Redazione | La telefonata di questa mattina alla moglie, al figlioletto e ai genitori. Vincenzo Ambrosino non vede l’ora di tornare a casa. Le parole sussurrate alla cornetta e intervallate da qualche lacrima, hanno rassicurato i familiari sulle condizioni di salute sue e quelle dell’altro Procidano Gennaro Odoaldo. Stanno tutti bene e fanno ritorno a casa.
La società armatrice ha fatto sapere ai familiari dei rapiti che metterà a disposizione degli stessi un pulmino che li porterà Roma per riabbracciare i loro cari.
Marittimi che giungeranno nella capitale – con un aereo – presumibilmente a metà settimana e dove si procederà alle visite mediche e alle indagini del caso.
Dopo si potrà festeggiare con tutta l’isola. E magari anche nel ricordo di chi non c’è più. Come lo zio di Vincenzo – morto anni fa – che il padre Umberto ha sognato la notte prima della liberazione della Rosalia D’Amato, con una bottiglia in mano di champagne mentre gli chiedeva di festeggiare con lui.