Lo incontriamo così per caso a via Roma, lato capitaneria, e subito l’oratore rapisce rapido il pensiero di chi, come noi, ascolta. Si, perchè Salvatore Costagliola, per tutti Salvatore “a lacrima” è così, uno vero. Uno che non le manda a dire. Ex assessore al comune di Procida, capolista della lista “La svolta” alle ultime elezioni, ci confida un pò di cose, e ci rilascia un’ intervista.
Allora, Salvatore: fine estate, tempo di bilanci. Nell’87 lasciavi il timone del tuo ristorante, già si intravedeva un periodo di crisi?
Crisi , mai fu crisi , se si vuole intendere ciò. Bisogna dire che i vecchi “imprenditori ” erano ormai fuori da ogni contesto e quindi dovevano abdicare, quelli come me che avendo fatto un’esperienza lavorativa fin da ragazzo, si trovavano in mezzo al “nuovo” e al vecchio.
Purtroppo i nuovi “imprenditori” erano degli avventori presuntuosi – allora vidi un futuro “babbelese” nel settore e i fatti mi hanno dato ragione; in primis non c’è molta intesa tra loro, dovuta evidentemente all’inesperienza di operare nel settore. Per fare un esempio: quasi sempre gli amministratori non hanno certe competenze, e chi di dovere, che rappresenta la categoria, non è in grado di gestire e creare un “circuito” armonioso e di operare tutti insieme (amministratori compresi), per fare in modo che le cose possano migliorare sempre di più.
Resto con la mia convinzione che Procida, per fatti strutturali, ambientali, e culturali, non andrà mai oltre. Credo che per mantenere il ritmo, con esito positivo commercialmente parlando, bisogna insistere con le manifestazioni tipo “sagre” che propagandano i prodotti locali: la biancheria ricamata, il limone trasformato: limoncello, marmellata, cosmetici,ecc., la salamoia del pesce azzurro, i sounvenir. Esempio: abbiamo il costume di Graziella, credo che tutti i negozi dovrebbero vendere questi vestiti, e anche piccoli modelli , bambole ecc. Una cultura marinaia, (tranne qualche eccezione, e lo si fa solo per mostrare,) dovrebbe creare e vendere modellini navali, quadri con i nodi marinai, stella polare, ecc, pagliette, cappellini, magliette, foulard, e chi più ne ha più ne metta. Queste sono tutte cose che attraggono il turista, e fanno economia. Purtroppo tutti insistono a vendere “l’acqua minerale”, perché evidentemente s”investe, e si lavora poco. Se invece si preparano “bancarelle” per vendere prodotti oltremare , come si può constatare, IN QUASI TUTTI I LOCALI trovi che propagandono i prodotti della costiera amalfitana, di Capri, Ischia ecc. manca poco che ci mettiamo a proporre prodotti cinesi o africani.
Questo dimostra che non si capisce niente di turismo. Allora? Come disse il sommo poeta : perdete ogni speranza o voi ch’entrate! Per la verità di tanto si vedono giovani volenterosi che investono, che andrebbero aiutati, però quasi tutti, non ripetono il pensiero di SOCRATE : IO SO DI NON SAPERE.
L’ esperienza amministrativa di questi anni cosa ti ha lasciato?
I tanti anni in politica hanno rafforzato in me l’idea che la politica è tutt’altra cosa di quella che intende la maggior parte dell’elettorato. E’ servizio, è abnegazione.
La nuova ammnistrazione, tra giudizi e pregiudizi?
Nessun pregiudizio, questo è un termine che non esiste nel mio vocabolario – per ciò che riguarda i giudizi, li ho espressi in campagna elettorale; pare che sto sulla strada della ragione, poi il tempo è galantuomo, si vedrà, è ancora presto pronunciarsi. Certo nei primi cento giorni qualcosa si è mosso: il Sindaco con le sue truppe “camellate” ha battuto 3 a 0 l’operazione primavera.
Se potessi riavvolgere il nastro della tua vita cosa cambieresti?
Niente ! Imparerei il Greco antico
Come trascorri le tue giornate? Una volta hai detto che dopo la politica ci sarebbe stato altro? Cosa?
Questo è da vedere, ciò non significa che mi sono sciolto come la neve al sole. Tutt’altro. Come vedi : anche questa è politica, (costruttiva come sempre) certo nonostante sia nonno, ho il vigore di un giovane , quindi senz’altro continuerò a fare politica, e forse anche qualche altra cosa. Tempo al tempo.
Cosa c’è di diverso nel fare il nonno dal fare il genitore?
Tutto : più esperienza, più tempo libero, più spensierato , quando si è genitori si pensa a realizzare il futuro, hai poco tempo disponibile per occuparti dei figli . Dal lato affettivo è travolgente essere nonno , riversi te stesso, è un amore profondo viscerale, tra l’altro vedi la tua continuità, insomma è indescrivibile la felicità che provi. Spero che ciò sia per tutti i nonni.