Ida Trofa | Come la “spedizione dei mille” oggi allo stesso modo i “forconi” risalgono velocemente la penisola, ora hanno infilzato anche la nostra isola causando il blocco di tutto il comparto peschereccio. Così i Forconi si trasformano in Fiocine e sono intenzionati a far valere i propri diritti con le buone o con le cattive. I pescatori, infatti, dopo l’ennesimo rincaro del carburante e visti gli esiti del blocco in penisola che non ha consentito le forniture adeguate di carburante, han deciso di spegnere i motori dei pescherecci, ripiegare le reti e sospendere il lavoro in segno di protesta. Una protesta che certo pagheranno a caro prezzo, visto che come al solito saranno soli e da soli a fronteggiare l’ennesima emergenza tutto quanto perderanno in questi giorni di dura contestazione, ricadrà esclusivamente sulle loro spalle. Ciò che colpisce dei pescatori è il fatto che essendo esclusi dal commercio di prodotti all’ingrosso e provenienti da filiere che partono da lontano, sono gli unici a poterci garantire, allo stato, un prodotto genuino pescato nelle nostre acque e realmente a chilometri zero.