Roberta Di Gennaro | Ci sono momenti della vita politica e non di un territorio nei quali bisogna fermarsi e riflettere bene su come e perchè proseguire. Momenti dai quali trarre spunto per disegnare nuove traiettorie che permettano di far si che l’azione amminstrativa sia incisiva e determinante per la comunità.
Questa settimana, al termine del primo giro di boa, ha acceso i riflettori su alcune questioni non possono più essere eluse.
Un’isola che vive di turismo o che vorrebbe “vocarsi” al turismo, non può soggiacere (e sottacere) le logiche isolane e i diktat di gente che gradisce gli eventi pubblici ( feste in piazza, sagre, ecc ecc ) solo se sono dettati da una loro calendarizzazione. Ecco ad esempio che “la sagra del carciofo”, spostata di un giorno per le condizioni meteo avverse, è stata assoggettata agli orari non tanto di chi l’ha pensata ed organizzata, ma di chi ritiene inficiata economicamente e culinarmente la serata da 4 carciofi e due panini.
Altro esempio: il Capodanno in piazza o le feste estive: tutto deve seguire un “lunario” non legato all’organizzazione dell’evento in sé, ma alle logiche provinciali di persone e di associazioni di categoria che fanno sentire la loro voce quanto la loro tasca.
Altri due momenti hanno segnato la settimana: il ridimensionamento della prevista giornata ecologica che vivrà solo di un divieto di tre ore di circolazione. Molto ecologica direi. Siamo seri, è molto poco. Come poca la capacità di intendere quello spartitraffico posizionato a Piazza posta e che passa sulle strisce pedonali. E allora se va bene per il codice della strada, stride con la realtà della piazza. Bastava un vigilino a controllare ed educare i cittadini.
E veniamo alla nota politica. Giovedì scorso nel consiglio comunale le assenze ( SBAGLIATISSIME ) della maggioranza ( quattro ) e la scelta politica ( SBAGLIATA ) della minoranza di lasciare l’aula Vittorio Parascandola, hanno rappresentato qualcosa su cui riflettere politicamente.
Se da un lato abbiamo una giunta comunale forte e coesa che lavora quotidianamente per il bene paese, dall’altro si nota uno “sfilacciamento” in seno al consiglio comuale. Alcuni consiglieri di maggioranza sono quasi sempre assenti ed ingisutificatamente non prendono parte ai lavori delle varie commissioni consiliari e poscia non si presentano in aula. E questo va a discapito dei lavori del consiglio comunale e della macchina amministrativa che non può fare a meno di vedere nei 14 eletti di maggioranza il motore propulsivo della stessa.
C’è bisogno di un urgente chiarimento in seno alla compagine di Procida Prima che ha vinto le elezioni un anno or sono e, come avevamo previsto, c’è bisogno di resettare alcune cose e accelerare su altre. Il Sindaco Capezzuto è chiamato a dare questa sferzata e a dirigere bene i prossimi passi. Siamo sicuri che lo farà con quella forza e autorevolezza che gli riconoscono i suoi uomini e la gente di Procida.
Dall’altro lato l’opposizione: francamente oltre a slogan, non riesce a dire e a mettere in pratica niente. Non si percepisce bene l’idea e il progetto su cui confrontarsi. Ma forse è meglio così.
La chiosa sul cons. comunale Nicolino Crisano, delegato allo sport e direttore sportivo del Procida Calcio che dall’anno prossimo lascerà la squadra procidana e si accaserà all’Ischia Calcio.
A parte il sindaco che è una degnissima persona (peccato che sia circondato da collaboratori esterni poco puliti), la gran parte degli amministratori di maggioranza fanno il bello ed il cattivo tempo a favore di alcuni mettendo in crisi altri operatori del settore commerciale.
Un settore sempre piu’ in crisi sopratutto quello che opera per il turismo: vedi alberghi vuoti, ristoranti e bar costretti a lavorare in pessime condizioni dovuti alla presenza di traffico e quindi di smog (salvo per quelli che sono in piazza marina grande, a volte usufruiscono della piazza a titolo gratuito per mettere i tavoli aumentando i posti a sedere a discapito di tutti gli altri).
Vedi anche i commercianti ambulanti che be arrivano a Procida sempre di piu’,
Molte volte, assisto a scene da riprendere con una cam e mandarle su youtube, quante volte mi sono imbattuto in certi soggetti i quali scrutavano piu’ o meno la proprietà dell’auto in sosta se era amica oppure no..
Poi, vorrei fare una domanda all’assessore al turismo di Procida:
Caro assessore, ma lei, sa cosa significa fare turismo?
Ma lei, sa quanti sono i costi da spendere per il turismo?
Ma insomma, lei che fino a pochi anni fa’ gettava benzina sul fuoco contro alcuni soggetti politici che allora la pugnalavano alle spalle, cosa ca..o sta facendo per il turismo procidano?