Roberta Di Gennaro | Quella che si sta abbattendo in queste ore è una vera e propria sciagura giudiziaria. 32 Procidani chiamati a difendersi dai reati a loro imputati e che dovranno rispondere penalmente davanti alle autorità giudiziarie.
L’inchiesta portata avanti dal Sostituto Procuratore della Repubblica Francesco De Falco, oggi in forza alla Direzione Distrettuale Antimafia, vede sul tavolo i reati ascritti e la formalizzazione della richiesta di rinvio a giudizio al gip.
Il reato a loro ascritto è quello di aver fatto uso di certificazioni indispensabili per navigare, FALSE. Una sorta di operazione di falsificazioni delle attestazioni di una agenzia greca.
Il 415 bis, la chiusura delle indagini preliminari è stato notificato agli indagati e ai difensori nominati per tutti l’accusa è: “Perché in qualità di marittimi, senza essere concorsi nella relativa falsità, al fine di procurarsi un vantaggio ( consistente nell’esercizio della loro professione a bordo di navi mercantili) facevano uso reiterato dei sottoelencati “certificati adeguati” apparentemente rilasciati dal centro di addestramento Marine trining and Safety Consultans LTD con sede a Piraeus ( GRE ) risultati falsi in quanto totalmente difformi dagli originali in specie”
L’elenco degli indagati – di cui siamo in possesso – lo pubblicheremo in una fase successiva.