Franco Ambrosino* | Partiamo da Venezia. Parliamo di Procida, del commercio e del turismo dell’isola del Golfo ed arriviamo alla città lagunare. Nel settembre del 2007, l’Ascom Confcommercio di Procida, riuscì, grazie all’ausilio dell’Ascom Provinciale, del sostegno economico della Camera di Commercio di Napoli, del contributo logistico dell’Amministrazione comunale, dell’abnegazione del proprio Presidente, Eugenio Michelino e sopratutto alla disponibilità e alla passione dei tanti iscritti isolani, ad organizzare quattro giorni di manifestazioni e dibattiti legati al commercio e al turismo.
Stand espositivi di ceramiche, merletti, con esposizione anche dei tipici vestiti di Graziella, di nautica, charter e porti turistici. Stand dedicati alla pesca ed ai suoi protagonisti, un altro dedicato alla valorizzazione delle tradizioni isolane con l’esposizione dei splendidi manufatti della Processione del Venerdì Santo ad opera dei Ragazzi dei Misteri, la promozione dei successivi eventi, come la Sagra del vino. Stand con gare culinarie ad opera dei nostri migliori chef e cuochi, sempre nel segno della tradizione, linguine all’astice, spaghetti al nero di seppia, la ricetta del pesce fiuto, del coniglio procidano, uno stand addirittura dedicato alla formazione professionale nella ristorazione, con il bravissimo Salvatore Trapanese, che riuscì a far appassionare tanti ragazzi ” all’arte della preparazione e dell’allestimento della sala”, anche con le sue magnifiche sculture direttamente sui cocomeri. Ed ancora il forno a legna, dove si svolsero mini corsi sulla preparazione, stesura, cottura della pizza, con grande partecipazione ed entusiasmo di ragazzi, bambini ed anche dei loro genitori, lo stand della galleria Nappa, dove era anche possibile lasciare una traccia su un quadro in divenire,secondo il proprio estro, lo stand organizzativo con la riproposizione video della Processione del Venerdì Santo e di un documentario sulla stessa, ad opera di Eugenio Persico, della Sagra del Vino e di altre tradizioni isolane.
Quattro giorni intensi anche di incontri con istituzioni politiche, sociali, creditizie, militari, sul futuro del commercio, del turismo, delle imprese in genere, che sull’isola sono oltre 300, quasi cinquecento se si conta il popolo delle partite IVA, impiegate direttamente, con oltre 1000 lavoratori , siano essi dipendenti o titolari, senza considerare il cosiddetto indotto, meglio definito lavoro indiretto, legato al trasporto, al credito, alla pubblica amministrazione.
Un momento molto particolare, fu poi il riconoscimento che l’Ascom volle dare ad una propria associata storica, Ida Frattini, per la passione ed il suo savoir faire, che l’ha portata a lavorare nella sua merceria per oltre 60 anni, lavoro che ancora continua con le figlie. L’Ascom Procida, rappresenta molto di queste realtà commerciali, con un lavoro continuo, con le imprese innanzitutto, alle prese con i nostri problemi giornalieri fatte di adeguamenti di adempimenti, di formazione obbligatori, di pagamenti ( continui rapporti con le istituzioni creditizie, di recupero credito…) di concorrenza più o meno ( sopratutto meno) regolare, di scelte organizzative, logistiche, societarie, in una parola di lavoro e quindi di vita. Associazione che ha anche un costante rapporto poi con le istituzioni di ogni ordine e grado per cercare di trovare soluzioni il più possibile non transitorie e quindi precarie, ma durature e condivise. Nel frattempo, prova anche a creare ricchezza, non solo a difenderla, a volte, in modo eccessivamente protezionistico, con corsi di formazione dei dipendenti e dei datori di lavori, sul marketing , sull’allestimento di una vetrina, sulla determinazione dei prezzi di vendita, sulle tecniche di fidelizzazione della clientela, sulla ristorazione ed altri ancora. Su tutti la continua ricerca di aggregazione commerciale tra negozi di vicinato, con consorzi, centri commerciali naturali, ati ed altro, volti sopratutto a