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Estate, tempo di ordinanze: le nostre richieste

Ditgprocida

Lug 14, 2012

Redazione | L’estate lo si sa, è il tempo delle ordinanze. In particolare nelle località turistiche dove l’input è dato dal notevole aumento della popolazione che vi risiede o che vi trascorre la giornata.  Quella sulla regolamentazione del traffico veicolare, sulla nostra isola – ad esempio – giunge  puntuale con le prime domeniche primaverili, a ridosso delle festività pasquali. Alla stessa misura “restrittiva” –  in questo periodo  – se ne affiancano altre che disciplinano la mobilità su tutto il territorio.  Poi ci sono quelle relative al commercio,  ( orari di chisura ed apertura, giorno festivo, ecc ) al mercato ambulante, quelle relative al decoro urbano, sul deposito della spazzatura e quelle più propriamente relative all’amministrazione della cosa pubblica.

Più o meno le stesse ordinanze  – emanate negli anni  – hanno sempre assunto un carattere di urgenza e di temporaneità. Pensando di gestirle solo come  frutto di richieste  nata da esigenze di criticità oppure  legate ad un ipotetico modello del “Buon Vivere”. Sempre in questi anni  la nostra isola non ha mai preso in considerazione ordinanze in stile Isola di Capri, ad esempio, dove vige il test del DNA per i cani, ( per poi punire i padroni rei di non aver pulito la strada dopo che l’amico a quattro zampe ha espletato  i propri bisogni ) oppure quelle di altre località turistiche dove  – addirittura – è vietato baciarsi, ecc ecc.

Crediamo che accanto al “Buon Vivere” ( senza traffico, senza i rumori dei clacson, senza alcool, ecc ecc ) dobbiamo attingere dall’album  delle “buone maniere e della decenza”  – completamento disatteso – lo spunto per segnalare  almeno due ordinanze che non si possono non emanare ( o almeno così crediamo ):  la prima riguarda la proibizione del passeggiare per le nostre strade  – e sui nostri mezzi pubblici –  nudi o quasi nudi (pancia,  petto, e derma in fuori) e la seconda che regolamenti (e vieti) il bivacco  notturno sugli arenili che diventano terra di nessuno e che possono diventare luoghi di “eccessi”.

Un’isola che pensa al futuro ( turistico )  deve saper anche guardare in questa direzione.

9 commenti su “Estate, tempo di ordinanze: le nostre richieste”
  1. ma quale ordinanza vuoi che possa emettere il sindaco se non e’ caspace nemmeno di mantenere la sua amministrazione
    .le ordinanza le debbono far rispetteare le forze dellordine che si limitano a fare multe ,ma non ha vedere il divieto di sbarco , il numero delle persone sugli autobus etc

  2. allora se vedi una in toples sul motorino la multiamo, o l’invitiamo a vestirsi? ma dove si è visto mai che s’invita una donna a vestirsi? da quando mondo esiste si è sempre invitato a dire togliti la foglia- che sei più originale- ma bando al faceto; per cortesia non parliamo mai di prendere a modello altri paesi, noi siamo unici nel bene e nel male, teniamoci la nostra idendità, che cmq è decorosa, credente, e timorata dal clero. La kakka dei cani; bèh allora anche quella dei gatti ! per fare ciò richiederebbe un’altra spesa, e credo anche onerosa. lasciamo che cacano tranquilli, visto che chiunque viene caca e se ne và! piuttosto vorrei sottolineare la lotta al alcool, è importante in modo uguale alla lotta alla droga- ma non si raggiunge un efficace obbiettivo facendo chiudere i locali ,bar ,ristoranti, sale da ballo, perchè il locale ha una funzione d’interesse che nulla accade di negativo e se ciò accade è responsabile. mentre con la chiusura dei locali, i giovani, restando orfani di un ritrovo, si organizzano nelle case, dove nn hanno nessun controllo- oppure in luoghi aperti scogliere spiagge, barche, angoli di strada, piazze, ecc. bisogna responsabilizzare questi gestori e per ciò che attiene la legge,e pe certi versi ordinanze sindacali. tutto ciò comporterebbe anche lasciar lavorare chi per un anno intero si gratta…… e paga tutto ciò che c’è da pagare. Certo il domitorio pubblico, i bivacchi, ecc sulle spiagge non dev’esserci, anche quì chi di competenze dovrebbe agire.

