| La morte – diceva un saggio – non andrebbe mai raccontata. Ruba la scena a prescindere, si insinua e non ci rispamia. Ma ogni tanto siamo costretti a narrarvi la scomparsa di questo o quell’uomo che ha rappresentato un pezzetto di questa società. Uomini più o meno famosi. Oggi vogliamo tentare di ricordare un uomo semplice. Mite e ricco di vita. Ettore.
Era proprio un anno fa quando tornava da Napoli con i referti in quelle odiose buste gialle e qualcosa non gli piaceva: il suo sguardo, triste, fissava con sforzo la strada davanti. Sapeva che lì dentro c’era un verdetto inequivocabile ad aspettarlo: un tumore.
E per uno come lui deve essere stata una vera mazzata. Si, perchè Ettore al di là dei suoi anni ( pochi ) era un tipo atletico. Sempre in bici o a piedi. Odiava le macchine o gli scooter. Andava al mare dopo aver finito di lavorare e ci restava ad ammirare il tramonto sino alle 9 di sera. Non di rado lo si poteva trovare in spiaggia fino a dicembre. Un fisico di un trentenne; un amante della vita.
L’andirivieni per ospedali ha segnato – invece – quest’ ultimo anno. Segnali di miglioramento intervallati con alcuni di peggioramento.
Da allora chemio e sofferenze. Fino a ieri sera. Quando tutto è finito. Quando cala il sipario.
Ora puoi andare al mare per sempre. Non esisteranno più le stagioni. “Non avremo paura”, come ci dicevi tu.
Ciao Ettore.
Sono
veramente rimasto malissimo quando ho letto il fatto
Non ho parole, era veramente una splendida persona, amante della vita, del lavoro, schietto ,diretto.
Io ieri sera ho vissuto tutto in quanto abito di fronte ed è stato bruttissimo quando gli nfermieri sono scesi da casa con aria sconfitta, è li che si è capito che dopo un’ora di speranze non c’era più nulla da fare, ma la cosa ancora più brutta è stato vedere i vigili che salivano a casa negli ultimi minuti di vita per dire di liberare la strada dall’ambulanza…………………non ci sono parole
Ettore non voleva proprio andare via perchè “era troppo presto”. Nel suo silenzioso amore per la vita aveva rispetto per gli altri e altrettanto ne chiedeva per sè, per le sue scelte, per il suo modo di vivere. Quella maledetta busta gialla gli ha consegnato il suo destino che ha accettato con forza , vivendo anche la malattia, la sofferenza dal suo punto di vista. Ciao Ettore, ti ricorderemo come eri, “un pò selvaggio”e tanto innamorato della vita al di là di tutto, convenzioni o conformismi.
CIAO ETTORE…AMICO MIO DELLE SERATE AL POZZOVECCHIO UNITAMENTE ALL’AMICO PEPPE ANCH’EGLI NON E’ PIU’ TRA NOI…LE SERATE INTIMENTICABILI DI SETTEMBRE …CON AMICI COME CARLO- RAFFAELE-CELESTINO- VINCENZO PEPPE COME DICEVO ANIMAVAMO UNA SERATA DOPO UNA LUNGA GIORNATA DI LAVORO…ERI SEMPRE PRESENTE NON LASCIAVI UN GIORNO SE NON PER FARE IL BAGNO NELLE ACQUE DEL POZZOVECCHIO SIA QUANDO ERANO CALME CHE “INCAZZATE” NON BADAVI A NIENTE NUOTAVI VERSO LA VIATA..CHE AMAVI E MI DICEVI…”VIEN…CUMBA’ CA S MOR…PIGLIATELLA STA SERAT….FACIMMC U BAGN..ED IO LO SEGUIVO X POI CHIACCHIERARE FINO ALL’ULTIMO RAGGIO DI SOLE….LO SCORSO ANNO …X ME BUIO E FORSE X TE INCOMINCIAVA UN GRANDE CALVARIO…MA TU AMAVI LA VITA..ERI FIDUCIOSO …COME ME ..MA POI IO PERSI LA MIA…POI PERDEMMO PEPPE …UNO DIETRO L’ALTRO…ADESSO CI MANCHI TU ETTORE IL GIOVANOTTO DI TUTTI I TEMPI AL MARE..DA APRILE AD OTTOBRE..SONO RIMASTO SOLO ..SI E’ ORMAI ROTTO IL GIOCATTOLO ..MA UNITAMENTE A PEPPE E ALLA MIA CI CONTINIUI AD OSSERVARE ..A TUTTE LE COSE CHE ACCADANO SULLA SPIAGGIA…TI RICORDEREMO X SEMPRE CIAO ETTORE DA TUTTO LO STAFF POZZOVECCHIO…DA TUTTI NOI CHE LA SERA FACEVAMO SPARIRE DALLA MENTE TUTTE LE COSE BRUTTE ..X VIVERE LA VITA COME TU LA VOLEVI VIVERE…CIAO ETTURE CI MANCHERAI…..