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TGPROCIDA

Raccontare il presente, capire il futuro

Intervista esclusiva a Salvatore Costagliola: "Non mi sono sciolto come neve al sole, tutt’altro. Continuerò a fare politica"

Ditgprocida

Set 3, 2010

Lo incontriamo così per caso a via Roma, lato capitaneria, e subito l’oratore rapisce rapido il pensiero di chi, come noi, ascolta. Si, perchè Salvatore Costagliola, per tutti Salvatore “a lacrima” è così, uno vero. Uno che non le manda a dire. Ex assessore al comune di Procida, capolista della lista “La svolta” alle ultime elezioni, ci confida un pò di cose, e ci rilascia un’ intervista. 

Allora, Salvatore: fine estate, tempo di bilanci. Nell’87 lasciavi il timone del tuo ristorante, già si intravedeva un periodo di crisi?

Crisi , mai fu crisi , se si vuole intendere ciò. Bisogna dire che i vecchi “imprenditori ”  erano ormai fuori da ogni contesto e quindi dovevano abdicare, quelli come me che avendo fatto un’esperienza lavorativa fin da ragazzo, si trovavano in mezzo al “nuovo” e al vecchio.

Purtroppo i   nuovi “imprenditori” erano degli avventori presuntuosi –  allora vidi un futuro  “babbelese”   nel settore e i fatti mi hanno dato ragione;  in primis non c’è molta intesa tra loro, dovuta evidentemente all’inesperienza di  operare nel settore. Per fare un esempio:  quasi sempre gli amministratori non hanno  certe competenze,  e chi di dovere, che  rappresenta la categoria, non è in grado di gestire e creare un “circuito”  armonioso e di operare tutti insieme (amministratori compresi), per fare in modo che le cose possano migliorare sempre di più.

Resto con la mia convinzione che Procida, per fatti  strutturali, ambientali, e culturali, non andrà  mai oltre. Credo che per mantenere il ritmo, con esito positivo commercialmente parlando,   bisogna insistere con le manifestazioni tipo  “sagre” che propagandano i prodotti locali: la biancheria  ricamata,  il limone trasformato: limoncello, marmellata, cosmetici,ecc., la salamoia del pesce azzurro, i sounvenir. Esempio: abbiamo il costume di Graziella, credo che tutti i negozi dovrebbero vendere questi vestiti, e anche piccoli modelli , bambole ecc. Una cultura marinaia, (tranne qualche eccezione, e lo si fa solo per mostrare,) dovrebbe creare e vendere modellini navali, quadri con i nodi marinai, stella polare, ecc,  pagliette, cappellini, magliette, foulard, e chi più ne ha più ne metta. Queste sono tutte cose che attraggono il turista, e fanno economia. Purtroppo tutti insistono a vendere “l’acqua minerale”, perché evidentemente s”investe, e si lavora  poco. Se invece si preparano “bancarelle” per vendere prodotti oltremare , come si può constatare, IN QUASI TUTTI I LOCALI  trovi che propagandono i prodotti della costiera amalfitana, di Capri, Ischia  ecc. manca poco che ci mettiamo a proporre prodotti cinesi o africani.

Questo dimostra che non si capisce niente di turismo. Allora? Come disse il sommo poeta : perdete ogni speranza o voi ch’entrate! Per la verità di tanto si vedono giovani volenterosi che investono, che andrebbero aiutati, però quasi tutti, non ripetono il pensiero di SOCRATE : IO SO DI  NON SAPERE.

L’ esperienza amministrativa di questi anni cosa ti ha lasciato?

I tanti anni in politica hanno rafforzato in me l’idea che la politica è tutt’altra cosa  di quella che intende la maggior parte dell’elettorato. E’ servizio, è abnegazione.

La nuova ammnistrazione, tra giudizi e pregiudizi?

Nessun pregiudizio, questo è un termine che non esiste nel mio vocabolario – per ciò che riguarda i giudizi, li ho espressi in campagna elettorale; pare che sto sulla strada della ragione, poi il tempo è galantuomo, si vedrà, è ancora presto pronunciarsi. Certo nei primi cento giorni qualcosa si è mosso: il Sindaco con le sue truppe “camellate” ha battuto 3 a 0 l’operazione primavera.   

Se potessi riavvolgere il nastro della tua vita cosa cambieresti?

Niente ! Imparerei il Greco antico

Come trascorri le tue giornate? Una volta hai detto che dopo la politica ci sarebbe stato altro? Cosa?

 Questo è da vedere, ciò non significa che mi sono sciolto come la neve al sole. Tutt’altro. Come vedi : anche questa è politica, (costruttiva come sempre) certo nonostante sia nonno, ho il vigore di un giovane , quindi senz’altro continuerò a fare politica, e forse anche qualche altra cosa. Tempo al tempo.

Cosa c’è di diverso nel fare il nonno dal  fare il genitore?

Tutto : più esperienza, più tempo libero, più spensierato , quando si è genitori si pensa a realizzare il futuro, hai poco tempo disponibile per occuparti dei figli . Dal lato  affettivo è travolgente essere nonno , riversi te stesso, è un amore profondo viscerale, tra l’altro vedi la tua continuità, insomma è  indescrivibile la felicità che provi. Spero che ciò sia per tutti i nonni.    

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