Giovanni Festa | Il convegno organizzato dal gruppo di minoranza di Procida Insieme, sulle prospettive di Terra Murata, ha puntualmente atteso alle aspettative che ci si era prefissati. Se da un lato ha mosso un po le acque dall’immobilismo del confronto ( almeno teorico ) dall’altro ha evidenziato i grossi limiti di una politica progettuale che da secoli manca sulla nostra isola. Almeno dopo una campagna elettorale.
Gli interventi – tutti degni di nota – hanno apportato il porprio contributo al dibattito. Susseguendosi tra dati reali, filosofie partecipative e sogni d’hazzard.
Sul sipario che è calato a Terra Murata, è venuto forte e chiaro il messaggio all’amministrazione Capezzuto di continuare ad adoperarsi per valorizzare la struttura che lo stato donerà, cercando la forma migliore di gestione e di presentare ai Procidani un progetto forte e serio che tenga conto di quello che veramete ha bisogno questa isola.
Senza perdersi in inutili “misurazioni” di umore e di volontà popolare. Per quelle già si sono espresse i procidani un anno e mezzo fa.