L.P- Stamattina la petroliera italiana “Savina Caylyn” è stata attaccata e sequestrata dai pirati nell’Oceano Indiano, e si sta dirigendo verso la Somalia. Lo ha fatto sapere la task force anti-pirateria dell’Unione Europea.
“Si sta dirigendo ad ovest, in direzione della Somalia“, ha detto a Reuters il comandante Paddy O’Kennedy, portavoce della forza navale dell’Unione Europea.
La Marina stamani ha riferito che l’attacco è avvenuto verso le 7.00 ora italiana, senza feriti.
“Dalla petroliera hanno riferito che ci sono stati colpi di arma da fuoco, ma non ci sarebbero feriti“, ha spiegato al telefono un addetto stampa della Marina.
“Dalle informazioni in nostro possesso la petroliera ‘Savina Caylyn’ è in questo momento in mano ai pirati. L’attacco è avvenuto intorno alle 7 di questa mattina ora italiana. La fregata della Marina militare ‘Zeffiro’ la sta raggiungendo, ma è al momento molto distante“, ha confermato poi un altro addetto stampa.
La fregata Zeffiro, al momento dell’attacco, si trovava a circa 600 miglia di distanza.
La taskforce anti-pirateria dell’Unione Europea Eunavfor ha fatto sapere che la nave è stata sequestrata dopo un attacco effettuato da un barchino con a bordo cinque pirati, che hanno preso d’assalto la petroliera sparando quattro granate a razzo e utilizzando piccole armi da fuoco.
A bordo della petroliera ci sono cinque italiani e 17 indiani, e l’attacco è avvenuto a 500 miglia nautiche dall’India e ad 800 dalla Somalia.
La nave stava trasportando un carico di greggio per l’azienda di commodities Arcadia ed era partita dal terminal petrolifero Bashayer in Sudan diretta al porto Pasir Gudang in Malesia, secondo quanto riportato da Reuters Freight Views.
Il comandante Pio Schiano, direttore della “Fratelli d’Amato”, società armatrice della ‘Savina Caylyn’ sequestrata, ha confermato di essere riuscito a mettersi in contatto con la nave. L’equipaggio, di cui fanno parte cinque italiani, “sta bene – ha detto – e al momento non sono giunte richieste di riscatto“. La Farnesina sta monitorando la situazione attraverso l’Unità di Crisi.
Il comandante è procidano: Giuseppe Lubrano Lavadera, 47 anni.
Abbiamo raggiunto al telefono la sorella, che ci ha raccontato le ore di angoscia che stanno vivendo con la moglie e i parenti tutti. La testimonianza autentica di un dolore che di ora in ora si fa sempre piu forte.
Anche la famiglia Guardascione segue con angoscia e ansia la vicenda. Crescenzo era imbarcato come terzo ufficiale di coperta.
Il sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto è in costante contatto con la società armatrice dei fratelli D’amato, e sta seguendo la vicenda dalla casa comunale. Ha già dato ampie rassicurazioni alle famiglie e ha messo a disposizione tutte le strutture e gli uomini che possono adoperarsi per lenire i loro momenti di angoscia.
Vogliamo ancora pensare che il marittimo sia un bel mestiere? Meditiamo gente meditiamo!!!