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ARPAC: ACQUE PULITE E BALNEABILI. La lettera inviata ai Comuni.

Ditgprocida

Lug 17, 2012

Redazione | Sono arrivati i risultati delle  analisi dell’ARPAC dove si riscontra chiaramente l’ assoluta balneabilità del nostro mare e la conferma che il fenomeno che si stava riscontrando lungo le coste delle isole di Ischia e Procida era da addebitarsi esclusivamente alla mucillagine, fenomeno peraltro naturale e causato dall’eccessivo ed anomalo surriscaldamento del nostro mare, associato all’assenza di adeguata ed opportuna ventilazione.

Dal 1 aprile di quest’anno, sono stati campionati da ARPAC circa 30 campioni di acque di mare per presenza di schiuma o muchi.

Le analisi eseguite sui campioni hanno evidenziato quanto segue:

  • Presenza in tutti i campioni di aggregati mucillaginosi di colore variabile: dal marrone bruno al grigio scuro; intrappolati nell’ammasso mucillaginoso si ritrovano residui di vegetali, frammenti di macroalghe, microalghe (quasi sempre diatomee) in quantità molto contenute, in rari casi c’è solo zooplancton o/e frammenti di zooplancton, uova di pesce. Negli ultimi 10 giorni, in concomitanza alle ondate di calore, si è verificato una recrudescenza delle segnalazioni di eventi di mucillagine.
  • In quattro dei campioni, unitamente ad aggregati mucillaginosi, si è ritrovato zooplancton;
  • In un campionamento effettuato in questa settimana (9 luglio – Forio), si segnala la presenza di mucillagine associata alla microalga Ostreopsis ovata nella concentrazione di 1400 cellule/L ( si ricorda che il D.M30/03/2010 prevede il valore di 10000 cell/L quale soglia di attenzione che determina intensificazione del monitoraggio, ispezioni subacquee, prelievo di organismi marini fino ad arrivare nei casi più gravi di diffusione dell’alga al divieto di balneazione e di pesca).

A tal proposito l’ARPAC, nell’ambito di un progetto specifico coordinato dal Settore Veterinario della Regione Campania, svolge attività di monitoraggio delle fioriture di Ostreopsis ovata lungo tutto il litorale campano dal 2007 grazie anche a sette mezzi nautici di proprietà e delle proprie strutture laboratoristiche debitamente accreditate.

  • In uno solo dei campioni di acque di mare (prelevato in località Le Grotte – Procida) unitamente a presenza di mucillagine, zooplancton in elevate concentrazioni, si segnala la presenza di idrocarburi (analisi in via di completamento).
  • In nessun campione è stato rilevata la presenza di tensioattivi, indicatori di scarichi urbani.
  • In numerosi campioni è stata eseguita la ricerca di enterococchi intestinali e Eschericha coli indicatori di scarichi fecali (parametri richiesti dal D.lgs 116/2008 e dal D.M 30/03/2010 per determinare la qualità delle acque di balneazione con limiti rispettivamente di 200MPN/100ml e 500MPN/100ml): i valori ritrovati sono dell’ordine di 20MPN/100ml. sia per gli enterococchi intestinali che per Eschericha coli.
  • La determinazione di nutrienti ha dato risultati variabili: vi sono campioni con trascurabili quantità di nutrienti (composti azotati quali azoto ammoniacale, nitrico e nitroso e composti del fosforo quali gli ortofosfati) mentre in altri casi le quantità di nutrienti sono decisamente più elevate (mai al di sopra del milligrammo/litro di ciascun composto).

E’ opportuno precisare che la presenza di fiocchi e filamenti gelatinosi, di schiume superficiali o scarsa trasparenza dovuta alla colorazione verde delle acque, negli anni è stata riscontrata in tratti della costa campana caratterizzati da qualità delle acque molto differenti; infatti, tali fenomeni sono stati osservati indifferentemente in aree costiere interne al Golfo di Napoli, come in aree lontane da fonti di impatto.

Nella maggioranza dei casi si tratta di fenomeni che non possono essere attribuiti a fonti di inquinamento puntuale, ma a cause naturali; tali fenomeni possono essere accentuati da alte temperature superficiali del mare e dallo scarso idrodinamismo delle acque, condizioni che quest’anno hanno caratterizzato la fine del mese di giugno e la prima quindicina di luglio.

Fenomeni analoghi, anche di consistenza ed estensione maggiore, risultano segnalati in altre parti dell’Italia e da altre ARPA regionali.

Come è riportato dal Quaderno dell’ICRAM dal titolo “Le Mucillagini nell’Adriatico e nel Tirreno” (2005): Le sostanze di tipo mucoso, come le mucillagini, sono molto diffuse nell’ambiente marino poiché possono essere secrete da un’ampia varietà di vegetali, di animali e dalla flora microbica (Decho, 1990). Il rilascio di sostanza organica extracellulare da parte del fitoplancton è un processo fisiologico normale, gli escreti polisaccaridici del fitoplancton possono essere rilasciati in seguito ad essudazione, lisi delle cellule, morte programmata, predazione dello zooplancton, ecc.

1 commento su “ARPAC: ACQUE PULITE E BALNEABILI. La lettera inviata ai Comuni.”
  1. L’ arpac?
    ma per caso sonno quelli che un paio di anni fà analizzarono acquamorta, acqua marrone con di tutto dentro e dicevano che era balneabile dimenticando che il primo requisito è la trasparenza.
    non mi meraviglio più delle dichiarazioni di questi signori, ma del fatto che c’è ancora chi gli da un peso, sta piovendo nella terra dei dermatologi.

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