Redazione | Il travaglio di una classe politica che non si sforza di comprendere le conseguenze della sua non-azione, è già sotto gli occhi di tutti. Una classe politica con la P maiuscola avrebbe cercato accordi, rifatto alleanze, immaginato – anche – soluzioni di compromesso. Invece ciascuno è rimasto ossessionato dai suoi crucci, non ha considerato possibile nessun cambiamento, nessuna rinuncia, nessun serio “rimpasto”. E lo stesso meccanismo si sta ripetendo sul piano economico, sociale, commerciale, sindacale, associazionistico. Quando calò il sipario nei primi anni novanta – dopo tangentopoli – si cercò – raffazzonando tutto ed il contrario di tutto – di mettere in piedi una classe politica senza alcun “potere” reale. La fine della Prima Repubblica sull’isola di Arturo non portò quasi nessun cambiamento.
Oggi come allora c’e una classe dirigente che non rappresenta nessuno, una burocrazia che complica la vita, un malessere che nessuno governa. E, quando l’economia reale isolana ha incominciato a soffrire per la concorrenza delle altre isole o di altre località turistiche, la Regione, la Provincia non hanno fatto nulla e le singole amministrazioni hanno continuato nel vecchio metodo del tirare a campare. Così abbiamo reso possibile la devastante crisi su cui si aviluppa il territorio isolano. Agli uomini politici procidani ( e non) non è nemmeno passato per la mente che avrebbero dovuto prepararsi a un cambiamento radicale nei loro Comuni, inventare nuove forme di alleanze ( un po come ha fatto GiosyFerrandino a Ischia ) e creare una politica capace di controllare se stessa e di difendere gli interessi dell’isola. Delle isole del golfo di napoli e delle loro cittadinanze. E gli spunti e i temi sarebbero stati tantissimi. ( trasporti marittimi, tasse, portualità, sanità, giustizia )
In nostri “pOLITICI” – invece – sono rimasti assorbiti dai loro odi e dalle loro liti da cortile come se tutto fosse come prima, e stanno scivolando esattamente come anni fa verso una deriva che si rifiutano anche di immaginare.
Giusto. Solo che questa deriva invece di portarsi via loro erode il paese.
ottima analisi di un quadro a tinte fosche.
sapranno mai rispondere? sapranno mai leggere e finalmente DECIDERSI? e poi si kiedono perchè uno vota Grillo
Belle parole. Sperando che un domani seguano i fatti. Ormai è chiaro che la prossima volta volete candidarvi da più parti si intuisce sta cosa. Bene se le fa piacere avrà anche il mio voto. Ma poi dovrà essere giudicato come lei ha giudicato. Procida deve dare spazio a chi ha voglia di fare ma soprattutto di agire per il bene comune
M
sindacoooooooooooooo legga leggaaaaaaaaaa. quando lo fa un rimpasto?? li mandi via quegli assessori che non lavoranooooooooooooo
Signor Lorenzo. Gli assessori sono bravissimi. Ci sono Maria Capodanno e Lella Aiello che stanno facendo grandi cose. Elio De Candia tiene ben salda la situazione e Scotto di Carlo ha una bella esperienza. Dove li trova il sindaco altri 4 così in gamba?