creare meccanismi di solidarietà commerciale tra soggetti che hanno in comune il proprio lavoro, la vendita come dato comune certo da cui partire, senza eccessive polemiche pretestuose. Ed anche eventi come quello del 2007, fu la riproposizione in grande stile, di ciò che già da qualche anno avevamo fatto con i borghi commerciali, creando manifestazioni che fossero nello stesso tempo, una valorizzazione del commercio ed anche delle realtà artistiche isolane( esibizione di gruppi musicali in strada, di gruppi teatrali e culturali in genere, una splendida serata fu organizzata dall’Ascom Procida in occasione della presentazione di un libro di Eva Cantarella), cercando così di confezionare spettacolii che non svilissero il senso culturale o di intrattenimento degli stessi e che riuscissero anche ad essere momento importante di lavoro, generalizzato, per i commercianti. Siamo pronti e disponibili sempre al confronto che crea, che inventa, che esalta il lavoro del commerciante. Un plauso agli organizzatori della recente manifestazione, denominata”Notte bianca”, alla voglia di fare,anche di fronte a queste nuove realtà che cercano parimenti di operare nella stessa direzione, nel reciproco rispetto dei ruoli, siamo convinti che uniti, organizzati, informati, per tempo, tutti i soggetti coinvolti possano dare il loro prezioso contributo. Infine, senza eccessiva esaltazione, ricordiamo Enzo Avitabile, straordinario e sensibilissimo artista, che in quel settembre 2007, si esibì con i suoi ” Bottari” in un concerto che ebbe la sola pecca di vedere non molte persone in piazza quella sera, ma che riuscimmo a recuperare l’anno successivo, in agosto, in una serata stracolma di gente, grazie sopratutto alla sua incommensurabile generosità e semplicita’ a scegliere nuovamente Procida. Ora un film documentario del regista premio Oscar, Jonathan Demme, a lui dedicato e’ in concorso al Festival del Cinema di Venezia.
Segretario ASCOM
diciamo che a voi dell’ascom e ai commercianti vi hanno un pò snobbato durante quella pseudo festa dell’altra sera. Però poi vi hanno kiesto i soldi…cose da pazzi.
alla fine sono andati bene a fare i soldi i soliti locali amici, ma gia lo si sapeva. Mio padre che fa il commerciante a napoli di lampadari dice che procida sta diventando peggio di pianura.
auguri
Bella la manifestazione ricordata nell’articolo e ti ringrazio per il plauso a nome di tutti gli organizzatori, permettimi una sola precisazione l’evento in questione non si chiama Notte Bianca, nè voleva esserlo, ma Marina Music Expò… concetto un bel pò diverso. Confermo che l’idea, inizialmente, era organizzare una notte bianca ma è stato impossibile visto l’ora di termine imposta alla manifestazione (passata dalle 2.00 all’ 1.00 nelle ultime ore antecedenti alla manifestazione :-0).
Al signor “Flavius” chiederei nome e cognome reale, penso che tutti oramai si sono stufati di confrontarsi con persone che non hanno il coraggio di mostrare chi sono. Personalmente penso che te la suoni e te la canti da solo, capisc’ a me 😉
Auguri per i lampadari
Sfogo replicantibus?
o cosa?
La Notte bianca è un genere di manifestazione complesso, la dove aveva riscosso attenzione e risalto ( Roma e Napoli su tutti ) da qualche anno, ormai, non si ripete. Al di là comunque, di questioni puramente nominali, rimane sempre la disponibilità e l’invito a collaborare per migliorare, anche alla luce delle recenti manifestazioni.
Ad maiora
sono d’accordo con Franco, la notte bianca ha fallito dappertutto anche qui a Napoli dopo qualche edizione si è pensato bene di non organizzarla più. I commercianti non hanno interesse, la gente non acquista di più. anzi è il contrario la gente è attratta dall’evento e i poveri commeriaanti sono costretti a stare aperti senza vendere una ccidenti a parte qualche locale i soliti locali come è accaduto a procida. Chiedetevi i locali chi sono stati e capirete anche certi accordi, pre e post music esxpò caos.
La verità ti fa male lo so