GdM | L’ennesimo tentativo di capirci qualcosa in parte è servito a testimoniare l’impasse in cui versa l’intera vicenda isola di Vivara. Stamane all’incontro presso la sala Consiliare del Comune di Procida, erano presenti tutti gli attori di questa vicenda triste e paradossale. Il Comune, la Proprietà Albano Francescano, la Regione Campania e il comitato di Gestione.
Una serie di scarica barile che ruota intorno al ponte che collega le due isole e che è di proprietà della Regione Campania. Ponte che udite udite non è carrabile ma serve solo come struttura portante per i tubi dell’acqua che sono posizionati sotto e che servono la vicina Ischia.
Quattro milioni spesi ultimamente per rifarlo ( costruito nel 1957 ) e poi il collaudo non ha autorizzato l’accesso pedonale. La Regione vorrebbe affidarlo al comune che dovrebbe a sua volta rifare alcuni lavori, come la recinzione che andrebbe alzata di circa 10 cm. Il comitato di Gestione ( che poi ancora non abbiamo capito cosa gestisce) ha tirato fuori dal cilindro l’idea dello sbarco via mare come facevano i micenei 3000 anni fa. La Proprietà ha replicato che ciò non è possibile senza l’autorizzazione da parte della Capitaneria. Cosa che è già stata chiesta e rifitutata per il trasporto del materiale edile che doveva servire per i lavori alle case sull’isola.
E poi c’è il piano di gestione ancora da scrivere, valutare e approvare. Noi speriamo che avvenga dopo che i cittadini attraverso il consiglio comunale , le associaizoni, le scuole, abbiano dato il loro placet. E che non venga catapultato da Napoli.
anni di chiacchiere e di campagne elettorali per nulla .