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Regno di Nettuno e Vivara: due flop colossali

Ditgprocida

Apr 25, 2011

Cervo Rosso | II  Parco Marino ” Regno di Nettuno ”  e la ” Riserva Naturale Statale Isola di Vivara ”  attraversano un momento di totale mancanza di credibilità.  Istituita l’una, la prima ,nel dicembre 2007, l’altra ,nel giugno 2002, sono entrambi l’emblema della più totale inefficienza e approssimazione di chi dovrebbe gestirla  o  finanziarla.

 Discutendo di questo argomento con un procidano , ex comandante di navi,ora in pensione , questi mi disse, senza tanti giri di parole, che il problema non stava nelle istituzioni stesse, ma che   consisteva soprattutto nel  pressapochismo  con cui al Sud  si affrontano   i temi importanti per lo sviluppo del territorio e l’ambiente ; esattamente disse :  ” Alla Napoletana” .

Di Vivara che possiamo dire? In questi nove anni   di Comitato di Gestione , sembra che l’unico risultato prodotto  sia il lancio pubblicitario di una ” cravatta ” dedicata  all’isolotto stesso da parte del suo Presidente Marinella, proprietario dell’omonimo atelier :  non ricordo nient’altro. Del Parco Marino,che dire? Istituito nel 2007,non decolla, anche perchè mancano i finanziamenti. Vantaqggi per i Procidani : nessuno, solo balzelli in piu e tasse da pagare. I ristoranti  d’estate sono semivuoti  ( specialmente alla Corricella)  perchè è impedita la sosta ai motoscafi nell’area del parco perchè non ci sono le boe  ( pena una salatissima multa ) , e possono ancorare solo se muniti di scontrino fiscale del ristorante. Insomma ,cose così, ” alla napoletana” , compromessi alla napoletana, se sei munito di scontrino puoi sostare e distruggere i fondali con le ancore  :  insomma ,vere e proprie porcate.

L’istituzione del Parco è stato un evento, a mio parere , dannosissimo per la comunità procidana : ha scoraggiato l’arrivo dei natanti che preferiscono altri approdi , ha mortificato l’accesso libero ai procidani,siamo stati espropriati di un bene prezioso che ha dato sostentamento e svago a generazioni intere, ha creato malcontento e disaffezione alle attività marinare ( vedi il comparto pesca quasi completamente scomparso ).
E tutto questo perchè? Per salvare le praterie di posidonia?
Ma fatemi il piacere!  la gente sa benissimo che ben altre cose distruggono il mare,come i depuratori che non funzionano , gli scarichi abusivi delle industrie , il percolato delle discariche , gli scarichi a mare dei rifiuti tossici  e radioattivi .
Ho il pesante dubbio che tutto sia stato orchestrato dai nostri affaristi politici  e potentati economici per mettere le mani sopra i finanziamenti nazionali o europei(  che per fortuna non ci sono stati ), e non per fini ecologici di tutela dell’ambiente marino.
Come sempre , è ” il popolino ” a dover subire :  quando ci ribelleremo a questo stato delle cose è sempre troppo tardi!    

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