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Arrivano le telecamere nelle aree marine: 16.2 milioni di euro

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Gen 25, 2011

Si parte con 14 riserve nel Sud Italia, finanziati 16,2 milioni.

Via libera, nell’ambito del Pon Sicurezza, a un nuovo progetto tecnologico di videosorveglianza non invasiva a tutela del patrimonio ambientale presentato dal ministero dell’Ambiente. Quattordici aree marine ricadenti nelle 4 regioni Obiettivo Convergenza saranno così monitorate e protette dai reati ambientali. Grazie al finanziamento di 16,2 milioni di euro, saranno installati sistemi di videosorveglianza basati su telecamere intelligenti, fisse e mobili, nelle aree marine di Capo Rizzuto (Calabria), Regno di Nettuno, Gaiola, Baia e Punta Campanella (Campania), Capo Gallo-Isola delle Femmine, Isola di Ustica, Isole Ciclopi, Plemmirio, Isole Pelagie e Isole Egadi (Sicilia), Isole Tremiti, Porto Cesareo e Torre Guaceto (Puglia).
Oltre alle telecamere verranno realizzate sale operative di monitoraggio, stazioni di monitoraggio/sorveglianza che potranno interagire con il Centro Elaborazione Dati delSistema Informativo per la Tutela dell’Ambiente gestito dal Comando dei carabinieri per la Tutela Ambientale. La banca dati del Ced sarà anche potenziata con due nuovi Dataset – sistemi per la raccolta dati forniti da Telerivelamento aereo – e sarà fruibile dai 14 enti gestori e dagli utenti del Sita stesso. Il progetto coinvolgerà anche i Comuni gestori della Aree Marine Protette, il Comando delle Capitanerie di Porto e il Corpo Forestale dello Stato.
L’iniziativa rientra nell’Obiettivo Operativo 1.3 del Pon Sicurezza `Tutelare il contesto ambientale ed ha l’obiettivo di prevenire reati diffusi a danno dell’ambiente marino e costiero come la pesca di frodo, lo sversamento di rifiuti a mare, l’abuso edilizio, il prelievo indiscriminato di sabbie marine.

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