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Savina Caylyn. Gianmaria Cesaro: “”Spesso ci legavano e ci picchiavano. Un grazie anche al popolo procidano”

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Feb 13, 2012

Redazione | Sabato all’insegna degli onori per Gianmaria Cesaro allievo di coperta della Savina Caylin, che è stato festeggiato da tutto il popolo carottese nella sala consiliare del comune di Piano di Sorrento.

Visibilmente commosso il giovane marittimo che  – circondato dall’affetto dei suoi familiari e dei suoi amici  – non ha voluto far mancare la sua testimonianza per quello che è accaduto durante i 10 mesi di sequestro: “Tornerò a navigare tra un anno” ha detto Gianmaria, “abbiamo patito la sete e la fame. Mangiavamo un piatto di risooppure fagioli e patate“. “Spesso ci legavano e ci picchiavano – ha continuato Gianmaria – più volte abbiamo temuto di non rientrare mai più a casa e comunque di non sopravvivere a quell’incubo, ma sapavamo che la nostra città non ci avrebbe lasciati soli e questo ci ha aiutati ad andare avanti”. “Per evitare che ci siano altri sequestri da parte dei pirati bisogna che sulle navi ci siano i militari a bordo“.

A fare gli onori di casa il Sindaco di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero e tutto il civico consesso. Commosso anche il padre di Gianmaria, Antonio che ha ringraziato i Procidani  per l’impegno profuso durante i mesi di prigionia del figlio.

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