«Illustrissimo sen. Carlo Sarro scrivo questa missiva dall’isola di Procida, sono la signora Archina Riccio,conosciuta da tutti con il nome di “Nuccia”. Ci siamo sentiti telefonicamente un po’ di settimane fa per quanto riguarda la scottante tragedia degli abbattimenti delle prime case di necessità, abusive, con condono 2003 pagato e con esso tutte le dovute tasse che si possono pagare in una casa abitata normalmente. Le scrivo per ringraziarla di vero cuore per come si continua a battere per questa causa anche non riconosciuta da molti.La sento parlare sull’emittente Teleischia e, dalla sua voce, ho notato che lei è una persona sensibile e penso proprio che ogni volta che una casa viene abbattuta, per lei è una vera ferita, ma le voglio dire, da donna, da moglie e da mamma di due figli che ogni volta che faccio visita a queste famiglie che vengono buttate per strada come è successo a me, il mio cuore piange lacrime amare. La mia solidarietà portata a queste famiglie che non hanno più niente e si devono creare un futuro e devono vivere senza vivere è tutta inutile! Sembra contraddittorio dire questo, ma al momento è solo la disperazione, la rabbia e l ‘ingiustizia che trionfa nei nostri cuori. Le chiedo, quindi nel nome di Dio di insistere per il “suo” popolo e di non dimenticarsi di noi che sopravviviamo a questa vergogna solo per un’esigenza dovuta, dopo aver deciso di sposarci ed avere figli. Non dobbiamo continuare a rimanere fuori dal mondo. Se dovessero passare ,come spero e prego ogni giorno, questi emendamenti, rivolga l’attenzione anche sulle nostre aree di sedime che risultano accatastate e “condonate” ancora. Faccia in modo che vengano ricostruite le nostre case».