Redazione | Riceviamo e pubblichiamo dal Direttore del ProcidaOggi Domenico Ambrosino un comunicato di risposta sulla polemica che si è alimentata su un blog locale su questioni di pura SEMANTICA, di cui, a dire il vero, in un momento simile, non sentivamo la necessità. Al Direttore Ambosino noi esprimiamo tutta la nostra solidarietà. Il Kiodo, verso il quale nutriamo una sincera stima, sia personale che professionale, ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento per l’informazione della nostra isola. Una voce, la sua, talvolta di parte, ma sempre chiara e sempre senza sottintesi.
COMUNICATO
Siamo stati oggetto di un attacco feroce da parte del blog locale “Procida Mia” , in merito alle posizioni espresse nell’ultimo numero di dicembre 2011 di “Procida Oggi”, in merito alle vicende dei marittimi sequestrati a bordo delle navi “Savina Caylyn” e “Rosalia D’Amato”. Ebbene, con molta serenità, ma con altrettanta determinazione, vogliamo precisare quanto segue, al fine di fare chiarezza e confronto su un problema che ha fatto vivere all’isola una dura esperienza di vita e di lavoro. Quando Vincenzo Ambrosino, allievo ufficiale della “Rosalia D’Amato”, ci ha raccontato la sua drammatica avventura nelle mani dei pirati somali, ci ha pregato di scrivere ( e noi lo abbiamo doverosamente fatto) quanto segue: “ Noi ringraziamo tutti per le manifestazioni di affetto. Ma dovete stare attenti. Abbiamo verificato che il clamore dei mass media e delle manifestazioni complicano le trattative. I pirati sanno tutto e se ne approfittano per rilanciare il gioco”. Successivamente Vincenzo Ambrosino ci ha voluto ringraziare per aver riportato fedelmente il suo pensiero. Ebbene, anche a mò di autocritica, la dichiarazione di Vincenzo Ambrosino abbiamo voluta esplicitarla e allargarla su Procida Oggi. Anche noi abbiamo partecipato alle manifestazioni, anche noi, tempo fa, ci eravamo chiesto “se questo assordante silenzio giovi …perché se è vero che i pirati vogliono che se ne parli il più possibile per aumentare il prezzo del riscatto, ci sembra altrettanto vero che armatore, assicurazioni e autorità vogliono il silenzio per pagare il meno possibile”. Davanti, però, alle dichiarazioni di chi ha vissuto sulla
pelle, fisicamente e psicologicamente, l’esperienza del sequestro dei banditi somali, c’è parso doverosamente importante, tornare a riflettere sulla problematica e scrivere ( rispettando, come sempre, la libertà di espressione, a volte anche ironica, dei nostri redattori) della pericolosità del clamore e del fragore dei mass media e delle manifestazioni. Tutto qui. Non abbiamo per nulla affermato che i procidani e
quanti hanno manifestato sono “amici dei pirati” (allora dovremmo esserlo anche noi che abbiamo manifestato!?) ; volevamo e vogliamo sottolineare, ripeto, la pericolosità di certi eccessi emotivi (slogan, parole d’ordine, espressioni varie) che sono spesso sfociati in mera speculazione politica ( ma che c’entrano Berlusconi, Minetti, Craxi, La Russa. Frattini, Boniver, Lavitola etc., etc.?), causando confusione, sconcerto, inquietudine, tentando forse di appagare “la pancia” , ma non certamente la ragione dei lettori e cittadini. La nostra linea (personale e del giornale) è stata sempre rivolta alla massima solidarietà nei confronti dei marittimi sequestrati e delle loro famiglie, insieme a quella di un intero popolo, stigmatizzando esibizionismi e speculazioni di vario genere che, purtroppo, si dono verificati a livello locale, ma anche nazionale. Ecco perché, riteniamo gravemente scorretto, oltre che ingiusto ed ingeneroso, l’attacco di Procida Mia che interpreta in maniera assolutamente contraria nei contenuti le posizioni da noi espresse nei confronti dei marittimi e dei loro familiari. Se l’esperienza, come la storia, è maestra di vita, impariamo da questa vicenda che il buon senso e la moderazione non devono mai venir meno, specie in occasione di momenti così delicati. Facciamo tesoro di questo insegnamento, anche nell’interesse dei marittimi appena sequestrati a bordo della “Enrico Ievoli”!
Buon Anno a tutti!
DOMENICO AMBROSINO Direttore Procida Oggi
Procida, 27 dicembre 2011
Caro Domenico,
mi chiedo e Ti chiedo: ma non si capisce che questi “miserabili” per definirli alla HUGO….sono solo in cerca di visibilità.
Purtroppo la frustrazione andrebbe curata. Ed evitata.
Buon anno anche a te, Lucia, chicco e tutta la tua famiglia.
Mario
da 22 anni che vivo fuori dall’isola sono sempre più amareggiata……tutte le volte ed anche a Natale che ho vissuto 48 ore da isolana mi chiedo cosa passa nel cervello dei miei compaesani, quale mentalità…..boh sembra che spesso sugli occhi abbiano le fette di prosciutto (come si suol dire in toscana) pur di nn vedere o di vedere e parlare solo di cose che nn stanno ne in cielo ne in terra. credo personalmente che x tanti neanche questo drammatico ultimo periodo vissuto dall’isola riesca a farne fare tesoro di buon senso, di insegnamento…….sopratutto di rispetto e di aprirsi ad una mentalità diversa. buon anno Domenico e un abbraccio a tutti.
Egregi Signori,
Quanto dichiarato da Vincenzo e riportato fedelmente sul quotidiano locale “Procida Oggi”, è purtroppo un’amara verità, un’ ovvia conseguenza di un “gioco al rialzo” , un rischio che nonostante tutto, bisogna assolutamente correrre.
DO LA MIA SOLIDARIETA’ AL PROF. AMBROSINO. GLI ATTACCHI DI QUESTI GIORNI SONO GRATUITI E FUORI LUOGO E’ IL SOLO CHE PUO VANTARSI DI FARE INFORMAZIONE GLI ALTRI SONO SOLO DLLE COMPARSE.
BUON ANNO
Del fatto che gli armatori oppure lo stato possano pagare di meno in fondo non gliene frega niente a nessuno ( visto che oltretutto sono loro che con la loro politica gerenza sono anche causa degli attachi (risparmiere le scorte armate, non fare pressioni politiche e nascondersi dietro a tante ombre), quindi il silenzio non giova affatto, anzi nella politica la pressione mediatica e lo smuovere le acque fa sempre bene. L’OMERTA che alla fine richiedono gli armatori per riuscire a fare i propri affari ( risparmiera qualche millione…) non e certo un vantaggio per sequestrati (perche poi bisogna dire che le navi e un carico di petrolio se ne frega di stare fermo per un paio di mesi) cosa completamente diversa per l’ equipaggio. Bisogna fare capire che non conviene cercare di aspettare ( e tutti se ne stanno zitti) per abbassare il prezzo! Fare casino alza il prezzo? Bene! cosi la prossima volta pagherano in tempo e non dopo tanti mesi!!!!!!!!!Perche purtroppo per il momento ci saranno sempre i prossimi, e sono anche loro a pagare il silenzio!!!!!!y