Redazione | Ce ne sono di tutti i tipi. Per tutte le tasche e per tutti i portafogli. Colorate, maschili e femminili, ruota grande , ruota piccola. Con accessori e clacson e certe addirittura con il programmino per l’Iphone che ti consente di calcolare quanti chilometri hai percorso ( con annesse kcal bruciate ) così, appena rientrato a casa, puoi pubblicarlo sul tuo profilo facebook. In tutto se ne contano circa 2000 unità sul territorio. L’aumento dell’ R.C.Auto, il continuo aumento del costo del carburante, la manutenzione, ilparcheggio, ha spinto i procidani ha dotarsi in ogni famiglia di una o due bici elettriche.
Una volta in sella, capelli al vento, non ci sembra vero aver acquistato insieme alla bici anche un’ “IMMUNITA’” che ci permette di andare contromano, di stare sopra la bici a due o tre, di pedalare a fari spenti, di percorrere le ZTl e le isole pedonali.
Purtroppo così non è: la fruizione delle BICI ( classica ) o a PEDALATA ASSISTITA ( quelle più in voga in questi ultimi anni, quelle per cui nn ci vuole l’assicurazione, il casco, la targa, tanto per intenderci ) non consente nessuna deroga al codice della strada. Riteniamo che l’utilizzo delle biciclette ( come mezzo alternativo di locomozione ) – su un territorio come il nostro – possa essere una delle risposte al problema traffico, inquinamento, ecc ecc. Allo stesso tempo la disciplina degli stessi velocipedi deve garantire ai cittadini sicurezza e tranquillità. Un altro dato interessate sarebbe capire quanti tra i convertiti ambientalisti che hanno acquistato una bici elettrica hanno demolito macchina o motorino e se – invece – le bici non si vanno – come immaginiamo – ad aggiungere alle migliaia di mezzi di locomozione che già circolano sull’isola.
L’assurda equazione potrebbe essere: quando piove e fa freddo prendo la macchina, quando è primavera scooter, quando è estate bicicletta, quando mi gira a piedi.
tutto vero
quello che si vede per le strade è pazzesco ormai non si capisce più nulla e i vigilini stanno a guardare e non fanno nulla per far rispettare questi indisciplinati guidatori di biciclette a motore che superano anche i limiti consentiti dalla legge e per i quali ci vorrebbe il casco e l’assicurazione e il targhino
La realta e molto semplice, se si va in giro in bicicletta o a piedi si mette continuamente in pericolo la propria vita senza che ne vigili ne altri facciano niente, secondo le regole vigenti in italia la magior parte delle strade a procida non dovrebbe essere transitabili per automobili visto che non sono larghe abbastanza non hanno marciapiede, in posti civili ( tante citta europee) le biciclette possono andare controsenso, hanno a disposizione apposite vie e vengono ritenute una fortuna perche riducono il traffico, il rumore e anche il forte inquinamento estistente.
Invece a procida vengono guardate come il nemico, perche si ha paura di accorgersi che in verita sarebbe molto meglio la bicicletta con il risulatto che si dovrebbe vietare la circolazione alle autovetture. Chi di voi ha il coraggio di andare in giro in bicicletta con il proprio bambino???? e questo sicuramente non a causa delle biciclette, quindi non confondiamo pagliuzze e travi!!!!!!!!
trovo alquanto stupefacente la lotta che ha iniziato questo blog contro la diabolica bicicletta, mi meraviglio che non si è ancora organizzata attraverso questo mezzo una caccia alla bici, consiglierei al “direttore” di scrivere un bell’articolo dove incitare l’automobilista ed il motociclista, vittime innocente di questi pazzi ciclisti, di intraprendere un azione di epurazione del territorio da questi malefici attrezzi che vanno a pedali, di sottrarre, con la forza, questi pericolosissimi mezzi agli sconsiderati proprietari, e radunarli tutti in pizza posta per appiccare un falò purificatore che ci liberi finalmente da satana a pedali.
Oppure potrebbe, il nostro” direttore”, usare la stessa puntigliosa meticolosità, che ha usato per le bici, in un bell’articolo che parla di macchine che non rispettano divieti, di strade che non dovrebbero essere accessibili ad automobile in quanto prive di marciapiede (presenza fondamentale questa perché una strada possa essere considerata tale) di motorini che sfrecciano non rispettando i limiti di velocità ne tanto meno le citatissime ztl o isole pedonali , di autobus guidati come se fossero lambrette…
Invece ho la triste sensazione che fra qualche giorno comincino a dare fastidio anche queste signore che pretendono di portare il proprio figlio a spasso in carrozzini (attenzione carrozzini di tutti i tipi che non rispettano l’automobilista) che non fanno altro che intralciare il dio macchina.
