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L’isola sequestrata, marinai, pirati e non solo: un successo tutto procidano

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Apr 4, 2012

Franco Ambrosino | Un diario di bordo, un diario personale, un diario collettivo. Iniziamo subito col dire che il libro di Domenico Ambrosino, “L’isola sequestrata, marinai, pirati e non solo” che è stato presentato, presso l’aula consiliare del Comune lo scorso 31 marzo , alla presenza delle autorità politiche, economiche, civili, sociali, militari, religiose dell’isola, è innanzitutto un libro di mare e dei suoi protagonisti principali, i marittimi e  nello stesso tempo un annotazione quotidiana, costante, meticolosa, degli avvenimenti personali e collettivi di ogni genere, ordine e grado che si sono susseguiti in maniera incalzante, incessante, a tratti travolgente  a partire da  quel tragico martedì 8 febbraio 2011, S. Giuseppe Bakhita, giorno del sequestro della petroliera Savina Caylyn.
316 giorni, ognuno contrassegnato  dal nome di un santo, già perchè questa storia, oltre che essere una storia umana è anche fortemente intrisa di fede, quelle che la gente di mare ha dentro di se, siano marittimi imbarcati, siano le  mogli, i figli, le famiglie ,che aspettano a casa e di  tutti   coloro che hanno direttamente o indirettamente un legame con il mare. Nelle parole di Paolo Peluffo, sottosegretario del Governo Monti, che ha partecipato alla presentazione,   la conferma di come questa vicenda abbia segnato uno spartiacque anche di carattere culturale nel nostro paese, essa rappresenta il fortissimo  legame delle famiglie ai loro cari imbarcati sulle navi, per svolgere il loro lavoro, che si fa indissolubile nel momento più drammatico, facendosi forte della fede e nella fede, esemplare valorizzazione del significato della comunità familiare . Dagli altri ospiti presenti coordinati dall’ottimo Ciro Cenatiempo,corrispondente de Il Mattino, sono giunte considerazioni tecniche ed umane , come quelle del Sindaco Vincenzo Capezzuto, che ha ricordato il suo impengo e quello di tutta la comunità durante  lo svolgersi della vicenda, quelle del giurista Mario Ruberto sugli aspetti giuridici e giusdizionali,   della giornalista Marilicia Salvi, sul comportamento del suo giornale e dei media in genere, dei rappresentanti della V.Ships, Roberto Giorgi e Antonio Ciocchi, sull’importanza di riprendere un percorso di normalità, facendo tesoro di tutta questa esperienza, perchè la navigazione per mare esiste da quando Dio ha inventato il mare e l’uomo ha inventato la barca per attraversarlo e continuerà ancora per molto tempo, come fonte di ricchezza, espressione di libertà e passione. Un plauso quindi va infine all’autore, infaticabile narratore delle vicende dell’isola, che con questo libro assurge  anch’egli a uomo di mare ( anche se in verità si tratta di una conferma per uno che ha speso la sua vita professionale ed culturale nella difesa e nella valorizzazione di questo elemento), con un prosa ed un eloquio  che sanno essere solidi quando costruiscono e liquidi quando devono scivolare

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