GDM| Oggi ricorre San Ciro. Un santo che a Procida è molto venerato. Per storia e tradizione, molti sono i Procidani che portano questo nome. Dell’illustre medico e martire di santa Romana Chiesa. Ed è al papà Ciro ( e alla mamma Lucia ) che Domenico Ambrosino ( il kiodo ) ha dedicato la sua ultima fatica letteraria. “L’isola sequestrata: pirati, marinai e non solo”. ( il libro sarà presentato Mercoledì 8 febbraio alle ore 17 presso la libreria Mondadori di Napoli ). Un diario ” di bordo” dove l’autore ripercorre le tappe quasi giornaliere dei fatti ed accadimenti che hanno caratterizzato il rapimento delle due navi napoletane, la Savina Caylin e la Rosalia D’Amato con a bordo ben quattro Procidani. Giuseppe Lubrano Lavadera, Crescenzo Guardascione, Vincenzo Ambrosino, Gennaro Odoaldo.
Il racconto di un’odissea che ha coinvolto non solo le quattro famiglie dei rapiti ma: “Un dramma vissuto lungo la linea di due orizzonti, sul ponte di quelle navi e nelle case di tutti i procidani, nelle case di un’intera isola” come spiega acutamente la caporedattrice del “Il Mattino” Marilicia Salvi che ne ha curato la prefazione.
Il lavoro racchiude in se i fotogrammi giornalistici di un’ esperienza dolorosa, per fortuna terminata a lieto fine, che vuole essere un contributo a rafforzare l’impegno delle istituzioni, dei cittadini e di quanti non possono che rendere omaggio alla nostra piccola isola che insegna al mondo il coraggio, le capacità di sacrificio e l’abilità professionale dei suoi figli.
E parlando di figli, papà Ciro sarebbe stato orgoglioso di suo figlio Domenico.