  3. il sig SAL forse perchè è il primo che cammina per procida con la trippa all’aria perciò dice queste cose. fanno vomitare certi uomini con dei fisici davvero pessimi. Puzzano di sudore e fanno venire il voltastomaco.
    sindaco spero per davvero che lei firmi questa ordinanza che le è stata proposta, ma di sicuro non lo farà
    Lucia.
    ps: una donna in topless forse è pure peggio altro che emancipazione ci abbiamo messo una vita invcece…

  4. BRAVI BRAVI RAGAZZI DEL TG PROCIDA QUESTO SIGNIFICA ESSERE CLASSE DIRIGENTE CONTINUATE A FARE PROPOSTE
    IO SONO PER VIETARE ANCHE GLI ZOCCOLI E I SANDALETTI COME FANNO A CAPRI
    PRENDIAMO ESEMPIO DA LOCALITA’ SERIE E NON DA POSTI TIPO MAPPATELLA BEACH

  5. sono uno sconcio certi individui coi culi da fuori e il lardo che balla. prima stavamo pranzando alla marina e un gruppo di questi fotomodelli sono passati e per davvero ad una signora è venuto il vomito chiedete all’esercente che ha poi dovuto pulire

  6. Beh

    se queste fossero le sole proposte e non aggiungono nè tolgono un solo turista.
    Sono molto offensive in riguardo a persone che, nonostante tutto,nonostante la crisi,le tariffe dei trasporti,nonostante la non competività del nostro comparto turistico ancora ” osano ” venire a Procida.

  7. ma quali offensive è offensivo il loro puzzo, il loro sporco, il loro non lavarsi a me fanno skifo come fanno skifo anche certi che seppur vestiti sono l’essenza della cattiva decenza, tanto che sono luridi
    ben venga questa ordinanza

  8. E’ difficile distiguere in casi come questi, che riguardano la coabitazione tra le persone, soprattutto stabilire ordinanze o regolamentazioni che interessano l’abitudine o il cosiddetto costume…Leggendo anche i commenti, comprendo anche le varie posizioni. Concordo sul rischio di sfiorare il ridicolo, con l’arrivare ad analizzare la cacca dei cani…ma per contro, il mio occhio e il mio orecchio, da piccolo sono sempre stati estremamente sensibili (e…sensibilizzati ed educati) a tutto quanto si allontana dalla bellezza della natura, dal buongusto, dalla appunto educata convivenza…determinati comportamenti, anche quindi abbigliamenti, o…non-abbigliamenti, non ci dovrebbe essere ragione di regolamentarli, dovrebbe intervenire una autocensura, non pseudo-moralistica, ma appunto parafrasata dal solo buongusto, dal senso del ridicolo, che sfiorano comunque lati del senso civico e nella mai tanto celebrata educazione, e soprattutto nel rispetto per gli altri. Non trovo, nella mia percezione, neppure esagerato “vomitare”, quando i nostri sensi sono “inquinati” da un certo modo di porsi e agire. Ma trovo terribilmente difficile e utopistico, che una amministrazione possa risolvere un certo intimo essere delle persone, con le ordinanze….Comprendo, anzi mi ci identifico nello sfogo di Manuela, perchè resto talvolta tanto irritato nell’umore che mi credo persino intollerante…ma a seguire, come da altri commenti, il criterio repressivo, poi per la “puzza”, magari in bus, ove neppure possiamo scappare, che facciamo altra ordinanza, e la misuriamo…?… Su talune proposte, provarci neppure può far male più di tanto, anche se resto scettico. Mi sono permesso di intervenire in questo post, anche se non sono procidano, e quindi magari non vivo tutti i problemi dei residenti (ma vivo quelli di Napoli…ove posso assicurarvi che la qualità di vita è sul serio inficiata a livelli inaccettabili) ma provo naturale empatia per gli stessi, e soprattutto amo questa isoletta… mi è entrata nel cuore da due anni, e ogni qualvolta posso, in ogni stagione, ogni fine settimana, trovo questo posto il migliore nelle immediate vicinanze di Napoli per recuperare un rapporto lontano invece mille miglia dal modello metropolitano.

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