Redazione | 5 (cinque) unità assistite, 15 (quindici) persone soccorse, 40 (quaranta) controlli a terra lungo la costa ed in ambito portuale, 45 (quarantacinque) unità da diporto controllate.
2 (due) denunce all’Autorità Giudiziaria e 35 (trentacinque) sanzioni amministrative elevate, per un importo pari a 4.500 (quattromila/500) euro.
Questi i risultati dell’attività di soccorso e di controlli, rientrante nella più vasta ed importante operazione “Mare Sicuro 2012”, che ha visto impegnati, nell’ultimo weekend, i militari della Guardia Costiera di Procida, agli ordini del Comandante Giuseppe PANICO, in controlli – sia in mare sia a terra – su tutto il circondario marittimo di giurisdizione.
37 (trentasette) le violazioni accertate, di cui 13 (tredici) per ormeggio o navigazione sottocosta, nella fascia destinata alla balneazione, 2 (due) di carattere penale per violazione della normativa sulle Aree Marine Protette, 1 (una) per ormeggio in zona vietata in località “Corricella”, 1 (una) per mancanza dei documenti di bordo e n. 20 (venti) per sosta di veicoli in aree demaniali marittime portuali ove vige apposito divieto.
Tra gli episodi particolarmente significativi da menzionare vi sono due denuncie all’Autorità Giudiziaria, a carico di due diportisti, trovati con le proprie unità in zona “A” (di riserva integrale) dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”.
Rilevante è stata anche l’attività di polizia portuale, che ha portato all’elevazione di n. 20 (venti) contravvenzioni per sosta di veicoli, nel porto commerciale, in zona vietata.
Militari presenti anche presso la banchina del porto, per garantire il regolare svolgimento delle operazioni di sbarco/imbarco dei passeggeri dai traghetti. CEI
I dati registrati dalla Guardia Costiera di Procida riportano, nelle giornate di sabato 28 e domenica 29, un movimento totale di passeggeri pari a n. 9.528 unità (4.746 in arrivo e n. 4.782 in partenza).
“Questo genere di operazioni – commenta il Tenente di Vascello Giuseppe PANICO, Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Procida, sottolineano l’impegno del Corpo, soprattutto nei periodi di maggior afflusso di utenti del mare, teso a scongiurare condotte illegali e pericolose, a tutela dei bagnanti e dei diportisti stessi, ma anche dell’ambiente e di tutti coloro che operano o in qualsiasi modo si relazionano con il contesto marittimo. Le acque che lambiscono l’isola di Procida, nel periodo estivo, sono meta di numerose unità da diporto che, provenienti da vari porti campani, sovente contravvengono alle norme in tema di divieto di navigazione e ancoraggio dalla costa. Su questo aspetto, come su tutti quelli comportanti un pericolo all’incolumità dei bagnanti o alla sicurezza della navigazione, avremo tolleranza zero”.