica e la delicatezza melodica, è stata interpretata con una maestria vocale e un’espressività tali da emozionare profondamente il pubblico. La sua interpretazione ha catturato la fragilità e la passione del personaggio, trasmettendo tutto il dramma e la bellezza di uno dei capolavori del repertorio operistico.

L’arte di Katia Cerullo ha elevato l’intera mattinata a un livello altissimo, trasformando l’evento non solo in un momento di celebrazione della memoria e delle tradizioni, ma anche in un’esperienza artistica indimenticabile. La sua voce, capace di toccare corde profonde, ha unito la tradizione napoletana e la grande opera lirica, donando al pubblico un’occasione di rara bellezza e intensità emotiva.

L’evento ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e rappresentanti del mondo associazionistico, ribadendo ancora una volta l’importanza della memoria storica e culturale per il presente e il futuro dell’isola.

Con questa dodicesima edizione, il Premio Violet si conferma un appuntamento imprescindibile per Procida, capace di celebrare la memoria, valorizzare le tradizioni e promuovere un impegno concreto per il futuro della comunità.

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