Nicola Riccio | Si è tenuto in data odierna, alla presenza del Comandante del porto di Procida, il battesimo della prima iscritta al Circolo Capitani di lungo corso e direttori di macchina di Procida: Maria Capodanno, già Assessore alla Sanità del Comune di Procida, diplomata capitano di coperta presso l’Istituto Tecnico Nautico “Francesco Caracciolo” di Procida nel 1963, ha conseguito il prestigioso traguardo.
Il Circolo Capitani di Procida ha così inaugurato una nuova era, come dice l’Assessore Capodanno “occorre dare attualità ai tempi in cui viviamo. E’ giusto, infatti, che anche il Circolo Capitani si apra alla componente femminile del territorio isolano, non ultimo in relazione alla presenza sull’isola di un comandante del porto donna”.
Il Circolo, fondato il 16 Luglio 1911 dagli armatori e dai comandanti di unità navali procidani, conta un centinaio di iscritti, ancorché buona parte di questi sia in navigazione.
Di qui l’auspicato ausilio di una partecipazione anche femminile agli obiettivi fissati dallo statuto costitutivo del Circolo, attualmente presieduto dal capitano di macchine Michele SASSO. “Sono oramai numerose, forse un centinaio, le diplomate nautiche del Caracciolo e, tra queste, mia figlia, che presto emulerà il capitano di coperta Maria Capodanno. Serve, in specie, sostegno rosa alle iniziative promosse dai Soci in occasione dei festeggiamenti previsti per il 16 luglio prossimo venturo, data in cui il Circolo sarà chiamato ad onorare il primo centenario dalla sua istituzione”.
Il comandante del porto di Procida, T.V. (CP) Flavia LA SPADA, ha espresso soddisfazione per l’evento e fiducia nel fatto che altre figure femminili contribuiranno, nel tempo, agli scopi sociali e culturali del Circolo, sottolineando che il tema di riferimento comune è il mare e le prospettive professionali ad esso connesse. “Proprio mettendo a frutto le esperienze e le conoscenze delle prime associate e rinnovando partnership con altre entità di rango istituzionale sarà possibile incrementare la professionalità delle nuove generazioni di ufficiali”.