viva le biciclette! mi auguro davvero che la smettiamo di evitare e raggirare i problemi del traffico procidano parlando male delle delle biciclette! il pericolo vero sono le auto e i motorini a velocità supersonica! non i 20 km orari di una pedalata possente!
ciao Paolo,
ti rispondo con piacere. Di “stupefacente” c’è ben altro su questa isola. Basta aprire gli occhi. Noi lo facciamo oggi e lo faremo domani. Mai contro qualcuno, mai contro un’idea, mai contro la nostra comunità. Non credo che questo articolo possa ( o voglia ) iniziare una “lotta” – come tu stesso la definisci – contro la “diabolica bicicletta”. Anzi, tutt’altro. Incitiamo ad utilizzarla. Parliamo di rispetto delle regole. Codice della Strada che non può essere per le BICI una copia sbiadita dove alcuni articoli non si leggono. Nessuna caccia alle bici – dunque – ai demoni, ai falò purificatori. Il Medio Evo è rimasto nella testa di tanta gente – a quanto pare – di certo non nella nostra.
ti saluto con affetto
Ma sto paolo cerase sa leggere? dove sta scritto tutto quello che asserisce…poveri noi….:(
#biciprocida
Caro lorenzo diciamo che se si vuol capire il mio livello di lettura ed interpretazione del testo non devi paragonarlo al tuo senso dell’ironia e alla tua capacità di lettura.
cmq sono d’accordo, sul povero te… visto che quando parli di indisciplinati guidatori ti riferisci ai ciclisti… è veramente ridicolo.
a tg procida invece voglio dire “con affetto” che non ho mai letto un articolo che parlasse del problema traffico, degli incidenti continui e del continuo calpestare del diritto del pedone da parte delle macchine e dei motorini, se vogliamo far rispettare le leggi cominciamo a parlare dell’immunitá che hanno questi mezzi e poi in ultimo andiamo a parlare della questione bici, ma mi sembra proprio che sia l’ultimo dei mali…
jamm bell.
Jammm Paolo,
si vede non ci segui tanto( 😉 ) perchè meno di un mese fa scrivevamo ciò: https://www.tgprocida.it/wordpress/?p=4690
su uno dei tanti incidenti che abbiamo documentato e che puoi trovare nei nostri archivi.
https://www.tgprocida.it/wordpress/?p=3381
Anche sul traffico e sulle proposte che come informazione abbiamo cercato di far recapitare a chi ci amministra, da qualche parte troverai materiale.uno su tutti:
https://www.tgprocida.it/wordpress/?p=3034
Ripeto le bici elettriche non sono un problema ma sono un’opportunità che bisogna valorizzare. E disciplinare. Perchè un dodicenne su una bicicletta con l’accelleratore (che supera i 250w) e che sfreccia su una discesa è pericoloso per tutti.
Anche per quelle mamme che con i carrozzini hanno il diritto di portare in giro la prole e che purtroppo devono fare gli slalom per evitarli. Tutto qui.
lp
Altrochè!
Le bici elettriche sono un problema al pari di auto e motorini che non osservano il codice della strada, se non verranno disciplinate e controllate.
Le bici elettriche sono dei veri e propri scooter elettrici e possono far male allo stesso modo.
E llora? Certamente regole per tutti.
Proprio non si riesce a capire perchè tali VEICOLI non debbano rispettare il codice della strada.
Trovarsi una bici contromano su una curva e tante volte con un bambino a bordo, o trovarsi uno scooter contromano, sapete dirmi che differenza fa?
Per quale motivo non dovrebbe essere fonte di pericolo per cose e persone?
Perche’ ha i pedali?
Ma per piacere.
Bravo Direttore perchè con senso di responsabilita’ e obiettivita’ (visto che sei un accanito ciclista) hai affrontato l’argomento.
E’ IMPORTANTE capire che con le regole e rispetto da parte di tutti si possono raggiungere tanti obiettivi.
Prima di tutto la sicurezza
sottoscrivo anche io ogni virgola di Gianni.
@paolo cerase: il tuo livello di interpretazione dell’articolo è pari allo zero cosmico. che bello vivere l’isola solo 20 giorni all’anno….
Lorenzo scusa mi spieghi il significato di quest’ultimo intervento, che c’entra vivere l’isola venti giorni all’anno?
sai come mi verrebbe da rispondere?
se solo tu avessi vissuto venti giorni all’anno fuori da questa isola probabilmente avresti una visione un po più critichi del posto dove vivi.
per quanto riguarda il DISCIPLINARE le bici, c’è solo un modo a mio parere PISTE CICLABILI.
dite che non c’è spazio?
togliamo le macchine parcheggiate li dove dovrebbe essere carreggiata e destiniamo la metà dello spazio occupato da queste macchine INDISCIPLINATE alle bici.
saluti Paolo